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Francesco Zizola – I cento volti dei bambini
89 fotografie di Francesco Zizola, documenti delle condizioni di vita dei bambini in trenta paesi, in cui Zizola ha lavorato per tredici anni
Comunicato stampa
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Palazzo Magnani presenta tre mostre in contemporanea, che emblematicamente riconfermano l'attenzione ai vari filoni dell'espressione artistica contemporanea, che ha caratterizzato, fin dall'inizio, il programma espositivo dello spazio reggiano.
Le mostre sono l'esito di tre distinte, ma affini, tensioni artistiche: Francesco Zizola ha indagato nelle sue fotografie i volti, i corpi, le condizioni di vita, spesso durissime, dei bambini nelle terre del mondo; Graziano Pompili ha sentito l'esigenza di realizzare una "Via Crucis" in terracotta, tornandosi a misurare con le suggestioni della messa a morte di Cristo, emblema della sofferenza umana; Gabriella Benedini, nella sua installazione, collega la memoria dell'antica civiltà tra il Tigri e l'Eufrate alla tragedia della guerra e del terrorismo che stanno insanguinando quel paese.
"I cento volti dei bambini" presenta 89 fotografie di Francesco Zizola, documenti delle condizioni di vita dei bambini in trenta paesi, in cui Zizola ha lavorato per tredici anni: dalle nazioni sconvolte dalla guerra (Angola, Sudan, Afghanistan, Iraq), a quelle (Brasile, Indonesia) in cui si sfrutta sistematicamente il lavoro dei minori; dalle situazioni (Mozambico, Kenya) con molti orfani di genitori morti di Aids a quelle (Giappone, Stati Uniti) in cui il benessere diventa fonte di un altro tipo di problemi, fino alle immagini più recenti che Zizola ha scattato in Uganda (le migliaia di bambini che ogni notte dormono all'aperto per sfuggire ai rapimenti e al reclutamento forzato della milizia), Sud Africa, Chad (i campi dei rifugiati del Darfur).
Così Zizola spiega i motivi di questo suo lungo impegno: "Il primo è stato una mia visione etico-politica sul mondo, maturata negli anni precedenti a questo lavoro. Girando con la mia professione di fotoreporter mi avevano colpito le condizioni dei bambini che incontravo come soggetti più esposti a tutti gli stravolgimenti di quegli anni. Ho seguito a quel tempo il crollo dell'Europa dell'Est, sono stato a Mosca, in Germania per la caduta del muro, in Albania per la fine del regime, in Corea del Nord come uno dei primi reporter occidentali. Recandomi in quei paesi sentivo come i bambini raccontassero con le loro vite più dei protagonisti stessi di quelle rivoluzioni che andavo a registrare. Quando tornavo da queste esperienze quello che si sedimentava nella mia coscienza erano più le foto non fatte che quelle fatte. C'erano immagini molti più forti, molto più adatte a raccontare quella realtà, che non realizzavo, perché ero lì per raccontare solo le evidenze di alcuni fatti internazionali. I bambini non erano appunto mai considerati come tali, come evidenze di uno status politico, sociale o economico."
"I cento volti dei bambini" è una mostra che parla al cuore e alla mente. I bambini che Zizola ha incontrato nel mondo ci guardano, pur nella sofferenza, con una estrema dignità, e con i loro stessi occhi ci pongono delle domande. Le fotografie, che sempre catturano un momento particolare della luce, riescono a fondere dato realistico e ideale senso della bellezza.
La mostra di Francesco Zizola, a cura di Deanna Richardson, è accompagnata da un volume edito da Fusi Orari, che ha già avuto significativi riconoscimenti al Festival del Fotogiornalismo di Perpignan (Francia) e al Photo District News degli Stati Uniti. Zizola, che ha lavorato con l'Agenzia Magnum fino al 2005, ha ricevuto, tra gli altri, il Premio della World Press Photo dell'anno 1996, per una foto delle miniere dell'Angola, inclusa in questa mostra.
