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Johanna Obermüller – Bandiere
La rassegna propone un ciclo di lavori pittorici eseguiti su carta ottenuta da corteccia di gelso. Le opere di grande formato possono arrivare anche a quattro metri di altezza, le cromie scelte , molto calibrate e rigorose, rispecchiano l’atteggiamento che l’artista ha nell’affrontare la creazione
Comunicato stampa
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Comunicato stampa
Domenica 13 Aprile alle ore 17.30 inaugura alla Galleria del Carbone la mostra personale di Johanna Obermüller dal titolo "BANDIERE"
La rassegna propone un ciclo di lavori pittorici eseguiti su carta ottenuta da corteccia di gelso. Le opere di grande formato possono arrivare anche a quattro metri di altezza, le cromie scelte , molto calibrate e rigorose, rispecchiano l'atteggiamento che l'artista tedesca di Regensburg ha nell'affrontare il suo lavoro creativo. Johanna nella sua trentennale attività si è avvicinata a quasi tutte le techniche espressive scultura compresa con risultati di alto livello. La mostra rientra nell'attività di scambi con altre realtà culturali che l'Associazione culturale Accademia d'Arte città di Ferrara sta perseguendo da alcuni anni tra Germania,Ucraina, Venezuela, Stati Uniti e Ungheria. L'iniziativa ha il Patrocinio della Fondazione Cassa di Risparmio e rimarrà visitabile fino al 4 Maggio 2008.
Bandiere e Codici
- Sono "bandiere e codici" - dice Johanna Obermuller, parlando dei suoi dipinti.
Il suo lavoro ha un'estetica semplice e ridotto all'essenziale. Basta quella campitura di colore: "Rosso con nero", quella forma: "Cerchio rosso", quel tratto (traccia evidente di un gesto): "Rosso dinamico", per evidenziare l'opera e renderla riconoscibile bandiera.
Al tempo stesso si ha subito la sensazione che il senso non si risolva tutto nella forma e conviva, invece, con essa un senso criptico. Conoscendone il codice cifrato, si può raggiungere un cuore di significati nascosti.
Il senso che ogni lavoro nasconde, o meglio esemplifica nella sua estrema sintesi, è il percorso compiuto per il suo farsi. Intendo 'percorso' proprio come strada, nella quale si fissano, in forma di traccia o impronta: i passi, i gesti, gli strascinamenti, gli inciampi, percorsi che cominciano a volte piano, con incertezze e a volte finiscono con un "con un colpo di timpano". - Le strade - dice Johanna - prima o poi cominciano e prima o poi finiscono -.
Le sue sono strade sufficientemente lunghe per non essere soltanto rappresentazione di esse.
I formati dipinti a volte raggiungono la dimensione di quattro metri e non è metafora dire che occorre camminare veloci per dipingerli con i gesti decisi, che non indugiano a ripensamenti. Come in un reale cammino, pur verso una meta precisa, dice Johanna - avanzo dondolando tra spontaneità e costruzione, concedendo che a volte intervenga il caso -. Si comincia solo quando si ha la concentrazione che fa percepire il "sono qui", giusto per partire.
Grandissima esperienza, dal 1976 è conosciuto il suo lavoro, tecnica raffinata e ricerca precisa sui materiali hanno fatto scegliere a Johanna un supporto prezioso e raro per le sue pseudo - calligrafie: carta a mano tratta da corteccia di gelso, preparata da un artigiano coreano. I pennelli, larghissimi, di crini di cavallo che lei stessa costruisce.
