Create an account
Welcome! Register for an account
La password verrà inviata via email.
Recupero della password
Recupera la tua password
La password verrà inviata via email.
-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- container colonna1
¿está bien?
Un progetto artistico e culturale per proporre una riflessione inedita sulla cultura del lavoro minorile in Bolivia, incentrata sull’alternativa della formazione, a sostegno dei progetti del Celim Bergamo nel Paese sudamericano
Comunicato stampa
Segnala l'evento
INIZIATIVE COLLATERALI:
DI+ FOCUS: incontro con gli autori
5 marzo, ore 21, LEMIE spa, zona Artigianale (loc. Ravarolo), viale Artigianato 4, Verdello (BG)
TAVOLA ROTONDA: Adolescenti e lavoro
7 marzo, ore 14.30-18.00, Casa del Giovane (Sala degli Angeli), via Gavazzeni n. 13.
SPETTACOLO TEATRALE "PACHAMAMA - SUS HIJOS" di e con Candelaria Romero
13 marzo, ore 21, chiesa di Sant’Alessandro in Colonna
Per informazioni, interviste o immagini:
Ufficio stampa: B@bele Comunicazione
Barbara Mazzoleni > tel. 320.8015469 > babelecomunicazione@libero.it
COMUNICATO STAMPA
Un progetto artistico e culturale per proporre una riflessione inedita sulla cultura del lavoro minorile in Bolivia, incentrata sull’alternativa della formazione, a sostegno dei progetti del Celim Bergamo nel Paese sudamericano: installazioni, video e testi incrociano con la creatività dell’arte luoghi, voci e volti, per far conoscere al pubblico un nuovo modello educativo, quello proposto dall’organizzazione Nats (Ninos y adolescentes trabajadores), costituita da bambini e ragazzi lavoratori uniti per rivendicare il proprio diritto a un lavoro degno.
Dal 23 febbraio al 24 marzo 2008, la Domus Alexandrina di Bergamo ospita la mostra ¿está bien?, organizzata da Celim Bergamo, Centro Missionario Diocesano di Bergamo e Associazione Culturale DI+, con l’obiettivo di presentare la multiforme ricchezza e vitalità di un popolo di minori occupati sì a lavorare ma anche a studiare per costruirsi giorno dopo giorno un proprio punto di vista nei confronti del mondo. Minori che vivono il lavoro come indubbia necessità ma anche come possibilità formativa.
Un progetto di coproduzione culturale, dunque, che si propone non solo di valorizzare la proposta educativa dei Nats, ma anche di promuovere e raccogliere fondi per l’attività del Celim Bergamo e del Centro Missionario Diocesano in Bolivia, con particolare riguardo al progetto educativo attivato ad Eterazama per la realizzazione di un Centro di Educazione Tecnica Alternativa (ETA). Questo progetto si inserisce nel contesto problematico della provincia del Chapare, caratterizzato da un lato dalla produzione e lavorazione di Coca, dall’altro dalla carenza di una proposta formativa di qualità; l’obiettivo è quello di offrire ai giovani del Municipio di Villa Tunari, di cui Eterazama fa parte, iscritti alla scuola secondaria ( 2.638 studenti) la possibilità di continuare gli studi ad un livello superiore e di diventare tecnici agro-industriali, tecnici informatici e infermieri.
La mostra intreccia testi, fotografie, video e installazioni artistiche, per raccontare a tutti la vita quotidiana – il lavoro, la scuola, la famiglia, gli amici, il gioco – le difficoltà e le aspirazioni di bambini e adolescenti lavoratori attraverso le storie, le voci e i volti che la giornalista Elena Catalfamo, il fotoreporter Giovanni Diffidenti e l’artista Laura Morelli hanno incontrato in un mese trascorso nella città di Potosí in Bolivia, in compagnia dei Nats.
4.882 bambini lavoratori vivono qui, nella città più alta della Bolivia e del mondo, patrimonio dell’Unesco per la sua unicità dovuta alla bellezza dei suoi palazzi coloniali e alla sua storia legata alle miniere e all’estrazione dell’argento.
Un ragazzino su dieci , tra gli 8 e i 18 anni, lavora per aiutare la famiglia, per mantenersi gli studi, per provvedere alle proprie spese personali, in sostanza per garantirsi un futuro migliore rispetto ai padri e fratelli sepolti dalla silicosi e dagli incidenti in miniera. Tra questi, 290 sono Nats.
