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Amedeo Bocchi
nella sezione Novecento, una piccola sala che raccoglie alcuni momenti significativi del percorso creativo di Amedeo Bocchi
Comunicato stampa
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In occasione della mostra dedicata ad Amedeo Bocchi (Palazzo Pigorini 11 marzo – maggio 2007 2007) è allestita presso la Pinacoteca Stuard, nella sezione Novecento, una piccola sala che raccoglie alcuni momenti significativi del percorso creativo di Amedeo Bocchi.
Aprono tre disegni, che illustrano la ricerca compiuta dall’artista nella fase giovanile intorno al nudo, al corpo umano, al volto femminile e alle sue espressioni.
Segue un gruppo di opere che appartiene alla stagione della maturità e rappresenta la predilezione per il paesaggio aperto, agreste e urbano insieme, pieno di lirici riferimenti alla poetica della luce, alla cangiante metamorfosi delle atmosfere e dei colori, in assonanza con la vicenda biografica che vede l’autore attivo per lungo tempo a Roma. Si tratta di tre piccoli paesaggi romani, ripresi dentro e fuori l’Urbe. La città appare immersa nelle campagne in un momento di sospensione ovvero nella luce dorata che sfiora le statue del Campidoglio. Il terzo momento è rappresentato, dalle statue originali di Flora e Pomona, realizzate a pochi mesi dalla sua scomparsa, nel 1976, dalle quali si traevano i bronzi per la Sala Bocchi della Cassa di Risparmio di Parma. Esse rappresentano uno dei momenti più alti in cui Amedeo Bocchi, giunto al termine della propria esistenza, colloquia con il suo capolavoro giovanile.
Tanto più significativa è la piccola antologia di opere qui rappresentata quanto essa è frutto nel tempo di donazioni compiute da parte di cittadini e di collezionisti. I disegni sono stati gentilmente donati dalla nipote Emilia Bocchi, i paesaggi dai fratelli Maria e Mario Ugolotti di Parma, le sculture oltre trent’anni or sono, dallo stesso artista, che ne faceva omaggio all’Amministrazione Comunale della sua città di origine.
Aprono tre disegni, che illustrano la ricerca compiuta dall’artista nella fase giovanile intorno al nudo, al corpo umano, al volto femminile e alle sue espressioni.
Segue un gruppo di opere che appartiene alla stagione della maturità e rappresenta la predilezione per il paesaggio aperto, agreste e urbano insieme, pieno di lirici riferimenti alla poetica della luce, alla cangiante metamorfosi delle atmosfere e dei colori, in assonanza con la vicenda biografica che vede l’autore attivo per lungo tempo a Roma. Si tratta di tre piccoli paesaggi romani, ripresi dentro e fuori l’Urbe. La città appare immersa nelle campagne in un momento di sospensione ovvero nella luce dorata che sfiora le statue del Campidoglio. Il terzo momento è rappresentato, dalle statue originali di Flora e Pomona, realizzate a pochi mesi dalla sua scomparsa, nel 1976, dalle quali si traevano i bronzi per la Sala Bocchi della Cassa di Risparmio di Parma. Esse rappresentano uno dei momenti più alti in cui Amedeo Bocchi, giunto al termine della propria esistenza, colloquia con il suo capolavoro giovanile.
Tanto più significativa è la piccola antologia di opere qui rappresentata quanto essa è frutto nel tempo di donazioni compiute da parte di cittadini e di collezionisti. I disegni sono stati gentilmente donati dalla nipote Emilia Bocchi, i paesaggi dai fratelli Maria e Mario Ugolotti di Parma, le sculture oltre trent’anni or sono, dallo stesso artista, che ne faceva omaggio all’Amministrazione Comunale della sua città di origine.
10
marzo 2007
Amedeo Bocchi
Dal 10 marzo al 27 maggio 2007
arte contemporanea
Location
PINACOTECA STUARD
Parma, Borgo Del Parmigianino, 2, (Parma)
Parma, Borgo Del Parmigianino, 2, (Parma)
Orario di apertura
tutti i giorni 9 - 18.30
Chiusura: Martedì
Sito web
www.mostraamedeobocchi.it
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