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Andrea Abbatangelo
Installazioni e sculture nel giardino
Comunicato stampa
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Andrea Abbatangelo è autore delle installazioni che abitano il giardino esterno del Circolo. La sua ricerca si sviluppa intorno al tema del viaggio incessante. I simboli precari di tale viaggiare sono presenti in maniera provocatoria e antiromantica. La perdizione nel cammino, l’estasi della meraviglia, lo spaesamento di fronte alla scoperta, sono le sue chimere le sue coordinate cartesiane, attraverso le quali ci suggerisce itinerari possibili.
Andrea è pellegrino sempre, ed agita i simboli di ogni mutazione come fossero il senso stesso dell’autodeterminazione della sua arte. Così una cartina geografica diviene radiografia sentimentale d’una condizione esistenziale che parte dal particolare e sconfina nell’universale.
Lorenzo Pietrosanti.
“Imprimere al divenire il carattere dell’essere è una suprema prova di forza”, così Nietzsche scriveva del progetto moderno: radici ed ali, la coppia polare che nel post-moderno è simile ad un palazzo di vetro che lascia intravederne le fondamenta, sempre più esili, sottili. In questa prospettiva, Andrea Abbatangelo mette in mostra lo spostamento progressivo, confine tra moderno e post-moderno.
Errancia, si mostra attraverso passaggi morbidi con lo spazio espositivo. Nel giardino interno del Circolo degli artisti, le opere, piccole sculture ed installazioni, si lasciano vivere e scrutare nella quotidianità delle relazioni sociali. E’ il fascino buio dell’erranza a legare contestualmente i lavori in mostra, come Derive, Welcome e EX-IT.
Lasciarsi mettere in viaggio da oggetti del quotidiano che abbandonano la loro banalità per divenire testimoni di esperienza lunga e dilatata. Queste le coordinate di una nuova genealogia del nomadismo che promuove l’uomo a cittadino del mondo.
Andrea è pellegrino sempre, ed agita i simboli di ogni mutazione come fossero il senso stesso dell’autodeterminazione della sua arte. Così una cartina geografica diviene radiografia sentimentale d’una condizione esistenziale che parte dal particolare e sconfina nell’universale.
Lorenzo Pietrosanti.
“Imprimere al divenire il carattere dell’essere è una suprema prova di forza”, così Nietzsche scriveva del progetto moderno: radici ed ali, la coppia polare che nel post-moderno è simile ad un palazzo di vetro che lascia intravederne le fondamenta, sempre più esili, sottili. In questa prospettiva, Andrea Abbatangelo mette in mostra lo spostamento progressivo, confine tra moderno e post-moderno.
Errancia, si mostra attraverso passaggi morbidi con lo spazio espositivo. Nel giardino interno del Circolo degli artisti, le opere, piccole sculture ed installazioni, si lasciano vivere e scrutare nella quotidianità delle relazioni sociali. E’ il fascino buio dell’erranza a legare contestualmente i lavori in mostra, come Derive, Welcome e EX-IT.
Lasciarsi mettere in viaggio da oggetti del quotidiano che abbandonano la loro banalità per divenire testimoni di esperienza lunga e dilatata. Queste le coordinate di una nuova genealogia del nomadismo che promuove l’uomo a cittadino del mondo.
26
giugno 2006
Andrea Abbatangelo
Dal 26 giugno al 09 luglio 2006
arte contemporanea
Location
CIRCOLO DEGLI ARTISTI
Roma, Via Casilina Vecchia, 42, (Roma)
Roma, Via Casilina Vecchia, 42, (Roma)
Orario di apertura
aperto fino alle 24
Vernissage
26 Giugno 2006, ore 19
Autore