Per questi ragazzi il lavoro è di fatto una necessità, ma anche una possibilità di riscatto e di miglioramento sociale, un’opportunità di formazione. Oggi, dunque, in questo contesto, il puro e semplice auspicio che il lavoro minorile debba essere eliminato non rappresenta una soluzione mentre la formazione diventa un’alternativa reale.
Nel primo video Elena Catalfamo, giornalista, si serve della potenza evocativa della parola per tratteggiare alcune storie di bambini e adolescenti lavoratori in un contesto sociale che sta muovendo i primi passi verso uno sviluppo economico che garantisca salute e educazione alle giovani generazioni.
Le storie suggerite nel video sono raccolte nel booklet ¿está bien?, edito da Libri Aparte, uno strumento per approfondire la riflessione in uno spazio della mostra dedicato alla lettura: ai “quadri” d’insieme che descrivono i luoghi del lavoro e della società di Potosì si intrecciano storie di vita quotidiana e i testi scritti dai ragazzi che in prima persona raccontano la loro vita e i loro sogni, come vivono e che cosa pensano del lavoro minorile.
Nel secondo video Giovanni Diffidenti, fotoreporter, documenta con le sue immagini in bianco e nero, il lavoro quotidiano dei bambini, dal cimitero alla stazione delle corriere, dalle piazze ai mercati dove lustrano scarpe o vendono borse di plastica. Le fotografie accompagnano poi il visitatore nelle case, a conoscere le famiglie, nella scuola che i ragazzi frequentano, nei momenti di gioco.
L’artista Laura Morelli, invece, ha chiesto ai ragazzi di realizzare, con modalità spontanee e senza alcuna limitazione, immagini fotografiche e video negli ambienti che caratterizzano la loro vita, dai luoghi di lavoro al gioco, dalla scuola alla famiglia. Da questo lavoro, che ha coinvolto 200 ragazzi di Potosí, è nato un video articolato in cui i ragazzi raccontano se stessi con forme e contenuti assolutamente personali.
A fare da sottofondo sonoro a tutte e tre le opere video sono brevi interviste, rumori di lavoro, suoni d’ambiente, registrati a Potosí.
Nella cappella della Domus Alexandrina la mostra è completata dall’installazione Abarcas, un tappeto realizzato da Laura Morelli con i sandaletti neri, fatti con gomma riciclata dai copertoni degli automezzi pesanti, usati dalle famiglie povere e da molti ragazzi Nats di Potosí.
La mostra ¿está bien? sarà completata da una serie di iniziative collaterali:
Il 5 marzo alle ore 21 presso la sede produttiva di LEMIE spa a Verdello (zona Artigianale, località Ravarolo, Viale Artigianato 4), nell'ambito delle serate DI + FOCUS, ciclo di approfondimenti dedicati ai progetti in corso dell'Associazione Culturale DI +, incontro con gli autori Elena Catalfamo, Giovanni Diffidenti e Laura Morelli, che parleranno dell'esperienza a Potosí e del lavoro delicato e stimolante di raccolta del materiale presentato nella mostra.
Il 7 marzo dalle ore 14.30 alle ore 18.00, alla Casa del Giovane di Bergamo, avrà luogo la tavola rotonda “Adolescenti e lavoro”: dalla realtà raccontata nella mostra alla realtà del lavoro minorile in Italia, con un approfondimento specifico dedicato al territorio bergamasco, illustrando casi, esperienze e risultati di ricerche sul campo. La tavola rotonda è organizzata da Celim Bergamo, Centro Missionario Diocesano, Provincia di Bergamo Assessorato alle Politiche Sociali e Patronato San Vincenzo.
Il 13 marzo, alle ore 21, nella chiesa di Sant’Alessandro in Colonna, andrà in scena la narrazione teatrale multimediale "Pachamama - sus hijos" ovvero "MadreTerra - i suoi figli", storie di piccoli lavoratori di e con Candelaria Romero.
Per la sua valenza didattica, la mostra ¿está bien? si rivolge alle scuole di ogni ordine e grado che potranno partecipare a visite guidate organizzate, su prenotazione, nel periodo di apertura della mostra.
