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Alessandro Pultrone – Ogni quadro è una finestra
L’arte di Alessandro Pultrone, figura vitale ed eclettica, è una rappresentazione della realtà del mondo, colta anche nella sua vita quotidiana, comunicata attraverso visioni distorte, sospese, attonite e quasi allucinate, ma , allo stesso tempo, avvolta in una bizzarra invenzione fantastica ed una sontuosità calda e opulenta di colore: lo scenatio è incantato, quasi…magico
Comunicato stampa
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“Ogni quadro è una finestra. Ci si può mettere da tutte le parti. Da fuori guardare dentro e da dentro guardare fuori. La finestra riflette anche chi guarda (basta un’illuminazione) e per chi sta dall’altra parte, chi è di fronte è oggetto”.
E’ questa la filosofia che sottende la mostra personale di Alessandro Pultrone, curata da Domenico Giglio, intitolata “OGNI QUADRO è UNA FINESTRA”, che si inaugurerà il giorno 9 maggio, alle ore 19,00 negli spazi della “Domus Talenti”.
L’arte di Alessandro Pultrone, figura vitale ed eclettica, è una rappresentazione della realtà del mondo, colta anche nella sua vita quotidiana, comunicata attraverso visioni distorte, sospese, attonite e quasi allucinate, ma , allo stesso tempo, avvolta in una bizzarra invenzione fantastica ed una sontuosità calda e opulenta di colore: lo scenatio è incantato, quasi…magico.
L’artista usa l’arte come uno specchio che riflette, da protagonista e spettatrice, la società corrotta e malata, di cui rivitalizza le cose concrete con amara acutezza, con lucidità descrittiva…i tratti sono precisi, curati nei particolari e definiti geometricamente nello spazio.
Il riferimento all’antichità classica, la purezza delle forme e l’armonia nella composizione costituiscono il linguaggio di Alessandro Poltrone il suo “fare concettuale e pittorico” è speculare alla tradizione e alla modernità.
Le sue opere, frutto di varie sperimentazioni tecniche, conservano una certa componente emozionale: alcuni particolari vengono accentuati all’estremo ed intensificati espressivamente, fin quasi al grottesco, ma tradotti con un atteggiamento ludico a testimonianza della identificazione tra il “suo fare e il suo essere”, della sua volontà di legare il senso dell’opera e quello del fare arte alla vita quotidiana.
L’allestimento della mostra, illustrato attraverso oli su tela e tecniche miste su carta lavorata (tasselli del suo operato: fotocopie di testi, poesie, progetti, proposte o critiche, foto di scena, contratti o biglietti del treno) è solo una parte della poliedrica attività di Alessandro Pultrone tesa a comprendere l’essenza dell’ “oggetto” nella sfera artistica, al di là delle leggi fisiche dello spazio e del tempo. L’artista, erudita della comunicazione, vuole sentirsi libero di trasmettere idee e sensazioni, angosce e speranze, tensioni ed apprensioni, gioia e dolore, appagamento e disperazione, sentimenti che caratterizzano il mosaico esistenziale che appartiene ad ognuno di noi, quell’aspetto invisibile e quel cosiddetto illogico della forma e dello spirito. Proprio come un giullare che, fedele al suo benevolo “anticonformismo storico”, racconta divertendo e divertendosi, con insuperabile ed ironica maestria, l’anima dell’umanità nella sua eterna dicotomia tra il grigiore della forma e il chiarore della persona.
La mostra mira ad essere il preludio della inesauribile esigenza di esprimersi dell’artista, di confrontarsi nel gesto e nella voce degli “anonimi eroi” della lotta per i diritti fondamentali dell’uomo, attraverso la visualità materializzata di modelli dell’immaginario del protagonismo sociale, scandito in ruoli e gerarchie, in contrapposizione con le masse diseredate.
E’ questa la filosofia che sottende la mostra personale di Alessandro Pultrone, curata da Domenico Giglio, intitolata “OGNI QUADRO è UNA FINESTRA”, che si inaugurerà il giorno 9 maggio, alle ore 19,00 negli spazi della “Domus Talenti”.
L’arte di Alessandro Pultrone, figura vitale ed eclettica, è una rappresentazione della realtà del mondo, colta anche nella sua vita quotidiana, comunicata attraverso visioni distorte, sospese, attonite e quasi allucinate, ma , allo stesso tempo, avvolta in una bizzarra invenzione fantastica ed una sontuosità calda e opulenta di colore: lo scenatio è incantato, quasi…magico.
L’artista usa l’arte come uno specchio che riflette, da protagonista e spettatrice, la società corrotta e malata, di cui rivitalizza le cose concrete con amara acutezza, con lucidità descrittiva…i tratti sono precisi, curati nei particolari e definiti geometricamente nello spazio.
Il riferimento all’antichità classica, la purezza delle forme e l’armonia nella composizione costituiscono il linguaggio di Alessandro Poltrone il suo “fare concettuale e pittorico” è speculare alla tradizione e alla modernità.
Le sue opere, frutto di varie sperimentazioni tecniche, conservano una certa componente emozionale: alcuni particolari vengono accentuati all’estremo ed intensificati espressivamente, fin quasi al grottesco, ma tradotti con un atteggiamento ludico a testimonianza della identificazione tra il “suo fare e il suo essere”, della sua volontà di legare il senso dell’opera e quello del fare arte alla vita quotidiana.
L’allestimento della mostra, illustrato attraverso oli su tela e tecniche miste su carta lavorata (tasselli del suo operato: fotocopie di testi, poesie, progetti, proposte o critiche, foto di scena, contratti o biglietti del treno) è solo una parte della poliedrica attività di Alessandro Pultrone tesa a comprendere l’essenza dell’ “oggetto” nella sfera artistica, al di là delle leggi fisiche dello spazio e del tempo. L’artista, erudita della comunicazione, vuole sentirsi libero di trasmettere idee e sensazioni, angosce e speranze, tensioni ed apprensioni, gioia e dolore, appagamento e disperazione, sentimenti che caratterizzano il mosaico esistenziale che appartiene ad ognuno di noi, quell’aspetto invisibile e quel cosiddetto illogico della forma e dello spirito. Proprio come un giullare che, fedele al suo benevolo “anticonformismo storico”, racconta divertendo e divertendosi, con insuperabile ed ironica maestria, l’anima dell’umanità nella sua eterna dicotomia tra il grigiore della forma e il chiarore della persona.
La mostra mira ad essere il preludio della inesauribile esigenza di esprimersi dell’artista, di confrontarsi nel gesto e nella voce degli “anonimi eroi” della lotta per i diritti fondamentali dell’uomo, attraverso la visualità materializzata di modelli dell’immaginario del protagonismo sociale, scandito in ruoli e gerarchie, in contrapposizione con le masse diseredate.
09
maggio 2007
Alessandro Pultrone – Ogni quadro è una finestra
Dal 09 maggio al 09 giugno 2007
arte contemporanea
Location
GALLERIA DOMUS TALENTI
Roma, Via Delle Quattro Fontane, 113, (Roma)
Roma, Via Delle Quattro Fontane, 113, (Roma)
Orario di apertura
lunedì/venerdì – 9:00/18:00
Vernissage
9 Maggio 2007, ore 19
Autore
Curatore