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Nuccia Pulpo – Spaccati globali
Spaccati globali. Frammenti di una quotidianità. Scontro di emozioni vicine e lontane. Sequenza di frame veloci del nostro tempo. Questo è il fulcro nevralgico del freschissimo ciclo di 19 tele, eseguite dall’artista Nuccia Pulpo
Comunicato stampa
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Spaccati globali. Frammenti di una quotidianità. Scontro di emozioni vicine e lontane. Sequenza di frame veloci del nostro tempo. Questo è il fulcro nevralgico del freschissimo ciclo di 19 tele, eseguite dall’artista Nuccia Pulpo. Perfetta sintesi di un lungo progetto, portato avanti negli ultimi anni, che traccia le già solcate linee di collegamento fra amori e problematiche della mediterraneità. Un sorta di ponte per straziati paesi vicini e lontani. Amori indissolubili verso un cultura popolare e musicale che lega la nostra terra al resto del mondo. Un numero di opere – diciannove come dicevamo – che ha un significato forse inconcoscio, in quel ciclo la cui chiave di volta diviene indiscutibilmente il manifesto e opera centrale dell’intera esposizione. Un opera chiamata Spaccati Globali: collage multiforme e totale di notizie, in cui la loro drammaticità e varietà sembra purtroppo essere accomunata non solo dai luoghi ma anche da identità nazionali, che troppe volte sconfinano oltre i vincoli divini e culturali. Manifesto che riassume – come un piccolo carnet de voyage o un reportage senza migrazione – la complessa vicenda dell’umanità dal giorno dopo l’11 settembre, fino all’eccidio fisico e mediatico del rais di Bagdad avvenuto qualche mese fà. Un opera che divide glocalità e globalizzazione degli eventi. Che cerca di unire scrittura, forma e sentimento, ma che si prefigge di voler avvicinare la vita dell’artista alla complessità del mondo. L’elemento spartiacque divide, ma può nel contempo aggregare. Cosi difatti avviene. Nelle opere dominate dai toni rossi, la melodia e le forme si intersecano magicamente. L’ immagine fotografica – nell’intera produzione - si sottopone al colore e rinasce dalla sua staticità del momento prendendo quasi vita attraverso la tela. Straordinaria diviene l’assonanza di un ricciolo di contrabbasso che visibilmente ricorda i capitelli di stile ionico, tanto venerati dall’artista della penultima produzione. Il confronto di coppie nelle opere non diventa casuale. La sequenza visivamente rapsodica degli occhi delle donne islamiche si amalgama con la figura antropomorfica, dalla testa mancante della Niké di Samotracia. Così da elevare quel desiderio di libertà e di vittoria, fortemente costretto all’interno del burqua, attraverso gli occhi. L’immagine di un capo che ritorna. Ed è quella della Persefone - rubata barbaramente alla nostra città per mano amica/nemica – trionfa adornata su edera dorata. E’ Rossa. Come la passione femminile - e forse nell’immaginario artistico - svestita tanto da lasciare traccia nel suo alter-ego materico – con una giacca moderna, nervosamente appoggiata su di un trono. Forse proprio il suo, o forse proprio quello sguarnito della sua città. Ci si allontana, ma nello stesso frangente ci si unisce. Come due oggetti che ritornano dopo secoli all’interno di una preziosa collezione. Come le due torri da sempre e per sempre unite: sventare, ma ancora in piedi in cui il fuoco dell’esplosione diventa sangue e nella sua profonda drammaticità e possibile scorgere attraverso i sensi il dolore di quei momenti. Ma è sempre la donna musulmana, privata dal suo velo di una bocca, forse occidentalmente scarlatta, perno di una sensualità che si condensa e ci rimanda il quella piccola codina rossa, di un drappo che si scaglia alle sue spalle. La sedia – tema idolatrato dall’artista Nuccia Pulpo – diventa nella sua cornice una finestra. Un passaggio fra oriente/occidente ancora oggi purtroppo disuguale. La donna sensuale, si cela e si scopre divisa da una rosa che non ha terra, ne origine ma che si muove verso di noi senza paura. Rosa come stereotipo obsoleto e romantico dell’amore, ma misterioso come la donna, che totalmente coperta, nel suo gesto estremo del suicido diventa uomo. Gli Spaccati, che l’artista Pulpo evidenzia, pertanto non divergono ma nei suoi lavori si riaggregano in un formidabile mescolanza di richiami e significanze.
Dott. EMILIO CATTOLICO
Dott. EMILIO CATTOLICO
30
marzo 2007
Nuccia Pulpo – Spaccati globali
Dal 30 marzo al 30 aprile 2007
arte contemporanea
Location
SPAZIOARTE IL SOPPALCO
Taranto, Corso Umberto I, 136, (Taranto)
Taranto, Corso Umberto I, 136, (Taranto)
Vernissage
30 Marzo 2007, ore 18
Autore