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Sergio Fermariello – Warriors
una decina di opere, alcune di grande formato appositamente per gli spazi della galleria
Comunicato stampa
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La Galleria Buonanno Arte Contemporanea di Mezzolombardo-Tn, presenta la mostra personale di Sergio Fermariello “Warriors”.
“Le mie figure portano la voce degli antenati che hanno smarrito la strada di casa”. Da sempre Sergio Fermariello nel suo lavoro fonde il passato e il presente. E i guerrieri - il suo segno privilegiato - invadono lo spazio del quadro, a migliaia, vestigia di una cultura ancestrale.
Icone e simboli antichi, dunque, per raccontare il mondo contemporaneo. Chi ci ha preceduto può tornare sotto forma di masse, di moltitudini minacciose perfino: quasi una malattia, o un virus.
E’ un’operazione còlta, quella di Fermariello. Cita Elias Canetti, il grande pensatore mitteleuropeo, che in Massa e potere parla dei sogni dei popoli del Nord, sogni che peraltro appartengono a tutte le culture arcaiche e che spesso contemplano il rischio del ritorno degli antenati sotto forma di invisibili moltitudini armate. “L’uomo non può lasciare le proprie armi, cioè il proprio bagaglio culturale; per questo i miei guerrieri sono sempre armati” spiega con grande efficacia l’artista.
I guerrieri, e in seguito le altre figure che Fermariello trova sul suo percorso, diventano dunque vessilli di una sensibilità di volta in volta affinata e distillata intorno al nucleo individuato.
I guerrieri sono ritagliati con un laser: un segno netto su lastre d’alluminio, montati uno accanto all’altro in sovrapposizioni e spessori diversi. Spesso realizzati in bicromia, i pezzi sono talmente pieni di figure da sembrare a prima vista scritture astratte, geroglifici.
La mostra di Sergio Fermariello negli spazi di Buonanno Arte Contemporanea si intitola “Warriors” ed è progettata insieme all’artista, che ha realizzato per l’occasione una decina di opere, alcune di grande formato appositamente per gli spazi della galleria.
Sergio Fermariello, è nato a Napoli nel 1961. Si affaccia nel mondo dell’arte alla metà degli anni Ottanta. Esordisce con la personale da Lucio Amelio nel 1989. I guerrieri gli fanno vincere il primo premio SaatchiεSaatchi. Poco dopo, nel 1993, approda alla XLV Biennale d’Arte di Venezia.
Ad arricchire il suo curriculum di primissimo piano tra le altre cose, sono i grandi interventi nel golfo di Napoli e nella darsena del fiume Hudson con le sculture di Avviso ai naviganti. E ancora, l’invito alla collezione Terrae motus, accanto a nomi come Warhol e Twombly.
In occasione della mostra verrà edito un catalogo in italiano e inglese con il testo di Franco Fanelli.
L’artista sarà presente all’inaugurazione il 25 febbraio 2006.
“Le mie figure portano la voce degli antenati che hanno smarrito la strada di casa”. Da sempre Sergio Fermariello nel suo lavoro fonde il passato e il presente. E i guerrieri - il suo segno privilegiato - invadono lo spazio del quadro, a migliaia, vestigia di una cultura ancestrale.
Icone e simboli antichi, dunque, per raccontare il mondo contemporaneo. Chi ci ha preceduto può tornare sotto forma di masse, di moltitudini minacciose perfino: quasi una malattia, o un virus.
E’ un’operazione còlta, quella di Fermariello. Cita Elias Canetti, il grande pensatore mitteleuropeo, che in Massa e potere parla dei sogni dei popoli del Nord, sogni che peraltro appartengono a tutte le culture arcaiche e che spesso contemplano il rischio del ritorno degli antenati sotto forma di invisibili moltitudini armate. “L’uomo non può lasciare le proprie armi, cioè il proprio bagaglio culturale; per questo i miei guerrieri sono sempre armati” spiega con grande efficacia l’artista.
I guerrieri, e in seguito le altre figure che Fermariello trova sul suo percorso, diventano dunque vessilli di una sensibilità di volta in volta affinata e distillata intorno al nucleo individuato.
I guerrieri sono ritagliati con un laser: un segno netto su lastre d’alluminio, montati uno accanto all’altro in sovrapposizioni e spessori diversi. Spesso realizzati in bicromia, i pezzi sono talmente pieni di figure da sembrare a prima vista scritture astratte, geroglifici.
La mostra di Sergio Fermariello negli spazi di Buonanno Arte Contemporanea si intitola “Warriors” ed è progettata insieme all’artista, che ha realizzato per l’occasione una decina di opere, alcune di grande formato appositamente per gli spazi della galleria.
Sergio Fermariello, è nato a Napoli nel 1961. Si affaccia nel mondo dell’arte alla metà degli anni Ottanta. Esordisce con la personale da Lucio Amelio nel 1989. I guerrieri gli fanno vincere il primo premio SaatchiεSaatchi. Poco dopo, nel 1993, approda alla XLV Biennale d’Arte di Venezia.
Ad arricchire il suo curriculum di primissimo piano tra le altre cose, sono i grandi interventi nel golfo di Napoli e nella darsena del fiume Hudson con le sculture di Avviso ai naviganti. E ancora, l’invito alla collezione Terrae motus, accanto a nomi come Warhol e Twombly.
In occasione della mostra verrà edito un catalogo in italiano e inglese con il testo di Franco Fanelli.
L’artista sarà presente all’inaugurazione il 25 febbraio 2006.
25
febbraio 2006
Sergio Fermariello – Warriors
Dal 25 febbraio al 15 aprile 2006
arte contemporanea
Location
PATRIZIA BUONANNO ARTE CONTEMPORANEA
Mezzolombardo, Via Roggia Grande, 5, (Trento)
Mezzolombardo, Via Roggia Grande, 5, (Trento)
Orario di apertura
da lunedì a venerdì 17.30–19.30. Sabato su appuntamento
Vernissage
25 Febbraio 2006, ore 18
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