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Raimondo Galeano – Una vita di luce e di pittura
Verranno esposte tre opere di grande formato rappresentanti le “Stars” sulle quali l’artista interverrà con una performance di luce coinvolgendo il pubblico
Comunicato stampa
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Il giorno 29 Marzo 2008 a partire dalle ore 17.00 presso la Sala del Torrione di Via Matteotti, il Comune di Castelnuovo Rangone, Modena presenta, all’interno della Seconda Rassegna di Arte contemporanea denominata “Arte in Torre”, la personale dell’artista Raimondo Galeano.
Verranno esposte tre opere di grande formato rappresentanti le “Stars” sulle quali l’artista interverrà con una performance di luce coinvolgendo il pubblico.
La mostra rimarrà aperta fino al 6 aprile.
Raimondo Galeano. Quando la luce si spegne scompare tutto ciò che abbiamo finora visto e finalmente rivelano il loro senso le tele bianche - spesso rivestite di plastiche decorate -, di Raimondo Galeano. Un nuovo romantico che, azzerando la luce, trascina lo spettatore-ascoltatore-lettore nell’estasi, una sublimazione che non porta gli spettatori alla persuasione ma all’esaltazione perché lo scarto imprevedibile provocato dall’assenza di luce, mi riferisco ai sentimenti di vuoto, di paura dell’ignoto o d’ansia che sempre prevalgono su tutto ciò che convince o che piace…Viveceversa in quell’istante la nostra anima si solleva e, presa da un’orgogliosa esaltazione, si riempie di una gioia superba, come se essa stessa avesse generato ciò che ha visto.
Galeano riesce a riprodurre un’anima diversa ogni qualvolta si spegne la luce e noi rimaniamo soli con le sue tele che ci aprono un infinito mondo finora a noi sconosciuto. E’ l’antitesi tra reale e ideale, autorità e libertà, finito e infinito che trova una sua rappresentazione simbolica nella contrapposizione spaziale tra noto e ignoto, tra vedo e guardo, tra accettazione del limite e apertura infinita.
Ma è lo sguardo di chi osserva a completare l’opera, anche se il suo messaggio è già in parte insito in essa. E’ la realtà della pittura al buio come apertura di un mondo assolutamente inimmaginato che ci permette di viaggiare alla stregua di “Navigatori del Cosmo”, attraverso lo spazio per essere veloci come la luce, così le sagome prendono vita e magicamente si animano di sentimenti che corrono attraverso l’oscurità; ecco allora le tenebre svelare ciò che la luce offusca.
Raimondo con i suoi lavori visibili al buio, in un certo senso cerca di mettere in evidenza ciò che esiste in noi e nel mondo che ci circonda, ciò che quasi sempre non vediamo a occhi aperti. Un’emozione che nasce dalla presa di coscienza che il colore non esiste, perché in assenza di luce nessuno di noi sarebbe in grado di distinguerne alcuno.
Il colore non gli interessa perché non può più essere oggetto di ricerca, da qui nasce la convinzione che la luce sia l’unica strada e l’unico mezzo da intraprendere per continuare quest’avventura…..
La ricerca del non colore come scopo vitale, l’abisso-cosmo come un’innocua tentazione che ci permetterà di navigare nello spazio e di lasciare una traccia del nostro passaggio su questa terra. Il primo pittore di luce, che lavorando proprio con la pittura, perché è solo con essa che si devono cercare le risposte, fa sì che sia lei a doversi trasformare per svelarci una nuova dimensione percettiva.
Verranno esposte tre opere di grande formato rappresentanti le “Stars” sulle quali l’artista interverrà con una performance di luce coinvolgendo il pubblico.
La mostra rimarrà aperta fino al 6 aprile.
Raimondo Galeano. Quando la luce si spegne scompare tutto ciò che abbiamo finora visto e finalmente rivelano il loro senso le tele bianche - spesso rivestite di plastiche decorate -, di Raimondo Galeano. Un nuovo romantico che, azzerando la luce, trascina lo spettatore-ascoltatore-lettore nell’estasi, una sublimazione che non porta gli spettatori alla persuasione ma all’esaltazione perché lo scarto imprevedibile provocato dall’assenza di luce, mi riferisco ai sentimenti di vuoto, di paura dell’ignoto o d’ansia che sempre prevalgono su tutto ciò che convince o che piace…Viveceversa in quell’istante la nostra anima si solleva e, presa da un’orgogliosa esaltazione, si riempie di una gioia superba, come se essa stessa avesse generato ciò che ha visto.
Galeano riesce a riprodurre un’anima diversa ogni qualvolta si spegne la luce e noi rimaniamo soli con le sue tele che ci aprono un infinito mondo finora a noi sconosciuto. E’ l’antitesi tra reale e ideale, autorità e libertà, finito e infinito che trova una sua rappresentazione simbolica nella contrapposizione spaziale tra noto e ignoto, tra vedo e guardo, tra accettazione del limite e apertura infinita.
Ma è lo sguardo di chi osserva a completare l’opera, anche se il suo messaggio è già in parte insito in essa. E’ la realtà della pittura al buio come apertura di un mondo assolutamente inimmaginato che ci permette di viaggiare alla stregua di “Navigatori del Cosmo”, attraverso lo spazio per essere veloci come la luce, così le sagome prendono vita e magicamente si animano di sentimenti che corrono attraverso l’oscurità; ecco allora le tenebre svelare ciò che la luce offusca.
Raimondo con i suoi lavori visibili al buio, in un certo senso cerca di mettere in evidenza ciò che esiste in noi e nel mondo che ci circonda, ciò che quasi sempre non vediamo a occhi aperti. Un’emozione che nasce dalla presa di coscienza che il colore non esiste, perché in assenza di luce nessuno di noi sarebbe in grado di distinguerne alcuno.
Il colore non gli interessa perché non può più essere oggetto di ricerca, da qui nasce la convinzione che la luce sia l’unica strada e l’unico mezzo da intraprendere per continuare quest’avventura…..
La ricerca del non colore come scopo vitale, l’abisso-cosmo come un’innocua tentazione che ci permetterà di navigare nello spazio e di lasciare una traccia del nostro passaggio su questa terra. Il primo pittore di luce, che lavorando proprio con la pittura, perché è solo con essa che si devono cercare le risposte, fa sì che sia lei a doversi trasformare per svelarci una nuova dimensione percettiva.
29
marzo 2008
Raimondo Galeano – Una vita di luce e di pittura
Dal 29 marzo al 06 aprile 2008
arte contemporanea
Location
SALA DEL TORRIONE
Castelnuovo Rangone, Via Giacomo Matteotti, (Modena)
Castelnuovo Rangone, Via Giacomo Matteotti, (Modena)
Vernissage
29 Marzo 2008, ore 17
Sito web
www.comune.castelnuovo-rangone.mo.it
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