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Sergio Variale – Burma Tales
Un reportage di 28 scatti in b/n, attraverso i quali l’autore racconta il paese e la gente, congelando le atmosfere
Comunicato stampa
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Il LA.NA. presenta “Burma Tales, un viaggio nel Myanmar e Cambogia” mostra fotografica di Sergio Variale, a cura di Mario Spada. Un reportage di 28 scatti in b/n, attraverso i quali l’autore racconta il paese e la gente, congelando le atmosfere.
Fotografie che potrebbero appartenere ad un’altra epoca, quella dei viaggiatori a piedi, alla ricerca dell’esotico, di scenari e sguardi altri, alla scoperta di un Oriente misterioso ed inviolato.
Il Myanmar e’ una sorpresa e una novità. Affascinante, anche perché non somiglia a nessun’altro posto.
La Birmania è divenuta l’immagine delle contraddizioni culturali contemporanee, anche perché la sua storia recente si è sviluppata secondo una trama in cui Bene e Male si manifestano in una forma quasi romanzesca, cinematografica nella quale gli abitanti dei villaggi lottano per liberarsi dal dominio dei “cattivi” generali dello SLORC- acronimo dal suono fantapolitico.
La scelta di Sergio di recarsi in Myanmar è stata studiata; un fotografo viaggiatore (prestato al reportage dai set cinematografici, appunto) trae un’ispirazione enorme da un paese simile, quasi cristallizzato nel tempo, la cui storia è un lento ripetersi delle tradizionali saghe epiche.
Il lavoro di Sergio Varriale non vuole essere una denuncia politica o sociale; è più che altro una ricerca antropologica, un occhio che scopre l’altro con partecipazione emotiva, cercando sempre di creare un contatto. Nessuno di questi scatti è rubato, lo testimoniano gli sguardi puntati nell’obbiettivo che denotano anche una scelta netta del fotografo: quella di essere un tramite fra il soggetto immortalato e lo spettatore che è così costretto a guardare.
Quello che lo spettatore dovrebbe avvertire e’ un senso di smarrimento spazio-temporale, una forte suggestione che l’occidentale doveva provare di fronte ad una fotografia scattata nei primi anni del ‘900.
Sergio Varriale nasce a Napoli nel 1968 dove vive attualmente. E’ principalmente un fotografo di scena con oltre 20 film all’attivo. Ha lavorato sui set di registi come Paolo Sorrentino (Le conseguenze dell’amore, L’amico di famiglia), Antonio Capuano (Polvere di Napoli, La guerra di Mario), fratelli A. e A. Frazzi (Certi Bambini) e Vincenzo Marra (Tornando a casa); le sue foto sono regolarmente pubblicate sui quotidiani nazionali e sulle riviste specializzate italiane ed estere.
Ha realizzato inoltre vari reportage di viaggio. I suoi lavori sono stati esposti in diversi musei e gallerie d’arte.
Fotografie che potrebbero appartenere ad un’altra epoca, quella dei viaggiatori a piedi, alla ricerca dell’esotico, di scenari e sguardi altri, alla scoperta di un Oriente misterioso ed inviolato.
Il Myanmar e’ una sorpresa e una novità. Affascinante, anche perché non somiglia a nessun’altro posto.
La Birmania è divenuta l’immagine delle contraddizioni culturali contemporanee, anche perché la sua storia recente si è sviluppata secondo una trama in cui Bene e Male si manifestano in una forma quasi romanzesca, cinematografica nella quale gli abitanti dei villaggi lottano per liberarsi dal dominio dei “cattivi” generali dello SLORC- acronimo dal suono fantapolitico.
La scelta di Sergio di recarsi in Myanmar è stata studiata; un fotografo viaggiatore (prestato al reportage dai set cinematografici, appunto) trae un’ispirazione enorme da un paese simile, quasi cristallizzato nel tempo, la cui storia è un lento ripetersi delle tradizionali saghe epiche.
Il lavoro di Sergio Varriale non vuole essere una denuncia politica o sociale; è più che altro una ricerca antropologica, un occhio che scopre l’altro con partecipazione emotiva, cercando sempre di creare un contatto. Nessuno di questi scatti è rubato, lo testimoniano gli sguardi puntati nell’obbiettivo che denotano anche una scelta netta del fotografo: quella di essere un tramite fra il soggetto immortalato e lo spettatore che è così costretto a guardare.
Quello che lo spettatore dovrebbe avvertire e’ un senso di smarrimento spazio-temporale, una forte suggestione che l’occidentale doveva provare di fronte ad una fotografia scattata nei primi anni del ‘900.
Sergio Varriale nasce a Napoli nel 1968 dove vive attualmente. E’ principalmente un fotografo di scena con oltre 20 film all’attivo. Ha lavorato sui set di registi come Paolo Sorrentino (Le conseguenze dell’amore, L’amico di famiglia), Antonio Capuano (Polvere di Napoli, La guerra di Mario), fratelli A. e A. Frazzi (Certi Bambini) e Vincenzo Marra (Tornando a casa); le sue foto sono regolarmente pubblicate sui quotidiani nazionali e sulle riviste specializzate italiane ed estere.
Ha realizzato inoltre vari reportage di viaggio. I suoi lavori sono stati esposti in diversi musei e gallerie d’arte.
22
dicembre 2006
Sergio Variale – Burma Tales
Dal 22 dicembre 2006 al 26 gennaio 2007
fotografia
Location
LA.NA
Napoli, Piazza Enrico De Nicola, 46, (Napoli)
Napoli, Piazza Enrico De Nicola, 46, (Napoli)
Vernissage
22 Dicembre 2006, ore 19
Autore
Curatore