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Sergio Barboni – The Clawin’ bowls experience
La forma comunica il desiderio che va dalla morte alla vita, dal riciclaggio alla rinascita
Comunicato stampa
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Per una Metamorfosi del QuotidianoTutto il mondo è un’eterna Metamorfosi, non c’è vita, dalle cellule primitivefino alla formazione delle galassie, senza metamorfosi e questa verità èvalida soprattutto per il design che cerca di adattare la forma all’uomo, lalinea al corpo umano, come aveva già fatto Leonardo con l’Uomo Vitruviano. Èquesta la strada percorsa da Sergio Barboni, che ha inventato attraverso lemetamorfosi delle forme, che ha costruito attraverso l’elaborazione dellelinee, che ha ridisegnato il presente attraverso il ricordo. Interpretare unoggetto, come l’artista ha già fatto in passato, significa inventare il nuovo.Il significato del passato diventa il significato del contemporaneo. Lacoesistenza del presente e del passato contribuisce a dare le coordinate diun nuovo ed originale oggetto contemporaneo. La forma comunica il desiderioche va dalla morte alla vita, dal riciclaggio alla rinascita. Rielaborazione èsoprattutto ripensamento, come Nietzsche ripensava Kant e Kant ripensavaPlatone. L’oggetto ritrovato, l’oggetto che deve essere reinterpretato puòessere anche molto vecchio, ma le linee che lo compongono sono estremamenteestetiche, armoniche ed originali. Si tratta di un riavvicinamento della materiae della forma che tendono ad esistere di nuovo per esprimere quello cheoriginariamente non avevano ancora detto, poiché imprigionate da un passatoche solo l’opera di un designer artista può riportare in vita. Queste forme,provenienti dalla storia, ci insegnano a riflettere sul cambiamento,decostruendo e ricostituendo le immagini del passato. La materia ha in sé unaforte componente ludica che si inserisce nel gioco della creazione ed inquello della contemplazione.
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Gallery › Via Principe Amedeo 38/d › 10123 Torino › T+39 0112766954 › www.human — madedesign.comQuesto percorso è spiegato brillantemente dallo stesso Sergio Barboni, cheha già avuto occasione di presentare più di una volta in sedi diverse le sueopere. Quando plasma la materia antica è sempre per ottenere un risultatosorprendente. Partendo da un tavolo e da un divano, che appartengono ad unamateria informe ed antica, giunge ad un approdo che è illuminato da unpensiero interiore, gli oggetti sono trasfigurati da una nuova idea, da unnuovo pensiero che fa apparire sulla superficie del reale una nuova forma piùenergica, più vitale, più essenziale. “La sua rinascita – spiega Sergio Barboniparlando dell’oggetto che ha estratto dal tempo – avviene attraverso unnaturale processo istintivo. L’oggetto passato mantiene la sua funzione nellacontemporaneità. Per un divano ho preso spunto dallo stile claw bowlutilizzato nell’800, che consisteva generalmente in una sfera impugnatadalla zampa di un rapace con la funzione di gamba per tavoli, divani, eccetera”.Si tratta di un procedimento complesso, di carattere innovativo e creativo, chegli consente di passare da una forma ad un’altra, di trasformare rimanendofedele e di rimanere fedele trasfigurando, spostando da un piano all’altro leforme che utilizza: nelle gambe (zampe) del nuovo divano, nella superficie delnuovo tavolo, nell’inserimento di nuove materie, ferro, ghisa, acciaio inox,legno di faggio, cristallo, in un gioco di specchi e di rimandi circolari econvergenti.Questa mostra è qualche cosa di più di una semplice esposizione di alcunioggetti ben identificati.È un evento poiché ha un carattere storico evolutivo, intende mettere in lucei nessi filologici ed il processo creativo del costruttore, del designer,dell’inventore che entra nell’antica materia del tempo per trascinarla nelsentiero della modernità. La mostra-evento è quindi anche work in progress:è un percorso mentale, è continuità nel tempo, è fedeltà verso il passato, maè anche fiducia verso l’avvenire
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Gallery › Via Principe Amedeo 38/d › 10123 Torino › T+39 0112766954 › www.human — madedesign.comQuesto percorso è spiegato brillantemente dallo stesso Sergio Barboni, cheha già avuto occasione di presentare più di una volta in sedi diverse le sueopere. Quando plasma la materia antica è sempre per ottenere un risultatosorprendente. Partendo da un tavolo e da un divano, che appartengono ad unamateria informe ed antica, giunge ad un approdo che è illuminato da unpensiero interiore, gli oggetti sono trasfigurati da una nuova idea, da unnuovo pensiero che fa apparire sulla superficie del reale una nuova forma piùenergica, più vitale, più essenziale. “La sua rinascita – spiega Sergio Barboniparlando dell’oggetto che ha estratto dal tempo – avviene attraverso unnaturale processo istintivo. L’oggetto passato mantiene la sua funzione nellacontemporaneità. Per un divano ho preso spunto dallo stile claw bowlutilizzato nell’800, che consisteva generalmente in una sfera impugnatadalla zampa di un rapace con la funzione di gamba per tavoli, divani, eccetera”.Si tratta di un procedimento complesso, di carattere innovativo e creativo, chegli consente di passare da una forma ad un’altra, di trasformare rimanendofedele e di rimanere fedele trasfigurando, spostando da un piano all’altro leforme che utilizza: nelle gambe (zampe) del nuovo divano, nella superficie delnuovo tavolo, nell’inserimento di nuove materie, ferro, ghisa, acciaio inox,legno di faggio, cristallo, in un gioco di specchi e di rimandi circolari econvergenti.Questa mostra è qualche cosa di più di una semplice esposizione di alcunioggetti ben identificati.È un evento poiché ha un carattere storico evolutivo, intende mettere in lucei nessi filologici ed il processo creativo del costruttore, del designer,dell’inventore che entra nell’antica materia del tempo per trascinarla nelsentiero della modernità. La mostra-evento è quindi anche work in progress:è un percorso mentale, è continuità nel tempo, è fedeltà verso il passato, maè anche fiducia verso l’avvenire
30
ottobre 2008
Sergio Barboni – The Clawin’ bowls experience
Dal 30 ottobre al 10 novembre 2008
design
Location
HUMAN-MADE DESIGN
Torino, Via Principe Amedeo, 38/D, (Torino)
Torino, Via Principe Amedeo, 38/D, (Torino)
Orario di apertura
martedì-sabato: 16-19.30, Apertura speciale per "la notte delle Arti Contemporanee, sabato 8 novebre dalle 16 alle 24
Vernissage
30 Ottobre 2008, 18.30-22
Autore
Curatore