Le mostre sono l'esito di tre distinte, ma affini, tensioni artistiche: Francesco Zizola ha indagato nelle sue fotografie i volti, i corpi, le condizioni di vita, spesso durissime, dei bambini nelle terre del mondo; Graziano Pompili ha sentito l'esigenza di realizzare una "Via Crucis" in terracotta, tornandosi a misurare con le suggestioni della messa a morte di Cristo, emblema della sofferenza umana; Gabriella Benedini, nella sua installazione, collega la memoria dell'antica civiltà tra il Tigri e l'Eufrate alla tragedia della guerra e del terrorismo che stanno insanguinando quel paese.
"I cento volti dei bambini" presenta 89 fotografie di Francesco Zizola, documenti delle condizioni di vita dei bambini in trenta paesi, in cui Zizola ha lavorato per tredici anni: dalle nazioni sconvolte dalla guerra (Angola, Sudan, Afghanistan, Iraq), a quelle (Brasile, Indonesia) in cui si sfrutta sistematicamente il lavoro dei minori; dalle situazioni (Mozambico, Kenya) con molti orfani di genitori morti di Aids a quelle (Giappone, Stati Uniti) in cui il benessere diventa fonte di un altro tipo di problemi, fino alle immagini più recenti che Zizola ha scattato in Uganda (le migliaia di bambini che ogni notte dormono all'aperto per sfuggire ai rapimenti e al reclutamento forzato della milizia), Sud Africa, Chad (i campi dei rifugiati del Darfur).
Così Zizola spiega i motivi di questo suo lungo impegno: "Il primo è stato una mia visione etico-politica sul mondo, maturata negli anni precedenti a questo lavoro. Girando con la mia professione di fotoreporter mi avevano colpito le condizioni dei bambini che incontravo come soggetti più esposti a tutti gli stravolgimenti di quegli anni. Ho seguito a quel tempo il crollo dell'Europa dell'Est, sono stato a Mosca, in Germania per la caduta del muro, in Albania per la fine del regime, in Corea del Nord come uno dei primi reporter occidentali. Recandomi in quei paesi sentivo come i bambini raccontassero con le loro vite più dei protagonisti stessi di quelle rivoluzioni che andavo a registrare. Quando tornavo da queste esperienze quello che si sedimentava nella mia coscienza erano più le foto non fatte che quelle fatte. C'erano immagini molti più forti, molto più adatte a raccontare quella realtà, che non realizzavo, perché ero lì per raccontare solo le evidenze di alcuni fatti internazionali. I bambini non erano appunto mai considerati come tali, come evidenze di uno status politico, sociale o economico."
"I cento volti dei bambini" è una mostra che parla al cuore e alla mente. I bambini che Zizola ha incontrato nel mondo ci guardano, pur nella sofferenza, con una estrema dignità, e con i loro stessi occhi ci pongono delle domande. Le fotografie, che sempre catturano un momento particolare della luce, riescono a fondere dato realistico e ideale senso della bellezza.
La mostra di Francesco Zizola, a cura di Deanna Richardson, è accompagnata da un volume edito da Fusi Orari, che ha già avuto significativi riconoscimenti al Festival del Fotogiornalismo di Perpignan (Francia) e al Photo District News degli Stati Uniti. Zizola, che ha lavorato con l'Agenzia Magnum fino al 2005, ha ricevuto, tra gli altri, il Premio della World Press Photo dell'anno 1996, per una foto delle miniere dell'Angola, inclusa in questa mostra.
14
aprile 2006
Francesco Zizola – I cento volti dei bambini
Dal 14 aprile al 04 giugno 2006
fotografia
Location
PALAZZO MAGNANI
Reggio Nell'emilia, Corso Giuseppe Garibaldi, 29, (Reggio Nell'emilia)
Reggio Nell'emilia, Corso Giuseppe Garibaldi, 29, (Reggio Nell'emilia)
Biglietti
Euro 5 intero, Euro 4 ridotto, Euro 2 studenti
Orario di apertura
9.30 - 13; 15.00 - 19.00 (chiuso il lunedì). Aperto lunedì 17 aprile, il 25 aprile e il 1° maggio
Vernissage
14 Aprile 2006, ore 18
Ufficio stampa
CLP
Autore
Curatore