La mostra ¿está bien?, dopo la presentazione in anteprima a Bergamo, diventerà itinerante in Italia e in Bolivia.
Per richiedere la mostra contattare il Celim al numero 035.4598500 o tramite email a info@celimbergamo.it
Per contribuire alla raccolta fondi per la realizzazione di un Centro di Educazione Tecnica Alternativa (ETA) ad Eterazama, effettua un versamento sul conto corrente postale n.11753241
intestato a Celim Bergamo, via Conventino, 8 – 24125 Bergamo
Causale: “Progetto Eterazama”
Oppure tramite bonifico bancario:
Credito Bergamasco Fil. Malpensata
IBAN: IT90 K 0336 11105 000000006500
c/c n. 6500
ABI 3336 CAB 11102 CIN G
Oppure regalati la t-shirt con il logo colorato ¿está bien? disponibile in mostra, partecipando con un contributo minimo di 15 euro.
Per informazioni, interviste o immagini:
Ufficio stampa: B@bele Comunicazione
Barbara Mazzoleni > tel. 320.8015469 > babelecomunicazione@libero.it
ORGANIZZATORI E AUTORI:
CELIM BERGAMO
Il Celim Bergamo è un’Organizzazione non governativa di ispirazione cristiana che opera nel campo della cooperazione internazionale in Africa, America Latina e Asia. Dal 1964, anno della sua nascita, il Celim lavora a fianco delle popolazioni del Sud del mondo nei settori educativo, sanitario, agro-zootecnico, del microcredito, dei diritti umani, grazie al contributo di giovani volontari competenti. Celim Bergamo è riconosciuto dal Ministero degli Affari Esteri come idoneo ad operare nei Paesi in via di sviluppo, aderisce a “volontari nel mondo FOCSIV” (Federazione degli organismi cristiani di servizio internazionale volontario) e all’associazione delle ONG italiane. Il Celim Bergamo si adopera inoltre per promuovere un’attenzione ai problemi dello sviluppo, organizzando sul proprio territorio attività di educazione nelle scuole, attività di sensibilizzazione, realizzazione di convegni, sui temi dell’intercultura, della giustizia sociale, del volontariato internazionale. I progetti, che il Celim Bergamo propone, sono in appoggio allo sviluppo delle comunità locali e hanno come obiettivo la valorizzazione delle risorse umane e naturali nel rispetto delle diversità culturali delle popolazioni.
www.celimbergamo.it
CENTRO MISSIONARIO DIOCESANO DI BERGAMO
Il Centro Missionario, organo operativo in stretta collaborazione con l’Ufficio per la Pastorale Missionaria della Diocesi di Bergamo, trova la sua costituzione nel Decreto Vescovile pubblicato sulla “Vita Diocesana” LVD LXXIX (1988), pagg. 39/41 ,del Vescovo pro tempore Mons. Giulio Oggioni, del 16 dicembre 1987.
Le primarie finalità del Cmd sono: la formazione della coscienza missionaria nella Chiesa di Bergamo in tutte le sue componenti , lo stimolo all’apertura della diocesi allo scambio ed alla cooperazione con le Chiese del Sud del Mondo, la promozione delle offerte per le missioni.
ASSOCIAZIONE CULTURALE DI+
Di + è un'associazione culturale non profit che si occupa di promuovere l’arte contemporanea e il fotogiornalismo, valorizzando le connessioni che questi linguaggi possono sviluppare con il tessuto sociale, sia in ambito territoriale che internazionale. Di + utilizza metodologie e linguaggi specifici dell’arte contemporanea e del fotogiornalismo attraverso una pratica consolidata i cui capisaldi sono: indagine e ricerca, analisi e studio del problema, sguardo diretto, reportage, testimonianze dirette, capacità d’ascolto, sensibilità e discrezione verso gli argomenti trattati, cooperazione sia nell’elaborazione che nella realizzazione dei progetti, comprensibilità dei messaggi, relazioni fra ambiti di conoscenza e valorizzazione delle differenze culturali.
www.associazionedipiu.org
Elena Catalfamo Giornalista del quotidiano L’Eco di Bergamo si occupa di cronaca sociale e di cooperazione internazionale. Ha realizzato reportage in Kosovo, Mozambico ed Etiopia, Iran e Israele, Sri Lanka, Argentina e Bolivia. Ha pubblicato il volume “ALTREVOCI” (Sesaab editore) di storie sul mondo dell’immigrazione a Bergamo in particolare dell’area sudamericana. Ha condotto un’inchiesta sull’immigrazione boliviana a Bergamo. Fa parte della redazione “BERGAMONDO”, inserto dell’Eco di Bergamo dedicato ai migranti. Per il suo impegno nella cronaca sociale le è stato riconosciuto il Premio giornalistico nazionale Athesis – Ucsi 2001.
