Giovedì 6 marzo nell’Aula Cinema di Palazzo di San Galgano, sede della Facoltà di Lettere e Filosofia, alle ore 17,30, sarà inaugurata dal Preside prof. Roberto Venuti, ViDea2, seconda edizione della rassegna di video art al femminile.

La rassegna è stata promossa dalla Cattedra di Storia dell’Arte Contemporanea (prof. Massimo Bignardi) del corso di laurea specialistica in Storia dell’Arte della Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Siena in collaborazione con la Cattedra di Storia dell’Arte Contemporanea dell’Università di Ferrara (prof. Ada Patrizia Fiorillo). Essa si avvale del supporto del Fondo Regionale d’Arte Contemporanea di Baronissi, del Chelsea College of Art&Design, della Matt’s gallery, della The Videoart gallery di Londra, con il patrocinio della Provincia di Siena e del Comitato Pari opportunità dell’Ateneo senese, presieduto da Elena Gaggelli.

La rassegna, coordinata da Claudia Gennari, è stata stata progettata da Esther Biancotti, Irene Biolchini, Marcella Ferro, Claudia Gennari, Silvia Giannassi, Antonio Locafaro, Silvia Leonardi, Massimo Marchetti, Martina Marolda, Francesca Marti, Sara Manetti, Marco Mascolo, Claudia Mennillo, Letizia Paiato, Jacopo Rossi Napoli, Pasquale Ruocco.


Il corpo è fulcro dei lavori proposti. Nel quadro della ricerca avviata un anno fa nel corso della prima rassegna, è emersa da parte delle artiste una chiara propensione a fare della corporalità soggetto privilegiato d’indagine. In questo secondo momento di riflessione ecco, dunque, un restringimento di campo che, partendo da questa focalizzazione doverosa su una tematica tanto cara a questa nuova generazione, tenta di tracciare un quadro delle nuovissime esperienze artistiche del suolo italiano e straniero. Molto spesso sono le artiste stesse le protagoniste dei video da loro creati “orientano la telecamera su se stesse - come afferma Francesca Marti, curatrice della sezione inglese - traducendo in termini visivi l’esperienza vissuta; indagano un’identità personale e dinamiche razionali, interrogano stereotipi e distillano complessi tabù, raccontano il prorpio corpo e la propria sessualità”. Si mostra così un tessuto a maglie larghe dove il corpo non è inteso solo come fisicità femminile, ma, anche come corpo sociale, segno e materia in divenire. Le tecniche adottate dalle videoartiste permettono di declinare la tematica in una pluralità di sguardi, confermata dalle loro diverse provenienze. Dati unitari della rassegna, sorte di veri e propri collanti, sono il sesso e l’età delle artiste, tutte entro la generazione dei trant’anni. “Siamo orgogliosi - sostiene Claudia Gennari, coordinatrice - che ancora una volta la rassegna prenda le mosse da Siena convinti, che iniziative come queste alimentino il dibattito necessario sull’arte contemporanea, non quella esposta nei musei o bloccata nei manuali, ma presenza reale legata a filo doppio con la contingente quotidianità”.