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Seta. Il filo dell’Arte. Tessuti a Catanzaro dal XV al XIX secolo
Si potranno ammirare, nelle sale espositive della struttura museale, damaschi, velluti, taffetas, broccati, broccatelli, gros de Tours, provenienti dalle maggiori chiese della città – Cattedrale di S. Maria Assunta e dei Santi Pietro e Paolo, Rettoria del SS. Rosario, Parrocchia di S. Teresa all’Osservanza ,Rettoria di S. Maria de Figulis seu Montecorvino – dalle chiese di Sellia Superiore, di S. Pietro Magisano e di Vincolise, nonché da alcune collezioni private.
Comunicato stampa
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Domenica 21 dicembre alle ore 17.30 presso il Museo Diocesano d’Arte Sacra di Catanzaro verrà inaugurata la mostra: “Seta. Il filo dell’Arte” Tessuti a Catanzaro dal XV al XIX secolo. L’evento espositivo è realizzato dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Catanzaro, dalla Regione Calabria - Fondazione Calabria Film Commision, dal Museo Diocesano di Arte Sacra di Catanzaro, con il patrocinio dell’Arcidiocesi Metropolitana di Catanzaro – Squillace. La mostra, a cura di Oreste Sergi, resterà aperta fino al 28 febbraio. In questo periodo si potranno ammirare, nelle sale espositive della struttura museale, damaschi, velluti, taffetas, broccati, broccatelli, gros de Tours, provenienti dalle maggiori chiese della città - Cattedrale di S. Maria Assunta e dei Santi Pietro e Paolo, Rettoria del SS. Rosario, Parrocchia di S. Teresa all’Osservanza ,Rettoria di S. Maria de Figulis seu Montecorvino – dalle chiese di Sellia Superiore, di S. Pietro Magisano e di Vincolise, nonché da alcune collezioni private. Tra i numerosi pezzi si potranno apprezzare una dalmatica in broccatello della fine del XV secolo proveniente dalla parrocchia di S. Nicola di Sellia Sup., due abiti settecenteschi provenienti dalla parrocchia dei SS. Simone e Giuda di Vincolise, una splendida gonna in damasco “bizzarre” proveniente dal Santuario della Madonna della Luce di S. Pietro Magisano, la seicentesca pianeta detta dei “Borgia” e l’abito impero in velluto piano dell’Addolorata provenienti dalla rettoria del Rosario di Catanzaro, un piviale in damasco classico proveniente dalla Cattedrale, una dalmatica cinquecentesca in damasco viola dell’Osservanza, una raffinata pianeta in taffetas broccato appartenente alla rettoria di S.Maria de Figulis.
I tessuti serici rappresentano per Catanzaro e la Calabria intera l’occasione per celebrare una storia sulle produzioni tessili catanzaresi dalle sfaccettature vaste ed estremamente diversificate in cui la bellezza dell’effimero, che riluce dalle cromie delle sete d’orditi e trame, dialogano con una storia più ‘importante’. Una storia fondata, principalmente, su vicende umane che ritrovano, in ogni singola tipologia tessile, quelle circostanze con le quali, quasi per assurdo, condividono i segni di avvenimenti che hanno per sempre cambiato il corso degli eventi di una comunità. Catanzaro in quest’occasione, pertanto, può oggi, attraverso una ricontestualizzazione dei “suoi” tessuti, ritrovare parte della sua storia. Con l’iniziativa della mostra documentaria di manufatti tessili serici ci si prefigge lo scopo non solo di creare e stimolare la capacità di percepire, conoscere, studiare e valutare i propri beni storico - artistici, ma anche di formare e sviluppare attraverso essi, una propria identità culturale locale, cercando di produrre, documentare e trasmettere cultura. Il percorso di ricerca, studiato e creato per analizzare i diversi manufatti e le diverse tipologie di tessuti e di moduli decorativi, punta l’obiettivo su di un’analisi di studio inerente ad interventi finora prodotti al di fuori della Calabria, in particolare in quelle regioni ove forte era ed è la produzione e la commercializzazione di tessuti serici: Sicilia, Campania, Toscana, Liguria, Veneto, Lombardia. L’argomento assume grande rilevanza sia nel contesto globale culturale della Calabria, sia per ciò che concerne la situazione della città di Catanzaro con le sue specificità e gli aspetti manifatturieri artistici di particolare interesse ed a tratti unici. I manufatti esposti testimoniano, pertanto, quel fervore culturale che nei secoli ha contraddistinto la città di Catanzaro, rispetto le altre realtà calabresi e meridionali, all’interno della quale un’attività produttiva, come quella serica, diveniva pretesto per affermare la propria espressività.
I tessuti serici rappresentano per Catanzaro e la Calabria intera l’occasione per celebrare una storia sulle produzioni tessili catanzaresi dalle sfaccettature vaste ed estremamente diversificate in cui la bellezza dell’effimero, che riluce dalle cromie delle sete d’orditi e trame, dialogano con una storia più ‘importante’. Una storia fondata, principalmente, su vicende umane che ritrovano, in ogni singola tipologia tessile, quelle circostanze con le quali, quasi per assurdo, condividono i segni di avvenimenti che hanno per sempre cambiato il corso degli eventi di una comunità. Catanzaro in quest’occasione, pertanto, può oggi, attraverso una ricontestualizzazione dei “suoi” tessuti, ritrovare parte della sua storia. Con l’iniziativa della mostra documentaria di manufatti tessili serici ci si prefigge lo scopo non solo di creare e stimolare la capacità di percepire, conoscere, studiare e valutare i propri beni storico - artistici, ma anche di formare e sviluppare attraverso essi, una propria identità culturale locale, cercando di produrre, documentare e trasmettere cultura. Il percorso di ricerca, studiato e creato per analizzare i diversi manufatti e le diverse tipologie di tessuti e di moduli decorativi, punta l’obiettivo su di un’analisi di studio inerente ad interventi finora prodotti al di fuori della Calabria, in particolare in quelle regioni ove forte era ed è la produzione e la commercializzazione di tessuti serici: Sicilia, Campania, Toscana, Liguria, Veneto, Lombardia. L’argomento assume grande rilevanza sia nel contesto globale culturale della Calabria, sia per ciò che concerne la situazione della città di Catanzaro con le sue specificità e gli aspetti manifatturieri artistici di particolare interesse ed a tratti unici. I manufatti esposti testimoniano, pertanto, quel fervore culturale che nei secoli ha contraddistinto la città di Catanzaro, rispetto le altre realtà calabresi e meridionali, all’interno della quale un’attività produttiva, come quella serica, diveniva pretesto per affermare la propria espressività.
21
dicembre 2008
Seta. Il filo dell’Arte. Tessuti a Catanzaro dal XV al XIX secolo
Dal 21 dicembre 2008 al 28 febbraio 2009
design
arte antica
arte antica
Location
PALAZZO ARCIVESCOVILE – MUSEO DIOCESANO DI ARTE SACRA
Catanzaro, Via Dello Arcivescovado, 13, (Catanzaro)
Catanzaro, Via Dello Arcivescovado, 13, (Catanzaro)
Orario di apertura
Tutti i giorni, escluso il lunedì, dalle 9,30 alle 12,30 e dalle 17,00 alle 19,30
Vernissage
21 Dicembre 2008, ore 17,30
Curatore