Laura Morelli
Il suo lavoro artistico consiste nella realizzazione di progetti che coinvolgono persone affinchè partecipino alla realizzazione dell’opera d’arte. Gli argomenti trattati sono sempre di carattere sociale: survivor-project (2001-) sulle vittime delle mine antiuomo, Match (2003) disabili a causa di incidenti stradali, spazio vitale (2004) rapporto fra spazio umano e animale nella produzione intensiva, TIBU SUGU (2005-6) eplessia nell’etnia Dogon/Mali, BUNKER (2005-2007) memoria collettiva di un bombardamento del ’44, A FIDO I wish you were here (2008) affido familiare nell’Isola bergamasca.
www.survivor-project.it, www.progettobunker.it
Giovanni Diffidenti
Ha iniziato la sua carriera di fotografo a Londra nel 1983: le sue foto sono state pubblicate da The Independent, Newsweek, The Sunday Times, The Guardian, Io Donna, Panorama, L’eco di Bergamo, Africa. Ha ricevuto commissioni da parte delle Nazioni Unite e da molte organizzazioni umanitarie. Ha collaborato con agenzie come Associated Press, Agence France Press, Reuters. Ha viaggiato e vissuto in diverse parti del mondo: Africa, Asia, Balcani, America Centrale.
Ha pubblicato: «Pakistan, La scuola nel cielo» in collaborazione con CESVI, edito da Mediamarket, «AIDS, L’Africa dritto negli occhi» in collaborazione con CESVI, edito da Contrasto Extra, «MATCH» edito da Lubrina, «il MEDICO dei CAMPESINOS» edito da Ananke.
www.giovannidiffidenti.com
DI+ FOCUS: incontro con gli autori
5 marzo, ore 21, LEMIE spa, zona Artigianale (loc. Ravarolo), viale Artigianato 4, Verdello (BG)
TAVOLA ROTONDA: Adolescenti e lavoro
7 marzo, ore 14.30-18.00, Casa del Giovane (Sala degli Angeli), via Gavazzeni n. 13.
SPETTACOLO TEATRALE "PACHAMAMA - SUS HIJOS" di e con Candelaria Romero
13 marzo, ore 21, chiesa di Sant’Alessandro in Colonna
Per informazioni, interviste o immagini:
Ufficio stampa: B@bele Comunicazione
Barbara Mazzoleni > tel. 320.8015469 > babelecomunicazione@libero.it
COMUNICATO STAMPA
Un progetto artistico e culturale per proporre una riflessione inedita sulla cultura del lavoro minorile in Bolivia, incentrata sull’alternativa della formazione, a sostegno dei progetti del Celim Bergamo nel Paese sudamericano: installazioni, video e testi incrociano con la creatività dell’arte luoghi, voci e volti, per far conoscere al pubblico un nuovo modello educativo, quello proposto dall’organizzazione Nats (Ninos y adolescentes trabajadores), costituita da bambini e ragazzi lavoratori uniti per rivendicare il proprio diritto a un lavoro degno.
Dal 23 febbraio al 24 marzo 2008, la Domus Alexandrina di Bergamo ospita la mostra ¿está bien?, organizzata da Celim Bergamo, Centro Missionario Diocesano di Bergamo e Associazione Culturale DI+, con l’obiettivo di presentare la multiforme ricchezza e vitalità di un popolo di minori occupati sì a lavorare ma anche a studiare per costruirsi giorno dopo giorno un proprio punto di vista nei confronti del mondo. Minori che vivono il lavoro come indubbia necessità ma anche come possibilità formativa.
