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Silvano Chinni – Requiem, in memoria di Ustica
Segni – nella loro presenza metafisica frammentati ed autonomi, ma anche paralleli e complementari a quella strage del 27 giugno 1980 dai mille enigmi irrisolti in cui persero la vita ottantun persone inermi, in volo con un DC-9 ITAVIA da Bologna direzione Palermo – alle quali l’artista nel qui ed ora dedica in loro memoria.
Comunicato stampa
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COMUNICATO STAMPA
Silvano Chinni è l’autore dell’installazione-ambiente con performance negli spazi dell’Ex Convento di San Mattia
Requiem, in memoria di Ustica
Opera per occhi e cuore intesa quale sentir vero nella soluzione di segni eterogenei, per appartenenza ai vari linguaggi
artistici che la compongono ricondotti unitariamente, come il valore auditivo della musica, all’espressione
“muta” della pura sfera visuale.
L’occhio sdoppiato diventa autore di spazi inquieti dettati da un percepire, in cui l’estetica si fa interprete di
un’etica posta fuori dall’essere.
Segni - nella loro presenza metafisica frammentati ed autonomi, ma anche paralleli e complementari a quella
strage del 27 giugno 1980 dai mille enigmi irrisolti in cui persero la vita ottantun persone inermi, in volo con un
DC-9 ITAVIA da Bologna direzione Palermo - alle quali l’artista nel qui ed ora dedica in loro memoria.
Silvano Chinni, dopo una breve esperienza analitico-concettuale volta alla decostruzione del codice pittorico sul versante aniconico, utilizza dal 1978
i vari linguaggi artistici le cui singole opere, relazionate concettualmente tra loro in ambientazioni, evidenziano- nell’assunto di stili, materiali e tecniche
diversificate- come l’arte sia estensione mutevole ed inarrestabile della propria storia, ma anche espressione-comunicazione di una tradizione
tradita. Dal 1982 al 1985 ha costituito il gruppo de La pittura a tre facce, anticipatore delle successive istanze di oggettualità pittorica. Mostre dal
1975 in Italia e all’estero. E’ docente presso l’Accademia di Belle Arti di Bologna.
Silvano Chinni è l’autore dell’installazione-ambiente con performance negli spazi dell’Ex Convento di San Mattia
Requiem, in memoria di Ustica
Opera per occhi e cuore intesa quale sentir vero nella soluzione di segni eterogenei, per appartenenza ai vari linguaggi
artistici che la compongono ricondotti unitariamente, come il valore auditivo della musica, all’espressione
“muta” della pura sfera visuale.
L’occhio sdoppiato diventa autore di spazi inquieti dettati da un percepire, in cui l’estetica si fa interprete di
un’etica posta fuori dall’essere.
Segni - nella loro presenza metafisica frammentati ed autonomi, ma anche paralleli e complementari a quella
strage del 27 giugno 1980 dai mille enigmi irrisolti in cui persero la vita ottantun persone inermi, in volo con un
DC-9 ITAVIA da Bologna direzione Palermo - alle quali l’artista nel qui ed ora dedica in loro memoria.
Silvano Chinni, dopo una breve esperienza analitico-concettuale volta alla decostruzione del codice pittorico sul versante aniconico, utilizza dal 1978
i vari linguaggi artistici le cui singole opere, relazionate concettualmente tra loro in ambientazioni, evidenziano- nell’assunto di stili, materiali e tecniche
diversificate- come l’arte sia estensione mutevole ed inarrestabile della propria storia, ma anche espressione-comunicazione di una tradizione
tradita. Dal 1982 al 1985 ha costituito il gruppo de La pittura a tre facce, anticipatore delle successive istanze di oggettualità pittorica. Mostre dal
1975 in Italia e all’estero. E’ docente presso l’Accademia di Belle Arti di Bologna.
20
ottobre 2008
Silvano Chinni – Requiem, in memoria di Ustica
Dal 20 ottobre all'otto novembre 2008
arte contemporanea
performance - happening
performance - happening
Location
ISTITUTO STORICO PARRI – EMILIA ROMAGNA – EX CONVENTO DI SAN MATTIA
Bologna, Via Sant'isaia, 20, (Bologna)
Bologna, Via Sant'isaia, 20, (Bologna)
Orario di apertura
dal lunedì al venerdì ore 16-19, sabato ore 10-13, domenica chiuso
Vernissage
18 Ottobre 2008, ore 18
Autore



