Chi ha visitato il borgo di Capalbio nel cuore della Maremma probabilmente conosce già il Giardino dei Tarocchi, uno splendido insieme di natura e arte che si trova nella tenuta di Garavicchio e che ospita le rappresentazioni delle 22 carte dei tarocchi scolpite da una della più fantasiose artiste del panorama mondiale, Niki de Saint Phalle.

Le ciclopiche sculture, alte dai 12 ai 15 metri, abbelliscono la tenuta dei Caracciolo dal 1979. Fu in quell’anno che l’artista francese, esponente del Nouveau Realisme, colpita dalle meraviglie architettoniche di Gaudì a Barcellona, iniziò una proficua collaborazione con il marito, lo scultore Jean Tinguly, per realizzare un coloratissimo corteo di sculture decorate a mosaico e ceramica. L’impresa fu portata a termine nel 1996, sostenuta dall’amica Marella Caracciolo Agnelli che le mise a disposizione il giardino. Il 20 ottobre del 2000 il Comune di Capalbio, poco prima della sua morte, conferì a Niki la cittadinanza onoraria come ringraziamento per aver scelto le verdi colline come luogo di realizzazione delle sue fantasiose opere.

Dal 23 luglio fino al 3 settembre Capalbio offrirà a coloro che ancora non conoscono l’arte di Niki de Saint Phalle la possibilità di scoprire altre prove del suo talento. Per la prima volta, infatti, Capalbio ospiterà una mostra antologica che mostrerà al pubblico ben 60 opere, realizzate da Niki tra il 1980 ed il 2001 proprio nella cittadina maremmana che la conquistò tanti anni fa con la bellezza e la dolcezza del suo paesaggio.

La mostra si svilupperà nelle due sale di palazzo Collacchioni, nel castello di Capalbio. La prima sala sarà dedicata al materiale inerente la realizzazione del Giardino dei Tarocchi, la seconda sala ospiterà opere di Niki donate ai più stretti collaboratori, sculture, serigrafie, gioielli, tutti nell’inconfondibile stile ricco e gioioso che ha caratterizzato tutta la produzione di Niki de Saint Phalle nei lunghi anni felici vissuti a Capalbio.