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Antonio Pedretti – La natura silente
Radicato al proprio territorio, Pedretti è interprete acuto di evocazioni suggestive che dalla visione del reale transitano al sentimento della memoria.
Comunicato stampa
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Antonio Pedretti è nato nel 1950 a Gavirate (Va).
Ha esordito in mostra personale, a Varese, a sedici anni, ancor prima di completare gli studi a Milano, alla Scuola d’Arte del Castello Sforzesco.
Radicato al proprio territorio, Pedretti è interprete acuto di evocazioni suggestive che dalla visione del reale transitano al sentimento della memoria.
Di estrazione figurativa, dalla rapida sintesi iconografica degli anni ’70, evolve negli anni ’80 in elaborazioni di tecniche miste, adozioni di collage, citazioni di fotografia e parole iscritte, sino ad approdare ai plexiglas, contenitori dove riporre brani di paesaggio e strumenti espressivi.
Dagli anni ’90 recupera la pittura ad olio traducendo un linguaggio di immediatezza gestuale forte, di sintesi e rapide colature di colore, quasi allusive aperture a ulteriori orizzonti emotivi.
L’arte di Pedretti predilige l’acqua, un’acqua di palude, immobile.
Dove questa si fa palude - dichiara l’artista – li è il luogo fisico e mentale che rivela segreti sulla mia vita, sulla nostra breve storia temporale e forse è anche un regno del silenzio, dove senza essere disturbato, posso compiere i miei viaggi interiori.
Antonio Pedretti è artista di lungo corso espositivo, vanta un curriculum nazionale ed internazionale, ed è dotato di importante letteratura critica, con testimonianze che procedono da Renato Guttuso a Enzo Fagiani, Enrico Crispolti, Marco Golden, Vittorio Sgarbi, Achille Bonito Oliva e molte altre firme autorevoli.
Recenti esposizioni hanno avuto luogo nei Musei di Buenos Aires, Brasilia, Rio de Janeiro, Lima, Santiago del Cile, organizzate con la collaborazione delle Ambasciate d’Italia e del Ministero degli Esteri, per proseguire ancora al Civico Museo d’Arte Moderna e Contemporanea di Varese.
Nel 2005 una grande mostra antologica a cura di Vittorio Sgarbi e Giovanni Faccenda si è tenuta a Roma, a Palazzo Venezia, con la salvaguardia del Ministero per i Beni e le Attività Culturali e del comune di Roma.
La mostra che ora si inaugura nello show room Telemarket di Bologna, in via Caprarie, propone una selezione di recenti tele di grande formato e di suggestivi accostamenti cromatici, una mostra dedicata allo spazio della memoria e al profondo sentimento delle radici.
Un percorso intorno e di ritorno all’identità.
Ha esordito in mostra personale, a Varese, a sedici anni, ancor prima di completare gli studi a Milano, alla Scuola d’Arte del Castello Sforzesco.
Radicato al proprio territorio, Pedretti è interprete acuto di evocazioni suggestive che dalla visione del reale transitano al sentimento della memoria.
Di estrazione figurativa, dalla rapida sintesi iconografica degli anni ’70, evolve negli anni ’80 in elaborazioni di tecniche miste, adozioni di collage, citazioni di fotografia e parole iscritte, sino ad approdare ai plexiglas, contenitori dove riporre brani di paesaggio e strumenti espressivi.
Dagli anni ’90 recupera la pittura ad olio traducendo un linguaggio di immediatezza gestuale forte, di sintesi e rapide colature di colore, quasi allusive aperture a ulteriori orizzonti emotivi.
L’arte di Pedretti predilige l’acqua, un’acqua di palude, immobile.
Dove questa si fa palude - dichiara l’artista – li è il luogo fisico e mentale che rivela segreti sulla mia vita, sulla nostra breve storia temporale e forse è anche un regno del silenzio, dove senza essere disturbato, posso compiere i miei viaggi interiori.
Antonio Pedretti è artista di lungo corso espositivo, vanta un curriculum nazionale ed internazionale, ed è dotato di importante letteratura critica, con testimonianze che procedono da Renato Guttuso a Enzo Fagiani, Enrico Crispolti, Marco Golden, Vittorio Sgarbi, Achille Bonito Oliva e molte altre firme autorevoli.
Recenti esposizioni hanno avuto luogo nei Musei di Buenos Aires, Brasilia, Rio de Janeiro, Lima, Santiago del Cile, organizzate con la collaborazione delle Ambasciate d’Italia e del Ministero degli Esteri, per proseguire ancora al Civico Museo d’Arte Moderna e Contemporanea di Varese.
Nel 2005 una grande mostra antologica a cura di Vittorio Sgarbi e Giovanni Faccenda si è tenuta a Roma, a Palazzo Venezia, con la salvaguardia del Ministero per i Beni e le Attività Culturali e del comune di Roma.
La mostra che ora si inaugura nello show room Telemarket di Bologna, in via Caprarie, propone una selezione di recenti tele di grande formato e di suggestivi accostamenti cromatici, una mostra dedicata allo spazio della memoria e al profondo sentimento delle radici.
Un percorso intorno e di ritorno all’identità.
27
ottobre 2007
Antonio Pedretti – La natura silente
Dal 27 ottobre al 24 novembre 2007
arte contemporanea
Location
SHOW ROOM TELEMARKET
Bologna, Via Caprarie, 4, (Bologna)
Bologna, Via Caprarie, 4, (Bologna)
Orario di apertura
Martedì/Venerdì 10.00-13.00/15.00-19.30
Sabato 10.00-19.30
Domenica e lunedì chiuso
Vernissage
27 Ottobre 2007, ore 18
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