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Issue Fashion
Con questa mostra “issue fashion” nata in collaborazione con la “Caliban Style & Fashion Store” abbiamo voluto proporre alcune riflessioni sulla fotografia generalmente definita di “moda” con tre autori che affrontano il tema in modo differente ed oltremodo personale.
Comunicato stampa
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“ISSUE FASHION”
MATTHEW JORDAN SMITH
GIO BARTO
SHAM HINCHEY e MARZIA MESSINA
Brescia, 12 Novembre 2008 - Giovedì 20 novembre 2008 wave photogallery inaugura alle ore 19,00 la mostra sulla fotografia di moda “ISSUE FASHION” con le opere dei tre autori MATTHEW JORDAN SMITH, GIO BARTO, SHAM HINCHEY e MARZIA MESSINA.
E’ sempre più difficile definire i confini entro i quali un certo tipo di immagine deve collocarsi. Dove inizi la fotografia di “moda” o dove finisca quella “creativa”; quando si deve parlare di “reportage” o quale sia lo “stil life” è impresa sempre più ardua anche grazie (o a colpa) della fotografia digitale che con le sue straordinarie opportunità diventa sempre meno il “semplice mezzo” per realizzare un progetto ma tenta a sostituirsi all’idea stessa e l’esaltazione delle sue possibilità diventa l’essenza della fotografia. Con questa mostra “issue fashion” nata in collaborazione con la “Caliban Style & Fashion Store” abbiamo voluto proporre alcune riflessioni sulla fotografia generalmente definita di “moda” con tre autori che affrontano il tema in modo differente ed oltremodo personale.
Matthew Jordan Smith Non dà niente per scontato, anzi ricerca tutto ciò che fa emergere vitalità, bellezza e carattere. Alcuni tra i personaggi più noti dell’entertainement americano si sono affidati alla sua abilità ed alla sua sensibilità per farsi ritrarre; Halle Berry, Britney Spears, Oprah Winfrey, Angela Bassett, Vanessa Williams, Star Jones Reynolds e Michael Jordan, per esempio. Ha realizzato immagini pubblicitarie per l’Oreal, Pantene, Revlon, HBO e Showtime. Due colossi internazionali come la Eastman Kodak Company e la Microsoft Corporation lo hanno segnalato, insieme a pochi altri, come una icona dell’imaging.
Fotografo professionista, è ricercato non solo per l’alta qualità che riesce a raggiungere ma anche per il suo approccio discreto, rilassato. E’ un uomo dotato di un fortissimo senso estetico accompagnato da una particolare capacità comunicativa. Ha insegnato alla School of Visual Art di Manhattan e tiene corsi nell’ambito dei workshop organizzati a Santa Fe. Ai suoi studenti ha insegnato a fotografare innanzitutto ciò che si ama. Ha raccontato in un’intervista (iconsonline, www.pdngallery.com) di avere deciso di fare il fotografo dopo avere letto un libro su Gordon Parks, figura emblematica della fotografia americana del ‘900. Anche se in un contesto culturale completamente diverso come è quello odierno, Smith non ne ha dimenticato l’eredità.
Sham Hinchey and Marzia Messina Lavorano insieme da circa cinque anni: lui fotografo, lei grafica specializzata in programmi di elaborazione immagini. Insieme si sono appassionati alla fotografia di moda, il connubio è perfetto, nascono immagini dove il risultato è la combinazione tra la visione creativa femminile e l’espressione maschile. Ogni foto è pensata insieme, lavorano al massimo dell’equilibrio e della comunicazione.
Le immagini realizzate per lo stilista Roberto Cappucci sono visivamente straordinarie, ci catturano grazie alla perfezione delle forme, ai colori sfolgoranti degli abiti ed alla visione surreale del paesaggio e dell’atmosfera. Dopo la prima impressione continuiamo a guardarle e scopriamo infiniti dettagli del nostro tempo, sovrapposti a paesaggi antichi, storici e monumentali. E’ un incontro tra il moderno e il retaggio passato dove viene svelata la superficialità del nostro modo di vivere o ci vengono anticipati alcuni dei problemi futuri, ma sempre in modo ironico.
Penso che difficilmente, come accade con le loro fotografie, sia possibile parlare di “armonie degli opposti”. Una sorta di sacro e profano a confronto senza peraltro ben definirne quale sia l’uno e quale l’altro, ma lasciando chiaramente nell’osservatore l’impressione di questa contrapposizione e risolvendola in nome di un risultato estetico di sicuro fascino.
Giò Barto Per capire fino in fondo le fotografie di Giò Barto, bisogna conoscere Giò Barto. Bisogna conoscere tutto il lavoro di ricerca e meticolosa preparazione che sono le premesse dei suoi scatti. Dalla scelta dei modelli, alle luci ed alle ambientazioni, nulla è improvvisato anche se lui è sempre emotivamente coinvolto in quello che sta facendo. Le sue fotografie, a metà tra la moda ed il glamour, mantengono un’identità stilistica difficilmente riscontrabile in questo genere d’immagine. Giò Barto ha saputo assimilare le lezioni dei grandi maestri, da Avedon a Mapplethorpe, per elaborare un suo stile; assolutamente personale perché immediatamente riconoscibile, frutto della sua passione per la fotografia dove la teatralità dell’evento si sposa perfettamente con l’essenzialità delle composizioni. Da anni porta avanti una ricerca sul corpo, prevalentemente femminile, da un punto di vista estremamente moderno in cui la protagonista, novella icona metropolitana, riesce sempre a mantenere la propria identità in mezzo al gioco fotografico che la vuole semplice rappresentazione di una consumistica parte del “pianeta donna”.
