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Pietro Ruffo – Beslan Doppia Mappatura
La mostra si compone di un’installazione di lavori su carta, disposti nello spazio tridimensionale a ricostruire le rovine della scuola di Beslan, cui si aggiungono sette mappe delle zone caucasiche che segnano i confini della città, e tre lavori su tre bandiere
Comunicato stampa
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Lo Studio d’Arte Contemporanea Pino Casagrande inaugura, il 20 aprile, la mostra Pietro Ruffo, Beslan Doppia Mappatura. Ruffo è stato invitato dalla Fondazione Pastificio Cerere (a seguito di un’iniziativa della Protezione Civile Italiana), al progetto “Arte e ospedale a Beslan”, nato attorno alla tragedia della scuola di Beslan in Ossetia, nel sud della Russia. Pietro Ruffo, assieme ad altri due artisti, ha realizzato dei lavori all’interno dell’ospedale pediatrico di VLADIKAVKAZ (Beslan), un ospedale sorto grazie ai fondi liberamente elargiti da cittadini privati italiani attraverso gli sms. Questa esperienza ha fondato la genesi del nuovo mito, su cui Ruffo ha poi costruito la sua elaborazione visiva.
La mostra si compone di un’installazione di lavori su carta, disposti nello spazio tridimensionale a ricostruire le rovine della scuola di Beslan, cui si aggiungono sette mappe delle zone caucasiche che segnano i confini della città, e tre lavori su tre bandiere.
Dice Angelo Capasso nel catalogo: “L’installazione, che Pietro Ruffo realizza alla Galleria di Pino Casagrande, propone la possibilità di vivere una realtà storica divaricata tra presente e passato, attraverso una sua riattualizzazione in tutti gli elementi costitutivi: il mito, la memoria, il paesaggio, il presente, l’azione. Dopo aver prodotto un rituale di vita, attraverso il seminario con i bambini che sono stati testimoni dell’attentato dei fondamentalisti islamici alla loro scuola. Ovvero dopo aver confrontato la propria infanzia con dei bambini, e messo a loro disposizione la propria abilità di creatore, in quanto appartenente alla razza dell’arte mentre l’Uomo appartiene ad una categoria plurale (l’artista appartiene ad una categoria singolare), il compito più gravoso è quello di confrontarsi con la morte, con la tragedia, e con la disperazione assoluta che quel fatto ha segnato nella storia. Lo fa ricostruendo un tempio antico, in forma moderna: ha disposto una serie di colonne, retaggio di una tradizione classica dell’arte, senza però voler richiamare quella tradizione antica, rivolgendosi invece ai linguaggi del presente, alla carta, alla matita, ai colori acrilici”.
Pietro Ruffo è nato a Roma nel 1978, dove vive e lavora. Laureato presso la Facoltà di Architettura dell’Università di Roma tre, ha realizzato personali e partecipato a collettive, workshop e fiere in Italia (Roma, Milano e Napoli), e all’estero (Germania, Usa, Algeria, Mongolia e Giappone). Un suo lavoro è stato recentemente installato nella chiesa progettata dagli architetti Piero Sartogo e Nathalie Grenon in via della Magliana a Roma.
La mostra si compone di un’installazione di lavori su carta, disposti nello spazio tridimensionale a ricostruire le rovine della scuola di Beslan, cui si aggiungono sette mappe delle zone caucasiche che segnano i confini della città, e tre lavori su tre bandiere.
Dice Angelo Capasso nel catalogo: “L’installazione, che Pietro Ruffo realizza alla Galleria di Pino Casagrande, propone la possibilità di vivere una realtà storica divaricata tra presente e passato, attraverso una sua riattualizzazione in tutti gli elementi costitutivi: il mito, la memoria, il paesaggio, il presente, l’azione. Dopo aver prodotto un rituale di vita, attraverso il seminario con i bambini che sono stati testimoni dell’attentato dei fondamentalisti islamici alla loro scuola. Ovvero dopo aver confrontato la propria infanzia con dei bambini, e messo a loro disposizione la propria abilità di creatore, in quanto appartenente alla razza dell’arte mentre l’Uomo appartiene ad una categoria plurale (l’artista appartiene ad una categoria singolare), il compito più gravoso è quello di confrontarsi con la morte, con la tragedia, e con la disperazione assoluta che quel fatto ha segnato nella storia. Lo fa ricostruendo un tempio antico, in forma moderna: ha disposto una serie di colonne, retaggio di una tradizione classica dell’arte, senza però voler richiamare quella tradizione antica, rivolgendosi invece ai linguaggi del presente, alla carta, alla matita, ai colori acrilici”.
Pietro Ruffo è nato a Roma nel 1978, dove vive e lavora. Laureato presso la Facoltà di Architettura dell’Università di Roma tre, ha realizzato personali e partecipato a collettive, workshop e fiere in Italia (Roma, Milano e Napoli), e all’estero (Germania, Usa, Algeria, Mongolia e Giappone). Un suo lavoro è stato recentemente installato nella chiesa progettata dagli architetti Piero Sartogo e Nathalie Grenon in via della Magliana a Roma.
20
aprile 2006
Pietro Ruffo – Beslan Doppia Mappatura
Dal 20 aprile al 15 maggio 2006
arte contemporanea
Location
STUDIO D’ARTE CONTEMPORANEA PINO CASAGRANDE
Roma, Via Degli Ausoni, 7a, (Roma)
Roma, Via Degli Ausoni, 7a, (Roma)
Orario di apertura
lun_ven 17_20
sabato su appuntamento
Vernissage
20 Aprile 2006, ore 19
Autore
Curatore