Marco Calcagni è un pittore che sarebbe piaciuto infinitamente a Luigi Montanarini. Piaciuto perche anche lui, come il Maestro fiorentino, è un sostenitore della sopravvivenza della pittura. In quanto pittore astratto poi, Calcagni afferma in pieno le ragioni dell’antireferenzialismo; l’opera d’arte procede manifestando clamorosamente una netta aseità linguistica e concettuale. Quaesta aseità, a sua volta, fa da piedistallo ad una sottile e ricca liricità. Infatti il nostro è un esploratore di segreti, un tentatore di incanti, un collezionista di voci sottili. In una parola, è uno splendido pittore.
Robertomaria Siena