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Pietro Perrone
Di ritorno dalla esposizione alla Università di Innsbruck, Pietro Perrone presenta ora a Frascati le sue opere recenti dominate dal contrasto cromatico bianco e nero, bianco e rosso, bianco e verde
Comunicato stampa
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Di ritorno dalla esposizione alla Università di Innsbruck, Pietro Perrone presenta ora a Frascati le sue opere recenti dominate dal contrasto cromatico bianco e nero, bianco e rosso, bianco e verde, espressioni di forme naturali, per lo più fiori, nella morsa del nero. Spigolature vivissime pervadono il quadro e le superfici si compongono in sottili solcature, assimilabili a squarci da coltello. Già dagli anni ’80 troviamo nei quadri di Pietro Perrone delle punte acuminate, cunei, spine, tagli, allusioni a ferite che ricorreranno da allora in tutta la sua opera. La sua ricerca artistica attuale è dominata dalla resa visibile del non-visibile, dalla trasparenza, dal silenzio e dalla dilatazione del tempo. Questo tema, così immanente all’arte, che Perrone porta avanti da molti anni, ne fa uno degli artisti italiani più importanti della sua generazione.
Perrone, nato a Diamante, in Calabria, nel 1956, residente a Roma da alcuni decenni, è “affascinato dalla cose che non si vedono a occhio nudo ma che determinano la nostra esistenza, cose che si presagiscono, ma che mai emergono in superficie, momenti fuggevoli: è più un percepire che un vedere vero e proprio”. (Christoph Bertsch)
Da alcuni anni Perrone si è spinto in uno spazio fra il bidimensionale ed il tridimensionale impiegando come fondo la carta pesta e un materiale misterioso, espanso, adatto ad essere lavorato a caldo. Ne risultano effetti di rilievo e tutta la gamma di giochi di luce che ne consegue.
“E’ un caso che Perrone si trovi ad operare in una città e in un ambiente in cui il sole da 2000 anni si crogiola ad irradiare gli innumerevoli rilievi marmorei di maniera sempre nuova, sempre diversa con effetti mai scontati? Molti elementi lasciano intuire che Perrone, consapevolmente o inconsapevolmente, continua a tessere la storia dell’arte di Roma nella forma che i tempi richiedono.” (Klaus Wölfer)
“Perrone modella la cartapesta costruendo quelle superfici così allarmate nei rilievi pronti a reagire alla luce e sta lì che attende come un pescatore di vedere passare la sua preda, pronto a reagire a quella sensazione indissolubile di necessità e di perfezione che corrisponde al sovrapporsi di idea e gesto.” (Raffaele Gavarro)
Perrone, nato a Diamante, in Calabria, nel 1956, residente a Roma da alcuni decenni, è “affascinato dalla cose che non si vedono a occhio nudo ma che determinano la nostra esistenza, cose che si presagiscono, ma che mai emergono in superficie, momenti fuggevoli: è più un percepire che un vedere vero e proprio”. (Christoph Bertsch)
Da alcuni anni Perrone si è spinto in uno spazio fra il bidimensionale ed il tridimensionale impiegando come fondo la carta pesta e un materiale misterioso, espanso, adatto ad essere lavorato a caldo. Ne risultano effetti di rilievo e tutta la gamma di giochi di luce che ne consegue.
“E’ un caso che Perrone si trovi ad operare in una città e in un ambiente in cui il sole da 2000 anni si crogiola ad irradiare gli innumerevoli rilievi marmorei di maniera sempre nuova, sempre diversa con effetti mai scontati? Molti elementi lasciano intuire che Perrone, consapevolmente o inconsapevolmente, continua a tessere la storia dell’arte di Roma nella forma che i tempi richiedono.” (Klaus Wölfer)
“Perrone modella la cartapesta costruendo quelle superfici così allarmate nei rilievi pronti a reagire alla luce e sta lì che attende come un pescatore di vedere passare la sua preda, pronto a reagire a quella sensazione indissolubile di necessità e di perfezione che corrisponde al sovrapporsi di idea e gesto.” (Raffaele Gavarro)
17
giugno 2006
Pietro Perrone
Dal 17 giugno al 05 luglio 2006
arte contemporanea
Location
SCUDERIE ALDOBRANDINI
Frascati, Piazza Guglielmo Marconi, 6, (Roma)
Frascati, Piazza Guglielmo Marconi, 6, (Roma)
Orario di apertura
dal martedì al venerdì 10-18; sabato e festivi 10-19
Vernissage
17 Giugno 2006, ore 18.30
Ufficio stampa
ZETEMA
Autore
Curatore