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Frullé d’immaginé: collages di pensieri e colori
Mostra collettiva di collage
Comunicato stampa
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Ancora una mostra degli “artisti” del centro. Sì, artisti, perché oramai credo che tutte le persone che, a vario titolo, hanno rapporti con il Centro, o che comunque lo conoscono, abbiano acquisito la consapevolezza che, per quanto riguarda le attività artistico/espressive sviluppate da anni presso il Centro Il Mulino, non si possa più parlare né di disabilità, né di diversa abilità ma… semplicemente di arte.
Ed è per questo che, nell’ambito della mostra allestita presso gli spazi di Palazzo Grifoni, le opere dei “ragazzi del Mulino” trovano adeguata e appropriata collocazione accanto alle opere del maestro Gianfranco Giannoni, ispiratosi ai lavori dei ragazzi e che, insieme agli operatori, li ha aiutati a trasformarsi in artisti.
Ritengo sia questa una testimonianza concreta dell’efficacia dei progetti riabilitativi: quando l’attività espressiva sviluppata con finalità riabilitative diventa attività artistica, significa che l’obiettivo è stato conseguito con successo.
Anche sul piano dei vissuti, l’espressione dell’entusiasmo e della soddisfazione per ciò che si fa, così come ci viene raccontato anche da Susanna Bertozzi a proposito della nascita del laboratorio di collage, rappresenta una manifestazione non solo di adeguatezza delle proprie emozioni e della capacità di esprimerle, ma anche uno stato d’animo, quello appunto dell’entusiasmo che, solitamente, è caratteristico delle persone creative.
(Annibale Fanali – presidente Agape)
- Voglio fare un pianeta con la forma del formaggio e tanti satelliti che gli girano intorno con pomodori, carciofi e verdure! “Si fa?” Che ne dici Susanna? -
Questo è l’entusiasmo dei ragazzi dopo aver visitato una mostra di pittura di Gianfranco Giannoni.
Le immagini dei suoi quadri, così colorate e stese con maestria sulla tela, li avevano veramente colpiti. Nasce così, spontaneamente, il laboratorio di collage (tecnica utilizzata dal pittore stesso).
Il laboratorio si è articolato in diverse fasi: la scelta delle immagini sui giornali, il ritaglio ed infine l’applicazione delle stesse,fotocopiate in più grandezze, su cartoncini colorati.
Con l’aiuto dell’operatore (Susanna Bertozzi) si sono costruiti gli spazi per la sovrapposizione delle immagini, cercando di creare una sorta di “paesaggio” delineato da orizzonti colorati, dove i ragazzi si sono poi sbizzarriti nella composizione, scegliendo liberamente i soggetti da sovrapporre sulle superfici, dando vita a fantasiosi collages.
È stato interessante notare come l’immagine dei vari lavori, estrapolata dal suo contesto, pur non perdendo il suo originale significato, ne abbia assunto uno del tutto nuovo, particolare, proprio perché dato dai ragazzi: nel cielo ci sono ciliege rosse che volano divenendo così gustose nuvole, i pomodori sono diventati pianeti, e carciofi e pere addirittura personaggi dello spettacolo…
Giannoni, che ha supervisionato i lavori, con preziosi consigli, ne è rimasto piacevolmente sorpreso!
Oltre alla realizzazione di uno spazio su cui sovrapporre l’immagine è stato estremamente importante “costruire” uno “spazio” emotivo dove ciò che veniva realizzato avveniva all’interno di una relazione empatica con l’operatore in modo tale che il ragazzo si potesse sentire a proprio agio nell’espressione della sua creatività, fiducioso che ciò che esprimeva non veniva né giudicato, né analizzato.
È anche attraverso il divertimento che si possono cercare di raggiungere gli obiettivi educativi stimolando sempre il lavoro di gruppo, la cooperazione e il confronto con l’espressione dell’altro.
