La seconda edizione genovese dell’illegal Arts, realizzata in concomitanza con “La Notte dei Musei”, ma del tutto autonomemente, si propone di promuovere e valorizzare la creatività underground che emerge dal territorio, attraverso un evento catalizzatore che risvegli uno sguardo attento da parte di una città – Genova - dove troppo spesso i riflettori appaiono spenti.

L’intento è di convogliare interesse su una serie di esperienze di ricerca sui linguaggi visivi e musicali contemporanei, evidenziando la complessità di un processo d’interazioni tra sistemi socio-culturali e sistemi tecnologici.

Nonostante il forte legame con il contesto urbano e con le pratiche di Street Art, la manifestazione si colloca in una posizione differente rispetto alle prime edizioni di Illegal Arts, sorte in città come Roma e Milano, con un format sostanzialmente libertario e spontaneo, in cui chiunque poteva esporre le proprie creazioni, abolendo ogni criterio selettivo o di programmazione, in virtù di un atteggiamento “alternativo” rispetto ai consueti luoghi dell’arte. In questo caso è stata invece attuata una selezione ed un’attenta operazione curatoriale, per assicurare il livello qualitativo delle proposte e sottolineare la volontà d’inserirsi attivamente nel contesto culturale della città.

Questa edizione dell’evento vede anche la partecipazione della neonata Start Publications & I_AM sounds, due entità che collaborano sia nell’organizzazione, sia presentando alcuni artisti della loro “scuderia”.