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Installazione multimediale – Le tre età della vita
Installazione multimediale sull’opera Le tre età di Gustav Klimt
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Nei giorni 30 novembre e 1-2 dicembre, la GALLERIA NAZIONALE di ARTE MODERNA propone insieme all’università degli studi di Roma “La Sapienza” un viaggio attorno all’opera d’arte “Le tre età della donna” di Gustav Klimt.
Il progetto diretto dal prof. Lorenzo Taiuti, docente di Arte Contemporanea nella Facoltà di Architettura, si inserisce nel contesto della generale ricerca per ampliare le possibilità comunicative e didattiche dei musei.
In particolare sta crescendo l’interesse per lo sviluppo dei mezzi multimediali come strumenti ausiliari per la conoscenza delle opere d’arte e dei musei e in questo senso il progetto viene ad essere un ulteriore conferma di quanto la multimedialità possa dimostrarsi utile nel processo formativo.
L’installazione fornisce ai fruitori la possibilità di navigare in ipertesto multimediale, che si sviluppa nelle cosiddette stanze, ciascuna dedicata ad un tema emblematico della poetica di Klimt e della sua corrente artistica, il simbolismo.
Attraverso testi, immagini e suoni sarà possibile approfondire la storia dell’opera e il contesto in cui si sviluppa, le simbologie e le ragioni profonde che sono alla base della creazione artistica, e ancora si potrà analizzare il rapporto tra l’iconografia femminile e il decorativismo klimtiano, sempre sospeso tra le forme naturalistiche e quelle astratte geometriche.
Ogni tema è trattato attraverso un interfaccia interattiva con l’utente che può interagire con l’opera attraverso due strumenti multimediali: il guanto intelligente ed un emulatore di mouse denominato tracker, dispositivo che sostituisce il mouse e permette il movimento del puntatore solo attraverso un leggero movimento della testa.
Vista la sua valenza di sperimentazione didattica il progetto si indirizza alle scuole, ma anche ad un pubblico adulto dato il suo carattere innovativo e tecnologico.
Ciò che rende speciale questo progetto è l’utilizzo di apparecchiature tecnologiche che sono state progettate dalla facoltà di ingegneria dell’Università degli studi di Pisa per essere usate anche da parte di persone con disabilità motoria grave senza uso delle mani, abbattendo così qualsiasi impedimento alla fruizione dell’opera d’arte che da sempre è patrimonio di tutti.
Il progetto diretto dal prof. Lorenzo Taiuti, docente di Arte Contemporanea nella Facoltà di Architettura, si inserisce nel contesto della generale ricerca per ampliare le possibilità comunicative e didattiche dei musei.
In particolare sta crescendo l’interesse per lo sviluppo dei mezzi multimediali come strumenti ausiliari per la conoscenza delle opere d’arte e dei musei e in questo senso il progetto viene ad essere un ulteriore conferma di quanto la multimedialità possa dimostrarsi utile nel processo formativo.
L’installazione fornisce ai fruitori la possibilità di navigare in ipertesto multimediale, che si sviluppa nelle cosiddette stanze, ciascuna dedicata ad un tema emblematico della poetica di Klimt e della sua corrente artistica, il simbolismo.
Attraverso testi, immagini e suoni sarà possibile approfondire la storia dell’opera e il contesto in cui si sviluppa, le simbologie e le ragioni profonde che sono alla base della creazione artistica, e ancora si potrà analizzare il rapporto tra l’iconografia femminile e il decorativismo klimtiano, sempre sospeso tra le forme naturalistiche e quelle astratte geometriche.
Ogni tema è trattato attraverso un interfaccia interattiva con l’utente che può interagire con l’opera attraverso due strumenti multimediali: il guanto intelligente ed un emulatore di mouse denominato tracker, dispositivo che sostituisce il mouse e permette il movimento del puntatore solo attraverso un leggero movimento della testa.
Vista la sua valenza di sperimentazione didattica il progetto si indirizza alle scuole, ma anche ad un pubblico adulto dato il suo carattere innovativo e tecnologico.
Ciò che rende speciale questo progetto è l’utilizzo di apparecchiature tecnologiche che sono state progettate dalla facoltà di ingegneria dell’Università degli studi di Pisa per essere usate anche da parte di persone con disabilità motoria grave senza uso delle mani, abbattendo così qualsiasi impedimento alla fruizione dell’opera d’arte che da sempre è patrimonio di tutti.