Un progetto di coproduzione culturale, dunque, che si propone non solo di valorizzare la proposta educativa dei Nats, ma anche di promuovere e raccogliere fondi per l’attività del Celim Bergamo e del Centro Missionario Diocesano in Bolivia, con particolare riguardo al progetto educativo attivato ad Eterazama per la realizzazione di un Centro di Educazione Tecnica Alternativa (ETA). Questo progetto si inserisce nel contesto problematico della provincia del Chapare, caratterizzato da un lato dalla produzione e lavorazione di Coca, dall’altro dalla carenza di una proposta formativa di qualità; l’obiettivo è quello di offrire ai giovani del Municipio di Villa Tunari, di cui Eterazama fa parte, iscritti alla scuola secondaria ( 2.638 studenti) la possibilità di continuare gli studi ad un livello superiore e di diventare tecnici agro-industriali, tecnici informatici e infermieri.
La mostra intreccia testi, fotografie, video e installazioni artistiche, per raccontare a tutti la vita quotidiana – il lavoro, la scuola, la famiglia, gli amici, il gioco – le difficoltà e le aspirazioni di bambini e adolescenti lavoratori attraverso le storie, le voci e i volti che la giornalista Elena Catalfamo, il fotoreporter Giovanni Diffidenti e l’artista Laura Morelli hanno incontrato in un mese trascorso nella città di Potosí in Bolivia, in compagnia dei Nats.
4.882 bambini lavoratori vivono qui, nella città più alta della Bolivia e del mondo, patrimonio dell’Unesco per la sua unicità dovuta alla bellezza dei suoi palazzi coloniali e alla sua storia legata alle miniere e all’estrazione dell’argento.
Un ragazzino su dieci , tra gli 8 e i 18 anni, lavora per aiutare la famiglia, per mantenersi gli studi, per provvedere alle proprie spese personali, in sostanza per garantirsi un futuro migliore rispetto ai padri e fratelli sepolti dalla silicosi e dagli incidenti in miniera. Tra questi, 290 sono Nats.
Per questi ragazzi il lavoro è di fatto una necessità, ma anche una possibilità di riscatto e di miglioramento sociale, un’opportunità di formazione. Oggi, dunque, in questo contesto, il puro e semplice auspicio che il lavoro minorile debba essere eliminato non rappresenta una soluzione mentre la formazione diventa un’alternativa reale.
Nel primo video Elena Catalfamo, giornalista, si serve della potenza evocativa della parola per tratteggiare alcune storie di bambini e adolescenti lavoratori in un contesto sociale che sta muovendo i primi passi verso uno sviluppo economico che garantisca salute e educazione alle giovani generazioni.
Le storie suggerite nel video sono raccolte nel booklet ¿está bien?, edito da Libri Aparte, uno strumento per approfondire la riflessione in uno spazio della mostra dedicato alla lettura: ai “quadri” d’insieme che descrivono i luoghi del lavoro e della società di Potosì si intrecciano storie di vita quotidiana e i testi scritti dai ragazzi che in prima persona raccontano la loro vita e i loro sogni, come vivono e che cosa pensano del lavoro minorile.
Nel secondo video Giovanni Diffidenti, fotoreporter, documenta con le sue immagini in bianco e nero, il lavoro quotidiano dei bambini, dal cimitero alla stazione delle corriere, dalle piazze ai mercati dove lustrano scarpe o vendono borse di plastica. Le fotografie accompagnano poi il visitatore nelle case, a conoscere le famiglie, nella scuola che i ragazzi frequentano, nei momenti di gioco.
L’artista Laura Morelli, invece, ha chiesto ai ragazzi di realizzare, con modalità spontanee e senza alcuna limitazione, immagini fotografiche e video negli ambienti che caratterizzano la loro vita, dai luoghi di lavoro al gioco, dalla scuola alla famiglia. Da questo lavoro, che ha coinvolto 200 ragazzi di Potosí, è nato un video articolato in cui i ragazzi raccontano se stessi con forme e contenuti assolutamente personali.
A fare da sottofondo sonoro a tutte e tre le opere video sono brevi interviste, rumori di lavoro, suoni d’ambiente, registrati a Potosí.
Nella cappella della Domus Alexandrina la mostra è completata dall’installazione Abarcas, un tappeto realizzato da Laura Morelli con i sandaletti neri, fatti con gomma riciclata dai copertoni degli automezzi pesanti, usati dalle famiglie povere e da molti ragazzi Nats di Potosí.
