Create an account
Welcome! Register for an account
La password verrà inviata via email.
Recupero della password
Recupera la tua password
La password verrà inviata via email.
-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- container colonna1
Garibaldi
Le immagini del mito nella Collezione Tronca
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Dal 4 maggio all’8 luglio 2007, la Fondazione Brescia Musei propone, a Santa Giulia, un’ampia sequenza di opere e testimonianze garibaldine tratte dalla Collezione Tronca, sino ad oggi mai esposta al pubblico.
Il primo contatto con un cimelio garibaldino segna, per il dottor Francesco Paolo Tronca, l’avvio di una passione che lo ha portato a raccogliere oltre 500 testimonianze di un Eroe e un’epopea che divennero mito in Italia, ma anche in molti altri Paesi.
“Trent'anni addietro - ricorda il dottor Tronca, oggi Prefetto di Brescia - ebbi occasione di apprezzare, al tatto, il calore proveniente dal manico in osso di un singolare coltello e tale era più che un vero e proprio pugnale, sia pure di foggia e materiali pregevoli. Era la «lama da combattimento» del Capitano dei Garibaldini Gaetano Criscione, lasciata in eredità, unitamente al cannocchiale, al nipote, peraltro figlioccio di battesimo: mio nonno. L'emozione provata era diversa da quella che avvertivo da bambino quando ascoltavo da mio nonno, nella sua casa di Palermo, i racconti dell’entrata dei Mille nella «capitale» ed i ricordi tramandati a lui dallo zio Capitano e dai genitori, testimoni diretti di quella lontana giornata del 27 giugno 1860. Per me questi non erano più vecchi cimeli di famiglia bensì testimonianze vive, immediate, della lotta per l'Unità d'Italia”.
Nacque così la Collezione Tronca, oggi una delle più ricche non tanto e solo di cimeli garibaldini quanto di quelli che oggi potremmo chiamare esemplari di una produzione vastissima che si sviluppò in Italia ma anche in numerosi altri Paesi europei.
Garibaldi fu, probabilmente, il primo personaggio storico italiano a far innamorare di sé, trasversalmente, tante nazioni in tutta Europa.
L'Italia e l'Europa dell’Ottocento sembravano impazzite per un personaggio tanto carismatico e affascinante. Così in ogni casa italiana, in molte case inglesi, francesi e di altre nazioni, veniva custodito, quasi venerato, qualcosa che lo riproduceva, dal ritratto in divisa da generale piemontese nelle famiglie nobili di fede monarchica, all'incisione acquerellata in camicia rossa in quelle delle famiglie repubblicane meno abbienti, dai piatti alle pipe, dai ricami ai busti. E sono proprio queste espressioni iconografiche create per coloro che volevano avere accanto un'immagine del Generale, che Francesco Paolo Tronca ha scovato e raccolto per questa sua preziosa e curiosa Collezione.
Il primo contatto con un cimelio garibaldino segna, per il dottor Francesco Paolo Tronca, l’avvio di una passione che lo ha portato a raccogliere oltre 500 testimonianze di un Eroe e un’epopea che divennero mito in Italia, ma anche in molti altri Paesi.
“Trent'anni addietro - ricorda il dottor Tronca, oggi Prefetto di Brescia - ebbi occasione di apprezzare, al tatto, il calore proveniente dal manico in osso di un singolare coltello e tale era più che un vero e proprio pugnale, sia pure di foggia e materiali pregevoli. Era la «lama da combattimento» del Capitano dei Garibaldini Gaetano Criscione, lasciata in eredità, unitamente al cannocchiale, al nipote, peraltro figlioccio di battesimo: mio nonno. L'emozione provata era diversa da quella che avvertivo da bambino quando ascoltavo da mio nonno, nella sua casa di Palermo, i racconti dell’entrata dei Mille nella «capitale» ed i ricordi tramandati a lui dallo zio Capitano e dai genitori, testimoni diretti di quella lontana giornata del 27 giugno 1860. Per me questi non erano più vecchi cimeli di famiglia bensì testimonianze vive, immediate, della lotta per l'Unità d'Italia”.
Nacque così la Collezione Tronca, oggi una delle più ricche non tanto e solo di cimeli garibaldini quanto di quelli che oggi potremmo chiamare esemplari di una produzione vastissima che si sviluppò in Italia ma anche in numerosi altri Paesi europei.
Garibaldi fu, probabilmente, il primo personaggio storico italiano a far innamorare di sé, trasversalmente, tante nazioni in tutta Europa.
L'Italia e l'Europa dell’Ottocento sembravano impazzite per un personaggio tanto carismatico e affascinante. Così in ogni casa italiana, in molte case inglesi, francesi e di altre nazioni, veniva custodito, quasi venerato, qualcosa che lo riproduceva, dal ritratto in divisa da generale piemontese nelle famiglie nobili di fede monarchica, all'incisione acquerellata in camicia rossa in quelle delle famiglie repubblicane meno abbienti, dai piatti alle pipe, dai ricami ai busti. E sono proprio queste espressioni iconografiche create per coloro che volevano avere accanto un'immagine del Generale, che Francesco Paolo Tronca ha scovato e raccolto per questa sua preziosa e curiosa Collezione.
03
maggio 2007
Garibaldi
Dal 03 maggio all'otto luglio 2007
Location
MUSEO DI SANTA GIULIA
Brescia, Via Dei Musei, 81/B, (Brescia)
Brescia, Via Dei Musei, 81/B, (Brescia)
Biglietti
8 euro
Orario di apertura
utti i giorni tranne il lunedì, ore 9.30 – 17.30
Vernissage
3 Maggio 2007, su invito
Ufficio stampa
STUDIO ESSECI