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…sognare, forse…
il costume shakespeariano nel repertorio della Sartoria Farani
Comunicato stampa
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Il costume di scena, la forza evocativa, il fascino di una particolare e antica maestria di un’arte scenografica che da sempre crea immaginari, definisce il linguaggio visivo nel teatro, è questa volta protagonista nella suggestiva mostra ... sognare, forse ... Il costume shakespeariano nel repertorio della Sartoria Farani, che inaugura oggi, martedì 20 giugno 2006 alla Casa dei Teatri, e si protrae fino al 6 agosto 2006.
Uno sguardo sul costume di scena, un modo per recuperare il senso magico dello spettacolo, la sua dimensione onirica e fuori dal tempo, nei confini della fantasia, perché è proprio nell’oggetto, nel panneggio, nei tessuti degli abiti di scena che rivivono le anime di coloro che li hanno vissuti. Ma il costume è anche il detentore di molte memorie sensibili: l’ispirazione artistica e fantastica di chi l’ha disegnato, di chi l’ha cucito con sapienza artigianale, dell’attore che l’ha indossato con la propria anima espressiva, ma anche del personaggio e dell’autore, che in quel costume hanno tratteggiato un universo e una psicologia, una forma o un’esistenza o un immaginario sperimentale.
La mostra offre l’opportunità di incontrare ed ammirare l’esperienza di una delle storiche e più famose sartorie romane, la Sartoria Farani, che ha messo a disposizione 31 abiti realizzati da 7 costumisti (Maurizio Balò, Moidele Bikel, Bruno Buonincontri, Aldo Buti, Giusi Giustino, Luigi Perego, Andrea Viotti), i bozzetti e le foto di scena del fotografo Tommaso Le Pera di 7 spettacoli shakespeariani degli ultimi 20 anni (Amleto di Gabriele Lavia 1984, Romeo e Giulietta di Giancarlo Cobelli 1985, Tito Andronico di Peter Stein 1989, La dodicesima notte di Franco Branciaroli 1995, Riccardo III di Antonio Calenda 1997, Amleto di Tato Russo 1998 e Kiss me Kate – musical di Cole Porter da La Bisbetica Domata - di Giancarlo Sammartano 2002).
A chiudere e completare l’allestimento sarà possibile ammirare anche un “pezzo” di cinema
realizzato da Farani: un costume disegnato da Danilo Donati e indossato da Richard Burton per il film La Bisbetica Domata di Franco Zeffirelli del 1967.
È dunque una mostra che offre vari livelli di lettura, nell’identità di ciascuno dei costumisti presenti – percorso tra il bozzetto, il costume e l’effetto scenico – nella diversità iconografica e nel differente lavoro artigianale, prezioso valore aggiunto dalla sartoria.
Per la Casa dei Teatri è anche una ulteriore occasione per “raccontare” un senso del fare nel teatro, una pratica antica. Ecco allora la “messa a fuoco” ravvicinata, quasi il contatto fisico con le creazioni – o creature – speciali della Sartoria Farani, uno scenario di colori e materiali che allo stesso tempo permettono di avvicinare sia un pubblico vasto che di addetti ai lavori.
Un viaggio di avvicinamento, dunque, agli elementi, ai segni concreti che ricostruiscono l’immaginario di uno degli autori che incarnano lo spirito del “teatro” di tutti i tempi, sia in termini classici che sperimentali, ovvero William Shakespeare.
I suoi personaggi tragici e comici, ed il suo mondo a noi storicamente così lontano, hanno sempre ispirato i costumisti in piena libertà, dando vita a costumi fantastici, ricchi, onirici o più strettamente filologici, quasi sempre dettati da uno slancio dell’ intuizione creativa, della ricerca artistica, e svincolati da una corrispondenza con il reale.
D’altro canto fu proprio quella l’epoca, tra fine cinquecento e inizio seicento, e soprattutto con Shakespeare, a segnare il momento di svolta in cui il teatro e la messa in scena trovarono la codifica in un sistema di rappresentazione che è giunto quasi intatto fino ai nostri giorni.
Ad avvalorare questo concetto, la mostra sarà affiancata dalla rassegna MIDSUMMER’S VIDEO che dimostra l’assoluta attualità dell’opera shakespeariana e la sua influenza su buona parte della produzione cinematografica moderna e contemporanea. Sarà inoltre possibile visionare, su prenotazione, alcuni video di spettacoli teatrali ispirati alle opere di Shakespeare.
In linea con l’atmosfera shakespeariana della mostra, sabato 8 e domenica 9 luglio 2006, nell’ambito di Arte di Carta, rassegna di arte varia organizzata dal Teatro Verde - iniziativa dell’Estate Romana - si svolgerà presso l’Arco dei 4 Venti lo Stage di scherma teatrale e combattimento scenico, dedicato a ragazzi dai 16 anni in su, con Francesco Manetti (Insegnante dell’Accademia Silvio D’Amico) e Sandro Campagna.
La mostra ... sognare, forse ... Il costume shakespeariano nel repertorio della Sartoria Farani, a cura di Maria Alessandra Giuri e Giuti Piccolo, è ideata da Dipartimento Cultura del Comune di Roma, Ente Teatrale Italiano e Biblioteche di Roma, d’intesa con il Municipio Roma XVI, in collaborazione con Zètema Progetto Cultura.