MATTHEW JORDAN SMITH
GIO BARTO
SHAM HINCHEY e MARZIA MESSINA
Brescia, 12 Novembre 2008 - Giovedì 20 novembre 2008 wave photogallery inaugura alle ore 19,00 la mostra sulla fotografia di moda “ISSUE FASHION” con le opere dei tre autori MATTHEW JORDAN SMITH, GIO BARTO, SHAM HINCHEY e MARZIA MESSINA.
E’ sempre più difficile definire i confini entro i quali un certo tipo di immagine deve collocarsi. Dove inizi la fotografia di “moda” o dove finisca quella “creativa”; quando si deve parlare di “reportage” o quale sia lo “stil life” è impresa sempre più ardua anche grazie (o a colpa) della fotografia digitale che con le sue straordinarie opportunità diventa sempre meno il “semplice mezzo” per realizzare un progetto ma tenta a sostituirsi all’idea stessa e l’esaltazione delle sue possibilità diventa l’essenza della fotografia. Con questa mostra “issue fashion” nata in collaborazione con la “Caliban Style & Fashion Store” abbiamo voluto proporre alcune riflessioni sulla fotografia generalmente definita di “moda” con tre autori che affrontano il tema in modo differente ed oltremodo personale.
Matthew Jordan Smith Non dà niente per scontato, anzi ricerca tutto ciò che fa emergere vitalità, bellezza e carattere. Alcuni tra i personaggi più noti dell’entertainement americano si sono affidati alla sua abilità ed alla sua sensibilità per farsi ritrarre; Halle Berry, Britney Spears, Oprah Winfrey, Angela Bassett, Vanessa Williams, Star Jones Reynolds e Michael Jordan, per esempio. Ha realizzato immagini pubblicitarie per l’Oreal, Pantene, Revlon, HBO e Showtime. Due colossi internazionali come la Eastman Kodak Company e la Microsoft Corporation lo hanno segnalato, insieme a pochi altri, come una icona dell’imaging.
Fotografo professionista, è ricercato non solo per l’alta qualità che riesce a raggiungere ma anche per il suo approccio discreto, rilassato. E’ un uomo dotato di un fortissimo senso estetico accompagnato da una particolare capacità comunicativa. Ha insegnato alla School of Visual Art di Manhattan e tiene corsi nell’ambito dei workshop organizzati a Santa Fe. Ai suoi studenti ha insegnato a fotografare innanzitutto ciò che si ama. Ha raccontato in un’intervista (iconsonline, www.pdngallery.com) di avere deciso di fare il fotografo dopo avere letto un libro su Gordon Parks, figura emblematica della fotografia americana del ‘900. Anche se in un contesto culturale completamente diverso come è quello odierno, Smith non ne ha dimenticato l’eredità.
Sham Hinchey and Marzia Messina Lavorano insieme da circa cinque anni: lui fotografo, lei grafica specializzata in programmi di elaborazione immagini. Insieme si sono appassionati alla fotografia di moda, il connubio è perfetto, nascono immagini dove il risultato è la combinazione tra la visione creativa femminile e l’espressione maschile. Ogni foto è pensata insieme, lavorano al massimo dell’equilibrio e della comunicazione.
Le immagini realizzate per lo stilista Roberto Cappucci sono visivamente straordinarie, ci catturano grazie alla perfezione delle forme, ai colori sfolgoranti degli abiti ed alla visione surreale del paesaggio e dell’atmosfera. Dopo la prima impressione continuiamo a guardarle e scopriamo infiniti dettagli del nostro tempo, sovrapposti a paesaggi antichi, storici e monumentali. E’ un incontro tra il moderno e il retaggio passato dove viene svelata la superficialità del nostro modo di vivere o ci vengono anticipati alcuni dei problemi futuri, ma sempre in modo ironico.
Penso che difficilmente, come accade con le loro fotografie, sia possibile parlare di “armonie degli opposti”. Una sorta di sacro e profano a confronto senza peraltro ben definirne quale sia l’uno e quale l’altro, ma lasciando chiaramente nell’osservatore l’impressione di questa contrapposizione e risolvendola in nome di un risultato estetico di sicuro fascino.
Giò Barto Per capire fino in fondo le fotografie di Giò Barto, bisogna conoscere Giò Barto. Bisogna conoscere tutto il lavoro di ricerca e meticolosa preparazione che sono le premesse dei suoi scatti. Dalla scelta dei modelli, alle luci ed alle ambientazioni, nulla è improvvisato anche se lui è sempre emotivamente coinvolto in quello che sta facendo. Le sue fotografie, a metà tra la moda ed il glamour, mantengono un’identità stilistica difficilmente riscontrabile in questo genere d’immagine. Giò Barto ha saputo assimilare le lezioni dei grandi maestri, da Avedon a Mapplethorpe, per elaborare un suo stile; assolutamente personale perché immediatamente riconoscibile, frutto della sua passione per la fotografia dove la teatralità dell’evento si sposa perfettamente con l’essenzialità delle composizioni. Da anni porta avanti una ricerca sul corpo, prevalentemente femminile, da un punto di vista estremamente moderno in cui la protagonista, novella icona metropolitana, riesce sempre a mantenere la propria identità in mezzo al gioco fotografico che la vuole semplice rappresentazione di una consumistica parte del “pianeta donna”.
20
novembre 2008
Issue Fashion
Dal 20 novembre al 10 dicembre 2008
fotografia
Location
WAVE PHOTOGALLERY
Brescia, Via Trieste, 32/a, (Brescia)
Brescia, Via Trieste, 32/a, (Brescia)
Orario di apertura
mart-sab. ore 11-13 e 15-19,30
Vernissage
20 Novembre 2008, ore 19
Autore




