Nato a Torino nel 1940, dopo l'iniziale interesse per l'Action Painting, e Gorky in particolare, Devalle ha approfondito lo studio della geometria e della fotografia.
L'autore si occupa dei processi di formazione dell'immagine, operando su fotografie altrui attraverso calcoli rigorosi sino a giungere ad un "rimontaggio" dell'immagine stessa, che non è più prodotta da un confronto diretto con la realtà e libera l'artista dai rapporti di dipendenza col modello per andare oltre una "lettura quotidiana".



Le opere acquistate e presentate alla GAM documentano il ritorno alla figurazione con un’espressività violenta ma controllata che dichiara l’attenzione del pittore alla contemporaneità e ai personaggi significativi della cronaca, con accenti di amaro disincanto. L’opera del 2003, “Pierrot and Arlequin” è una rivisitazione di un tema come quello del saltimbanco, archetipo della figura dell’artista e della mercificazione dell’arte.