Uno sguardo sul costume di scena, un modo per recuperare il senso magico dello spettacolo, la sua dimensione onirica e fuori dal tempo, nei confini della fantasia, perché è proprio nell’oggetto, nel panneggio, nei tessuti degli abiti di scena che rivivono le anime di coloro che li hanno vissuti. Ma il costume è anche il detentore di molte memorie sensibili: l’ispirazione artistica e fantastica di chi l’ha disegnato, di chi l’ha cucito con sapienza artigianale, dell’attore che l’ha indossato con la propria anima espressiva, ma anche del personaggio e dell’autore, che in quel costume hanno tratteggiato un universo e una psicologia, una forma o un’esistenza o un immaginario sperimentale.
La mostra offre l’opportunità di incontrare ed ammirare l’esperienza di una delle storiche e più famose sartorie romane, la Sartoria Farani, che ha messo a disposizione 31 abiti realizzati da 7 costumisti (Maurizio Balò, Moidele Bikel, Bruno Buonincontri, Aldo Buti, Giusi Giustino, Luigi Perego, Andrea Viotti), i bozzetti e le foto di scena del fotografo Tommaso Le Pera di 7 spettacoli shakespeariani degli ultimi 20 anni (Amleto di Gabriele Lavia 1984, Romeo e Giulietta di Giancarlo Cobelli 1985, Tito Andronico di Peter Stein 1989, La dodicesima notte di Franco Branciaroli 1995, Riccardo III di Antonio Calenda 1997, Amleto di Tato Russo 1998 e Kiss me Kate – musical di Cole Porter da La Bisbetica Domata - di Giancarlo Sammartano 2002).
A chiudere e completare l’allestimento sarà possibile ammirare anche un “pezzo” di cinema
realizzato da Farani: un costume disegnato da Danilo Donati e indossato da Richard Burton per il film La Bisbetica Domata di Franco Zeffirelli del 1967.
È dunque una mostra che offre vari livelli di lettura, nell’identità di ciascuno dei costumisti presenti – percorso tra il bozzetto, il costume e l’effetto scenico – nella diversità iconografica e nel differente lavoro artigianale, prezioso valore aggiunto dalla sartoria.
Per la Casa dei Teatri è anche una ulteriore occasione per “raccontare” un senso del fare nel teatro, una pratica antica. Ecco allora la “messa a fuoco” ravvicinata, quasi il contatto fisico con le creazioni – o creature – speciali della Sartoria Farani, uno scenario di colori e materiali che allo stesso tempo permettono di avvicinare sia un pubblico vasto che di addetti ai lavori.
Un viaggio di avvicinamento, dunque, agli elementi, ai segni concreti che ricostruiscono l’immaginario di uno degli autori che incarnano lo spirito del “teatro” di tutti i tempi, sia in termini classici che sperimentali, ovvero William Shakespeare.
I suoi personaggi tragici e comici, ed il suo mondo a noi storicamente così lontano, hanno sempre ispirato i costumisti in piena libertà, dando vita a costumi fantastici, ricchi, onirici o più strettamente filologici, quasi sempre dettati da uno slancio dell’ intuizione creativa, della ricerca artistica, e svincolati da una corrispondenza con il reale.
D’altro canto fu proprio quella l’epoca, tra fine cinquecento e inizio seicento, e soprattutto con Shakespeare, a segnare il momento di svolta in cui il teatro e la messa in scena trovarono la codifica in un sistema di rappresentazione che è giunto quasi intatto fino ai nostri giorni.
Ad avvalorare questo concetto, la mostra sarà affiancata dalla rassegna MIDSUMMER’S VIDEO che dimostra l’assoluta attualità dell’opera shakespeariana e la sua influenza su buona parte della produzione cinematografica moderna e contemporanea. Sarà inoltre possibile visionare, su prenotazione, alcuni video di spettacoli teatrali ispirati alle opere di Shakespeare.
In linea con l’atmosfera shakespeariana della mostra, sabato 8 e domenica 9 luglio 2006, nell’ambito di Arte di Carta, rassegna di arte varia organizzata dal Teatro Verde - iniziativa dell’Estate Romana - si svolgerà presso l’Arco dei 4 Venti lo Stage di scherma teatrale e combattimento scenico, dedicato a ragazzi dai 16 anni in su, con Francesco Manetti (Insegnante dell’Accademia Silvio D’Amico) e Sandro Campagna.
La mostra ... sognare, forse ... Il costume shakespeariano nel repertorio della Sartoria Farani, a cura di Maria Alessandra Giuri e Giuti Piccolo, è ideata da Dipartimento Cultura del Comune di Roma, Ente Teatrale Italiano e Biblioteche di Roma, d’intesa con il Municipio Roma XVI, in collaborazione con Zètema Progetto Cultura.
20
giugno 2006
…sognare, forse…
Dal 20 giugno al 06 agosto 2006
arti decorative e industriali
Location
CASA DEI TEATRI – VILLINO CORSINI
Roma, Largo III Giugno 1849, 1849, (Roma)
Roma, Largo III Giugno 1849, 1849, (Roma)
Orario di apertura
da martedì a domenica 10-17
Vernissage
20 Giugno 2006, ore 17.30
Ufficio stampa
ZETEMA
Curatore