(Susanna Bertozzi – operatore laboratorio collage)
Abbiamo chiesto ai ragazzi quale potesse essere un titolo adatto per la mostra di collages, ne sono venuti fuori alcuni interessanti ma il più simpatico è sembrato a tutti “frullé d’immaginé”.
Questo titolo non è solo originale, raccoglie in sé il senso dell’attività per la nuova combinazione delle immagini, “frullate” per assumere un’inedita connotazione ed un diverso “gusto”. Le immagini che compongono i collages hanno già una loro identità precisa, una connotazione ed un significato peculiare, ne acquistano però uno nuovo, oppure lo completano e lo travisano, nella costruzione delle diverse situazioni, dove ogni opera sembra rappresentare un fotogramma, un momento di esperienza vissuta. In questo senso l’evoluzione consiste non più nel dare un contributo alla realizzazione di un’immagine unica per mostrarsi all’esterno, ma dal riappropriarsi di un’identità e di un’immagine individuale che può essere rappresentata da parti più strutturate, già significanti, che anche se “frullate” e non troppo organizzate, possono acquistare potenza nell’opera,ed essere riacquisite ed interiorizzate più ordinate.
Nel caso dei collages le immagini sono già parole, che attraverso la sintassi si strutturano in un discorso compiuto.
(Federica Baroni – educatrice)
Il Centro Diurno Disabili “Il Mulino”, situato a Ponte a Egola in località Molino D’Egola, provincia di Pisa, è entrato in funzione nell'anno 1999 presso una sede temporanea dalla quale si è trasferito nell’attuale struttura nel maggio 2002. Il servizio ospita oltre 40 ragazzi su progetto individualizzato G.O.M. (Gruppo Operativo Multidisciplinare).
La gestione della struttura, su delega dei Comuni Associati Zona Valdarno (San Miniato, Monopoli V/A, Santa Croce S/A, Castelfranco di S/o) e del Comune di Fucecchio, è stata affidata alla Azienda U.S.L. 11 che la esercita attraverso la Cooperativa Sociale Onlus Agape di Fornacette (Pi).
Ed è per questo che, nell’ambito della mostra allestita presso gli spazi di Palazzo Grifoni, le opere dei “ragazzi del Mulino” trovano adeguata e appropriata collocazione accanto alle opere del maestro Gianfranco Giannoni, ispiratosi ai lavori dei ragazzi e che, insieme agli operatori, li ha aiutati a trasformarsi in artisti.
Ritengo sia questa una testimonianza concreta dell’efficacia dei progetti riabilitativi: quando l’attività espressiva sviluppata con finalità riabilitative diventa attività artistica, significa che l’obiettivo è stato conseguito con successo.
Anche sul piano dei vissuti, l’espressione dell’entusiasmo e della soddisfazione per ciò che si fa, così come ci viene raccontato anche da Susanna Bertozzi a proposito della nascita del laboratorio di collage, rappresenta una manifestazione non solo di adeguatezza delle proprie emozioni e della capacità di esprimerle, ma anche uno stato d’animo, quello appunto dell’entusiasmo che, solitamente, è caratteristico delle persone creative.
(Annibale Fanali – presidente Agape)
- Voglio fare un pianeta con la forma del formaggio e tanti satelliti che gli girano intorno con pomodori, carciofi e verdure! “Si fa?” Che ne dici Susanna? -
Questo è l’entusiasmo dei ragazzi dopo aver visitato una mostra di pittura di Gianfranco Giannoni.
Le immagini dei suoi quadri, così colorate e stese con maestria sulla tela, li avevano veramente colpiti. Nasce così, spontaneamente, il laboratorio di collage (tecnica utilizzata dal pittore stesso).
Il laboratorio si è articolato in diverse fasi: la scelta delle immagini sui giornali, il ritaglio ed infine l’applicazione delle stesse,fotocopiate in più grandezze, su cartoncini colorati.
