Di proprietà della famiglia, le incisioni degli Anni Venti in esposizione, sono un saggio della capacità del maestro, (Quargnento 1881 - Milano 1966), di trasferire la meditazione e i paesaggi interiori, in essenziali situazioni sospese, passaggi di tormenti alternati a quiete dove in entrambi i momenti convive la sofferenza per la mancanza dell’altro. Elena Pontiggia nel testo che accompagna la mostra, afferma…All’epoca delle sue prime incisioni, nel nostro paese esisteva solo un trascurabile mercato di grafica. Carrà, però, avverte profondamente il potenziale valore sociale dell’incisione. E forse non è un caso che le sue prime lastre nascano nello stesso anno, il 1922, in cui si occupa intensamente dei problemi del sistema dell’arte, fondando la “Corporazione delle Arti Plastiche”, primo embrione di un sindacato di artisti. Solo nel 1932, però, dieci anni dopo le sue prime acqueforti, può cogliere quel segno di risveglio nel mondo dell’incisione…

La mostra, promossa dall’Assessorato alle Attività Culturali del Comune di Viadana e curata da Afro Somenzari, è stata realizzata in collaborazione con la Fondazione Daniele Ponchiroli e il gruppo Apeiron e sostenuta dal Gruppo Mauro Saviola, Arti Grafiche Castello e Ghinzelli S.p.a.