Accostandoci alle "bandiere", apparentemente semplici forme e colori e invece precisi semantemi, percepiamo la ricchezza di tutte queste operazioni e preparativi che aggiunge una valenza spirituale e filosofica vicina alla purezza dello Zen.
trascrizione da un testo di Johanna Obermüller di Lucia Boni
Domenica 13 Aprile alle ore 17.30 inaugura alla Galleria del Carbone la mostra personale di Johanna Obermüller dal titolo "BANDIERE"
La rassegna propone un ciclo di lavori pittorici eseguiti su carta ottenuta da corteccia di gelso. Le opere di grande formato possono arrivare anche a quattro metri di altezza, le cromie scelte , molto calibrate e rigorose, rispecchiano l'atteggiamento che l'artista tedesca di Regensburg ha nell'affrontare il suo lavoro creativo. Johanna nella sua trentennale attività si è avvicinata a quasi tutte le techniche espressive scultura compresa con risultati di alto livello. La mostra rientra nell'attività di scambi con altre realtà culturali che l'Associazione culturale Accademia d'Arte città di Ferrara sta perseguendo da alcuni anni tra Germania,Ucraina, Venezuela, Stati Uniti e Ungheria. L'iniziativa ha il Patrocinio della Fondazione Cassa di Risparmio e rimarrà visitabile fino al 4 Maggio 2008.
Bandiere e Codici
- Sono "bandiere e codici" - dice Johanna Obermuller, parlando dei suoi dipinti.
Il suo lavoro ha un'estetica semplice e ridotto all'essenziale. Basta quella campitura di colore: "Rosso con nero", quella forma: "Cerchio rosso", quel tratto (traccia evidente di un gesto): "Rosso dinamico", per evidenziare l'opera e renderla riconoscibile bandiera.
Al tempo stesso si ha subito la sensazione che il senso non si risolva tutto nella forma e conviva, invece, con essa un senso criptico. Conoscendone il codice cifrato, si può raggiungere un cuore di significati nascosti.
Il senso che ogni lavoro nasconde, o meglio esemplifica nella sua estrema sintesi, è il percorso compiuto per il suo farsi. Intendo 'percorso' proprio come strada, nella quale si fissano, in forma di traccia o impronta: i passi, i gesti, gli strascinamenti, gli inciampi, percorsi che cominciano a volte piano, con incertezze e a volte finiscono con un "con un colpo di timpano". - Le strade - dice Johanna - prima o poi cominciano e prima o poi finiscono -.
Le sue sono strade sufficientemente lunghe per non essere soltanto rappresentazione di esse.
I formati dipinti a volte raggiungono la dimensione di quattro metri e non è metafora dire che occorre camminare veloci per dipingerli con i gesti decisi, che non indugiano a ripensamenti. Come in un reale cammino, pur verso una meta precisa, dice Johanna - avanzo dondolando tra spontaneità e costruzione, concedendo che a volte intervenga il caso -. Si comincia solo quando si ha la concentrazione che fa percepire il "sono qui", giusto per partire.
Grandissima esperienza, dal 1976 è conosciuto il suo lavoro, tecnica raffinata e ricerca precisa sui materiali hanno fatto scegliere a Johanna un supporto prezioso e raro per le sue pseudo - calligrafie: carta a mano tratta da corteccia di gelso, preparata da un artigiano coreano. I pennelli, larghissimi, di crini di cavallo che lei stessa costruisce.
Accostandoci alle "bandiere", apparentemente semplici forme e colori e invece precisi semantemi, percepiamo la ricchezza di tutte queste operazioni e preparativi che aggiunge una valenza spirituale e filosofica vicina alla purezza dello Zen.
trascrizione da un testo di Johanna Obermüller di Lucia Boni
13
aprile 2008
Johanna Obermüller – Bandiere
Dal 13 aprile al 04 maggio 2008
arte contemporanea
Location
GALLERIA DEL CARBONE
Ferrara, Via Del Carbone, 18, (Ferrara)
Ferrara, Via Del Carbone, 18, (Ferrara)
Orario di apertura
feriali 17.00-20.00; sabato e festivi 10.30-12.30 17.00-20.00 martedì chiuso
Vernissage
13 Aprile 2008, ore 18.00
Autore
Curatore