Con l’aiuto dell’operatore (Susanna Bertozzi) si sono costruiti gli spazi per la sovrapposizione delle immagini, cercando di creare una sorta di “paesaggio” delineato da orizzonti colorati, dove i ragazzi si sono poi sbizzarriti nella composizione, scegliendo liberamente i soggetti da sovrapporre sulle superfici, dando vita a fantasiosi collages.
È stato interessante notare come l’immagine dei vari lavori, estrapolata dal suo contesto, pur non perdendo il suo originale significato, ne abbia assunto uno del tutto nuovo, particolare, proprio perché dato dai ragazzi: nel cielo ci sono ciliege rosse che volano divenendo così gustose nuvole, i pomodori sono diventati pianeti, e carciofi e pere addirittura personaggi dello spettacolo…
Giannoni, che ha supervisionato i lavori, con preziosi consigli, ne è rimasto piacevolmente sorpreso!
Oltre alla realizzazione di uno spazio su cui sovrapporre l’immagine è stato estremamente importante “costruire” uno “spazio” emotivo dove ciò che veniva realizzato avveniva all’interno di una relazione empatica con l’operatore in modo tale che il ragazzo si potesse sentire a proprio agio nell’espressione della sua creatività, fiducioso che ciò che esprimeva non veniva né giudicato, né analizzato.
È anche attraverso il divertimento che si possono cercare di raggiungere gli obiettivi educativi stimolando sempre il lavoro di gruppo, la cooperazione e il confronto con l’espressione dell’altro.
(Susanna Bertozzi – operatore laboratorio collage)
Abbiamo chiesto ai ragazzi quale potesse essere un titolo adatto per la mostra di collages, ne sono venuti fuori alcuni interessanti ma il più simpatico è sembrato a tutti “frullé d’immaginé”.
Questo titolo non è solo originale, raccoglie in sé il senso dell’attività per la nuova combinazione delle immagini, “frullate” per assumere un’inedita connotazione ed un diverso “gusto”. Le immagini che compongono i collages hanno già una loro identità precisa, una connotazione ed un significato peculiare, ne acquistano però uno nuovo, oppure lo completano e lo travisano, nella costruzione delle diverse situazioni, dove ogni opera sembra rappresentare un fotogramma, un momento di esperienza vissuta. In questo senso l’evoluzione consiste non più nel dare un contributo alla realizzazione di un’immagine unica per mostrarsi all’esterno, ma dal riappropriarsi di un’identità e di un’immagine individuale che può essere rappresentata da parti più strutturate, già significanti, che anche se “frullate” e non troppo organizzate, possono acquistare potenza nell’opera,ed essere riacquisite ed interiorizzate più ordinate.
Nel caso dei collages le immagini sono già parole, che attraverso la sintassi si strutturano in un discorso compiuto.
(Federica Baroni – educatrice)
Il Centro Diurno Disabili “Il Mulino”, situato a Ponte a Egola in località Molino D’Egola, provincia di Pisa, è entrato in funzione nell'anno 1999 presso una sede temporanea dalla quale si è trasferito nell’attuale struttura nel maggio 2002. Il servizio ospita oltre 40 ragazzi su progetto individualizzato G.O.M. (Gruppo Operativo Multidisciplinare).
La gestione della struttura, su delega dei Comuni Associati Zona Valdarno (San Miniato, Monopoli V/A, Santa Croce S/A, Castelfranco di S/o) e del Comune di Fucecchio, è stata affidata alla Azienda U.S.L. 11 che la esercita attraverso la Cooperativa Sociale Onlus Agape di Fornacette (Pi).
02
luglio 2008
Frullé d’immaginé: collages di pensieri e colori
Dal 02 al 05 luglio 2008
arte contemporanea
Location
PALAZZO GRIFONI
San Miniato, Piazza Grifoni, (Pisa)
San Miniato, Piazza Grifoni, (Pisa)
Orario di apertura
21.30 / 23.30 – tutti i giorni
Vernissage
2 Luglio 2008, ore 17.30
Autore
Curatore