La mostra ¿está bien? sarà completata da una serie di iniziative collaterali:
Il 5 marzo alle ore 21 presso la sede produttiva di LEMIE spa a Verdello (zona Artigianale, località Ravarolo, Viale Artigianato 4), nell'ambito delle serate DI + FOCUS, ciclo di approfondimenti dedicati ai progetti in corso dell'Associazione Culturale DI +, incontro con gli autori Elena Catalfamo, Giovanni Diffidenti e Laura Morelli, che parleranno dell'esperienza a Potosí e del lavoro delicato e stimolante di raccolta del materiale presentato nella mostra.
Il 7 marzo dalle ore 14.30 alle ore 18.00, alla Casa del Giovane di Bergamo, avrà luogo la tavola rotonda “Adolescenti e lavoro”: dalla realtà raccontata nella mostra alla realtà del lavoro minorile in Italia, con un approfondimento specifico dedicato al territorio bergamasco, illustrando casi, esperienze e risultati di ricerche sul campo. La tavola rotonda è organizzata da Celim Bergamo, Centro Missionario Diocesano, Provincia di Bergamo Assessorato alle Politiche Sociali e Patronato San Vincenzo.
Il 13 marzo, alle ore 21, nella chiesa di Sant’Alessandro in Colonna, andrà in scena la narrazione teatrale multimediale "Pachamama - sus hijos" ovvero "MadreTerra - i suoi figli", storie di piccoli lavoratori di e con Candelaria Romero.
Per la sua valenza didattica, la mostra ¿está bien? si rivolge alle scuole di ogni ordine e grado che potranno partecipare a visite guidate organizzate, su prenotazione, nel periodo di apertura della mostra.
La mostra ¿está bien?, dopo la presentazione in anteprima a Bergamo, diventerà itinerante in Italia e in Bolivia.
Per richiedere la mostra contattare il Celim al numero 035.4598500 o tramite email a info@celimbergamo.it
Per contribuire alla raccolta fondi per la realizzazione di un Centro di Educazione Tecnica Alternativa (ETA) ad Eterazama, effettua un versamento sul conto corrente postale n.11753241
intestato a Celim Bergamo, via Conventino, 8 – 24125 Bergamo
Causale: “Progetto Eterazama”
Oppure tramite bonifico bancario:
Credito Bergamasco Fil. Malpensata
IBAN: IT90 K 0336 11105 000000006500
c/c n. 6500
ABI 3336 CAB 11102 CIN G
Oppure regalati la t-shirt con il logo colorato ¿está bien? disponibile in mostra, partecipando con un contributo minimo di 15 euro.
Per informazioni, interviste o immagini:
Ufficio stampa: B@bele Comunicazione
Barbara Mazzoleni > tel. 320.8015469 > babelecomunicazione@libero.it
ORGANIZZATORI E AUTORI:
CELIM BERGAMO
Il Celim Bergamo è un’Organizzazione non governativa di ispirazione cristiana che opera nel campo della cooperazione internazionale in Africa, America Latina e Asia. Dal 1964, anno della sua nascita, il Celim lavora a fianco delle popolazioni del Sud del mondo nei settori educativo, sanitario, agro-zootecnico, del microcredito, dei diritti umani, grazie al contributo di giovani volontari competenti. Celim Bergamo è riconosciuto dal Ministero degli Affari Esteri come idoneo ad operare nei Paesi in via di sviluppo, aderisce a “volontari nel mondo FOCSIV” (Federazione degli organismi cristiani di servizio internazionale volontario) e all’associazione delle ONG italiane. Il Celim Bergamo si adopera inoltre per promuovere un’attenzione ai problemi dello sviluppo, organizzando sul proprio territorio attività di educazione nelle scuole, attività di sensibilizzazione, realizzazione di convegni, sui temi dell’intercultura, della giustizia sociale, del volontariato internazionale. I progetti, che il Celim Bergamo propone, sono in appoggio allo sviluppo delle comunità locali e hanno come obiettivo la valorizzazione delle risorse umane e naturali nel rispetto delle diversità culturali delle popolazioni.
www.celimbergamo.it
CENTRO MISSIONARIO DIOCESANO DI BERGAMO
Il Centro Missionario, organo operativo in stretta collaborazione con l’Ufficio per la Pastorale Missionaria della Diocesi di Bergamo, trova la sua costituzione nel Decreto Vescovile pubblicato sulla “Vita Diocesana” LVD LXXIX (1988), pagg. 39/41 ,del Vescovo pro tempore Mons. Giulio Oggioni, del 16 dicembre 1987.
