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Giancarlo Ossola – La meditazione dello sguardo
una trentina di oli su tela e dieci tecniche miste su carta a mano; tutte opere eseguite dal 200 al 2007 che testimoniano efficacemente continuità e evoluzione della ricerca pittorica di Ossola, le cui tematiche degli ultimi anni (stanze, fabbriche, interni di luce) registrano un rallentamento di segno espressionista e una luce più ferma e metafisica
Comunicato stampa
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La mostra allinea una trentina di oli su tela e dieci tecniche miste su carta a mano; tutte opere eseguite dal 200 al 2007 che testimoniano efficacemente continuità e evoluzione della ricerca pittorica di Ossola, le cui tematiche degli ultimi anni (stanze, fabbriche, interni di luce) registrano un rallentamento di segno espressionista e una luce più ferma e metafisica.
Nella presentazione della mostra, Cristina Moregola scrive: < Non basta guardare i quadri di Giancarlo Ossola. E’ necessario intuire, dal latino andare dentro, i suoi spazi ed affidarsi a quella intuizione immediata, non mediata cioè dall’esigenza di suddividere, incasellare, catalogare, che si fa veicolo di una conoscenza in cui oggetto e soggetto si identificano, sono complementari l’uno all’altro.
Andare dentro un quadro di Ossola è come calarsi in uno stato meditativo nel quale da un oggetto reale e dall’ambiente che lo contiene, e proprio grazie ad essi, si riescono ad intravedere tutti gli oggetti e gli spazi possibili, tutte le variazioni della luce percepibili, tutte le vite vissute.
Tanto più Ossola ferma come in uno scatto fotografico la particolarità di un attimo che non si ripeterà, tanto più quest’attimo assume un carattere di universalità, di sacralità.
E’ questa la poetica degli spazi di Giancarlo Ossola >.
Giancarlo Ossola (Milano 1935) tiene la sua prima mostra personale, presentata da Mario de Micheli, al Salone Annunciata di Milano nel 1961. Nel 1963 vince il Premio San Fedele. Partecipa, in Italia e all’estero, a numerose rassegne pubbliche di gruppo di generazione e a ricognizioni più ampie della pittura contemporanea. Allestisce una serie ininterrotta di mostre personali, in particolare alla Galleria Bergamini di Milano negli anni ’70 e ’80 e alla Galleria Appiani Arte 32 di Milano negli anni ’80 e ’90.
Espone in diverse antologiche pubbliche. A partire dagli anni ’70, collabora con recensioni di mostre e scritti a rubriche specialistiche, a riviste d’arte, quotidiani e periodici e alla Radio Svizzera Italiana. Si è dedicato per decenni all’organizzazione culturale, curatore di rassegne pubbliche, in particolare alla Società per Belle Arti ed Esposizione permanente di Milano, e ha rivestito uncarichi istituzionali. Vive e lavora a Milano.
Nella presentazione della mostra, Cristina Moregola scrive: < Non basta guardare i quadri di Giancarlo Ossola. E’ necessario intuire, dal latino andare dentro, i suoi spazi ed affidarsi a quella intuizione immediata, non mediata cioè dall’esigenza di suddividere, incasellare, catalogare, che si fa veicolo di una conoscenza in cui oggetto e soggetto si identificano, sono complementari l’uno all’altro.
Andare dentro un quadro di Ossola è come calarsi in uno stato meditativo nel quale da un oggetto reale e dall’ambiente che lo contiene, e proprio grazie ad essi, si riescono ad intravedere tutti gli oggetti e gli spazi possibili, tutte le variazioni della luce percepibili, tutte le vite vissute.
Tanto più Ossola ferma come in uno scatto fotografico la particolarità di un attimo che non si ripeterà, tanto più quest’attimo assume un carattere di universalità, di sacralità.
E’ questa la poetica degli spazi di Giancarlo Ossola >.
Giancarlo Ossola (Milano 1935) tiene la sua prima mostra personale, presentata da Mario de Micheli, al Salone Annunciata di Milano nel 1961. Nel 1963 vince il Premio San Fedele. Partecipa, in Italia e all’estero, a numerose rassegne pubbliche di gruppo di generazione e a ricognizioni più ampie della pittura contemporanea. Allestisce una serie ininterrotta di mostre personali, in particolare alla Galleria Bergamini di Milano negli anni ’70 e ’80 e alla Galleria Appiani Arte 32 di Milano negli anni ’80 e ’90.
Espone in diverse antologiche pubbliche. A partire dagli anni ’70, collabora con recensioni di mostre e scritti a rubriche specialistiche, a riviste d’arte, quotidiani e periodici e alla Radio Svizzera Italiana. Si è dedicato per decenni all’organizzazione culturale, curatore di rassegne pubbliche, in particolare alla Società per Belle Arti ed Esposizione permanente di Milano, e ha rivestito uncarichi istituzionali. Vive e lavora a Milano.
20
ottobre 2007
Giancarlo Ossola – La meditazione dello sguardo
Dal 20 ottobre all'undici novembre 2007
arte contemporanea
Location
PINACOTECA COMUNALE – VILLA SORANZO
Varallo Pombia, Piazza Giuseppe Mazzini, 1, (Novara)
Varallo Pombia, Piazza Giuseppe Mazzini, 1, (Novara)
Orario di apertura
sabato 17-19; domenica 10-12/17-19; da martedì a venerdì su appuntamento: 0321.95176
Vernissage
20 Ottobre 2007, ore 17.30
Autore
Curatore