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David Hinton – Francis Bacon
Documentario di David Hinton (1985) presentato da Mireille Darc
Comunicato stampa
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> "Je ne ressens rien du tout quand je peins" (Non sento
> niente quando dipingo) confida Francis Bacon a Melvyn
> Bragg nel 1985, sette anni prima della sua morte.
> Battuta, provocazione, humour inglese? Senza dubbio un
> po' dei tre. Al più grande artista inglese di questo
> secolo piaceva mostrarsi caustico; disarmare qualsiasi
> interlocutore con la sua franchezza brutale. Istruito
> da un precettore a causa di un'asma che gli impediva
> di frequentare la scuola , si "tuffa" nella pittura
> per sfuggire alla noia e "nuotare in questo mare
> profondo che si chiama incoscienza". Costruendo e
> distruggendo i corpi, i visi e le bocche, assillato
> dal sangue e dai quarti di carne sospesi, ossessionato
> dalla morte, crea un universo molto personale,
> violento caotico e sensuale, infrequantabile da chi si
> attiene all'apparenza. Ciò che lui chiama delle
> "concentrazioni di immagini" non sono, in realtà, che
> il riflesso di sensazioni che prova di fronte agli
> uomini ed alle cose, e non degli interrogativi
> metafisici come spesso si pensa.
> Diventato documento di riferimento, questo lungo
> incontro di Bacon con Melvyn Bragg permette di
> comprendere, se non di condividere, la sua visione del
> mondo. Niente fronzoli, niente giri di parole. Ma una
> parola allo stato grezzo, denudata da ogni pensiero
> nascosto. Passionante.
> niente quando dipingo) confida Francis Bacon a Melvyn
> Bragg nel 1985, sette anni prima della sua morte.
> Battuta, provocazione, humour inglese? Senza dubbio un
> po' dei tre. Al più grande artista inglese di questo
> secolo piaceva mostrarsi caustico; disarmare qualsiasi
> interlocutore con la sua franchezza brutale. Istruito
> da un precettore a causa di un'asma che gli impediva
> di frequentare la scuola , si "tuffa" nella pittura
> per sfuggire alla noia e "nuotare in questo mare
> profondo che si chiama incoscienza". Costruendo e
> distruggendo i corpi, i visi e le bocche, assillato
> dal sangue e dai quarti di carne sospesi, ossessionato
> dalla morte, crea un universo molto personale,
> violento caotico e sensuale, infrequantabile da chi si
> attiene all'apparenza. Ciò che lui chiama delle
> "concentrazioni di immagini" non sono, in realtà, che
> il riflesso di sensazioni che prova di fronte agli
> uomini ed alle cose, e non degli interrogativi
> metafisici come spesso si pensa.
> Diventato documento di riferimento, questo lungo
> incontro di Bacon con Melvyn Bragg permette di
> comprendere, se non di condividere, la sua visione del
> mondo. Niente fronzoli, niente giri di parole. Ma una
> parola allo stato grezzo, denudata da ogni pensiero
> nascosto. Passionante.
19
gennaio 2006
David Hinton – Francis Bacon
19 gennaio 2006
presentazione
Location
INSTITUT FRANÇAIS NAPOLI
Napoli, Via Francesco Crispi, 86, (Napoli)
Napoli, Via Francesco Crispi, 86, (Napoli)
Vernissage
19 Gennaio 2006, ore 19
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