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Mirko Baricchi – Home
“home. casa….contenitore, guscio che protegge” all’interno del quale si verificano ed annotano azioni ed eventi quotidiani, un taccuino composto di tele dove si lasciano ogni giorno segni della nostra presenza
Comunicato stampa
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“tutto ciò che accade nelle pitture o sculture è elaborazione, senza pretese di qualità alcuna, di vita, passata e presente.”.
“home. casa....contenitore, guscio che protegge" all’interno del quale si verificano ed annotano azioni ed eventi quotidiani, un taccuino composto di tele dove si lasciano ogni giorno segni della nostra presenza. La casa anche come metafora del corpo, un involucro che filtra il mondo esterno e porta visibilmente i segni del vissuto. Nel lavoro di Baricchi (La Spezia, 1970) si percepisce una forte connotazione autobiografica, è lì, di fronte alla tela che si lascia andare la mente ad un libero sfogo, si richiamano ricordi lontani o sogni futuri, o semplicemente si registra un attimo di vita. Spesso le immagini rievocate appartengono all’infanzia: pochi elementi, tra i quali la sagoma di Pinocchio, un coniglio o un bambino, ritornano in modo ripetitivo e quasi ossessivo ad abitare i suoi dipinti, immersi in spesse campiture di colore, dal giallo all’ocra al rosso. E’ una pittura eseguita con sapienza, in equilibrio tra l’attenzione per il disegno e la componente cromatica. Sono immagini essenziali, spesso accompagnate da segni, come piccole croci o scritte, magari riprese da un libro appena letto o semplicemente parole, significative per il loro aspetto evocativo, ma indipendenti dal resto della scena. Ogni elemento concorre all’instaurazione di un’atmosfera sospesa, quasi sacrale, di fronte alla quale ognuno di noi riporta alla luce un frammento di un lontano di ricordo.
“home. casa....contenitore, guscio che protegge" all’interno del quale si verificano ed annotano azioni ed eventi quotidiani, un taccuino composto di tele dove si lasciano ogni giorno segni della nostra presenza. La casa anche come metafora del corpo, un involucro che filtra il mondo esterno e porta visibilmente i segni del vissuto. Nel lavoro di Baricchi (La Spezia, 1970) si percepisce una forte connotazione autobiografica, è lì, di fronte alla tela che si lascia andare la mente ad un libero sfogo, si richiamano ricordi lontani o sogni futuri, o semplicemente si registra un attimo di vita. Spesso le immagini rievocate appartengono all’infanzia: pochi elementi, tra i quali la sagoma di Pinocchio, un coniglio o un bambino, ritornano in modo ripetitivo e quasi ossessivo ad abitare i suoi dipinti, immersi in spesse campiture di colore, dal giallo all’ocra al rosso. E’ una pittura eseguita con sapienza, in equilibrio tra l’attenzione per il disegno e la componente cromatica. Sono immagini essenziali, spesso accompagnate da segni, come piccole croci o scritte, magari riprese da un libro appena letto o semplicemente parole, significative per il loro aspetto evocativo, ma indipendenti dal resto della scena. Ogni elemento concorre all’instaurazione di un’atmosfera sospesa, quasi sacrale, di fronte alla quale ognuno di noi riporta alla luce un frammento di un lontano di ricordo.
16
febbraio 2006
Mirko Baricchi – Home
Dal 16 febbraio al 19 marzo 2006
arte contemporanea
Location
STUDIO FORNI
Milano, Via Fatebenefratelli, 13, (Milano)
Milano, