Create an account
Welcome! Register for an account
La password verrà inviata via email.
Recupero della password
Recupera la tua password
La password verrà inviata via email.
-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- Servizi
- Sezioni
- container colonna1
Omaggio a Kazuo Ono
mostra di materiali di lavoro, costumi, scritti e immagini di Kazuo Ono nell’ambito di Nipponica 2007
Comunicato stampa
Segnala l'evento
La mostra Cent'anni di danza/Omaggio a Kazuo Ohno, promossa da Dipartimento di Musica e Spettacolo-Università di Bologna nell’ambito de La Soffitta,
esibisce una parte delle tracce di vita e d'arte che la lunga esistenza del grande Maestro della danza moderna giapponese butoh ha lasciato sul suo cammino. Attraverso il percorso dell'esposizione si penetra per un momento nel mondo dell'immaginario di Ohno e si lascia che la sua inconsueta e toccante immagine si imprima nel nostro.
L'inizio del percorso ci fa entrare direttamente nel cuore dell'opera di Ohno, rievocando l'incontro che ha segnato in gioventù la sua vita d'artista: quello con la danzatrice spagnola Antonia Mercé detta “la Argentina”. Ispirato da lei si accostò allora alla danza e, cinquant'anni dopo, sull'onda della memoria creò il suo capolavoro, Omaggio a la Argentina, di cui possiamo ammirare l'edizione originale.
L'Ohno di oggi, il Maestro centenario, ci accoglie subito dopo ammettendoci all'intimità del suo corpo antico, sereno come l'eternità, sospeso tra la vita e la morte, tra la realtà e la leggenda.
Ma il più vitale Ohno è lì accanto, con la varietà dei suoi personaggi, il suo viso e il suo corpo espressivo animato dal soffio dell'anima.
E ci fermiamo ad ascoltare lui stesso che parla di sé e della sua arte con parole che ci introducono con semplicità alla sua filosofia della danza e della vita.
La sua vita vera ci si dispiega poi con un accumulo improvviso di oggetti e documenti, deposito affastellato di memorie e lacerti da cui promana tutta l'umanità di un'esistenza piena e compiuta.
I suoi film sul Signor O, crudi e poetici al tempo stesso, catturano lo sguardo e il pensiero con immagini straniate e surreali, accompagnandoci nel pieno della sperimentazione artistica degli anni Settanta in Giappone, ambito in cui finì di compiersi il processo di maturazione di Ohno come artista inimitabile della danza butoh.
Un prato di cappelli, variopinti come fiori, allude ai tanti personaggi femminili interpretati da Ohno nel corso degli anni; creature quasi ermafrodite, che esprimono l'essenza della femminilità in un corpo che non nega il proprio sesso, ma unisce uomo e donna in un'unica anima cosmica. Lo confermano le immagini di un filmato illuminante che si snodano lì accanto.
Decine di manifesti di spettacoli in decine di lingue diverse rivelano la quantità di paesi toccati da Ohno negli ultimi trent'anni della sua vita, in un instancabile viaggio intorno al mondo.
Attraverso un ondeggiare fantasmatico di pizzi e sete, involucri dismessi ma imbevuti della vita singolare che li ha abitati, ci avviamo alla fine del percorso, dove la nascita e la morte si incontrano in un abbraccio eterno e indissolubile.
esibisce una parte delle tracce di vita e d'arte che la lunga esistenza del grande Maestro della danza moderna giapponese butoh ha lasciato sul suo cammino. Attraverso il percorso dell'esposizione si penetra per un momento nel mondo dell'immaginario di Ohno e si lascia che la sua inconsueta e toccante immagine si imprima nel nostro.
L'inizio del percorso ci fa entrare direttamente nel cuore dell'opera di Ohno, rievocando l'incontro che ha segnato in gioventù la sua vita d'artista: quello con la danzatrice spagnola Antonia Mercé detta “la Argentina”. Ispirato da lei si accostò allora alla danza e, cinquant'anni dopo, sull'onda della memoria creò il suo capolavoro, Omaggio a la Argentina, di cui possiamo ammirare l'edizione originale.
L'Ohno di oggi, il Maestro centenario, ci accoglie subito dopo ammettendoci all'intimità del suo corpo antico, sereno come l'eternità, sospeso tra la vita e la morte, tra la realtà e la leggenda.
Ma il più vitale Ohno è lì accanto, con la varietà dei suoi personaggi, il suo viso e il suo corpo espressivo animato dal soffio dell'anima.
E ci fermiamo ad ascoltare lui stesso che parla di sé e della sua arte con parole che ci introducono con semplicità alla sua filosofia della danza e della vita.
La sua vita vera ci si dispiega poi con un accumulo improvviso di oggetti e documenti, deposito affastellato di memorie e lacerti da cui promana tutta l'umanità di un'esistenza piena e compiuta.
I suoi film sul Signor O, crudi e poetici al tempo stesso, catturano lo sguardo e il pensiero con immagini straniate e surreali, accompagnandoci nel pieno della sperimentazione artistica degli anni Settanta in Giappone, ambito in cui finì di compiersi il processo di maturazione di Ohno come artista inimitabile della danza butoh.
Un prato di cappelli, variopinti come fiori, allude ai tanti personaggi femminili interpretati da Ohno nel corso degli anni; creature quasi ermafrodite, che esprimono l'essenza della femminilità in un corpo che non nega il proprio sesso, ma unisce uomo e donna in un'unica anima cosmica. Lo confermano le immagini di un filmato illuminante che si snodano lì accanto.
Decine di manifesti di spettacoli in decine di lingue diverse rivelano la quantità di paesi toccati da Ohno negli ultimi trent'anni della sua vita, in un instancabile viaggio intorno al mondo.
Attraverso un ondeggiare fantasmatico di pizzi e sete, involucri dismessi ma imbevuti della vita singolare che li ha abitati, ci avviamo alla fine del percorso, dove la nascita e la morte si incontrano in un abbraccio eterno e indissolubile.
24
marzo 2007
Omaggio a Kazuo Ono
Dal 24 marzo al 25 aprile 2007
Location
MUSEO CIVICO ARCHEOLOGICO
Bologna, Via Dell'archiginnasio, 2, (Bologna)
Bologna, Via Dell'archiginnasio, 2, (Bologna)
Orario di apertura
mar-ven: 9-15 / sab-dom e festivi: 10-18,30 / chiuso: lunedì (non festivo)