Le primarie finalità del Cmd sono: la formazione della coscienza missionaria nella Chiesa di Bergamo in tutte le sue componenti , lo stimolo all’apertura della diocesi allo scambio ed alla cooperazione con le Chiese del Sud del Mondo, la promozione delle offerte per le missioni.
ASSOCIAZIONE CULTURALE DI+
Di + è un'associazione culturale non profit che si occupa di promuovere l’arte contemporanea e il fotogiornalismo, valorizzando le connessioni che questi linguaggi possono sviluppare con il tessuto sociale, sia in ambito territoriale che internazionale. Di + utilizza metodologie e linguaggi specifici dell’arte contemporanea e del fotogiornalismo attraverso una pratica consolidata i cui capisaldi sono: indagine e ricerca, analisi e studio del problema, sguardo diretto, reportage, testimonianze dirette, capacità d’ascolto, sensibilità e discrezione verso gli argomenti trattati, cooperazione sia nell’elaborazione che nella realizzazione dei progetti, comprensibilità dei messaggi, relazioni fra ambiti di conoscenza e valorizzazione delle differenze culturali.
www.associazionedipiu.org
Elena Catalfamo Giornalista del quotidiano L’Eco di Bergamo si occupa di cronaca sociale e di cooperazione internazionale. Ha realizzato reportage in Kosovo, Mozambico ed Etiopia, Iran e Israele, Sri Lanka, Argentina e Bolivia. Ha pubblicato il volume “ALTREVOCI” (Sesaab editore) di storie sul mondo dell’immigrazione a Bergamo in particolare dell’area sudamericana. Ha condotto un’inchiesta sull’immigrazione boliviana a Bergamo. Fa parte della redazione “BERGAMONDO”, inserto dell’Eco di Bergamo dedicato ai migranti. Per il suo impegno nella cronaca sociale le è stato riconosciuto il Premio giornalistico nazionale Athesis – Ucsi 2001.
Laura Morelli
Il suo lavoro artistico consiste nella realizzazione di progetti che coinvolgono persone affinchè partecipino alla realizzazione dell’opera d’arte. Gli argomenti trattati sono sempre di carattere sociale: survivor-project (2001-) sulle vittime delle mine antiuomo, Match (2003) disabili a causa di incidenti stradali, spazio vitale (2004) rapporto fra spazio umano e animale nella produzione intensiva, TIBU SUGU (2005-6) eplessia nell’etnia Dogon/Mali, BUNKER (2005-2007) memoria collettiva di un bombardamento del ’44, A FIDO I wish you were here (2008) affido familiare nell’Isola bergamasca.
www.survivor-project.it, www.progettobunker.it
Giovanni Diffidenti
Ha iniziato la sua carriera di fotografo a Londra nel 1983: le sue foto sono state pubblicate da The Independent, Newsweek, The Sunday Times, The Guardian, Io Donna, Panorama, L’eco di Bergamo, Africa. Ha ricevuto commissioni da parte delle Nazioni Unite e da molte organizzazioni umanitarie. Ha collaborato con agenzie come Associated Press, Agence France Press, Reuters. Ha viaggiato e vissuto in diverse parti del mondo: Africa, Asia, Balcani, America Centrale.
Ha pubblicato: «Pakistan, La scuola nel cielo» in collaborazione con CESVI, edito da Mediamarket, «AIDS, L’Africa dritto negli occhi» in collaborazione con CESVI, edito da Contrasto Extra, «MATCH» edito da Lubrina, «il MEDICO dei CAMPESINOS» edito da Ananke.
www.giovannidiffidenti.com
22
febbraio 2008
¿está bien?
Dal 22 febbraio al 24 marzo 2008
arte contemporanea
Location
DOMUS ALEXANDRINA
Bergamo, Via Sant'alessandro, 35, (Bergamo)
Bergamo, Via Sant'alessandro, 35, (Bergamo)
Orario di apertura
lunedì-sabato 16-20, domenica 10-13 e 16-20
Orari scuole: sabato 10-13
Vernissage
22 Febbraio 2008, ore 18.30
Sito web
www.celimbergamo.it
Autore
Curatore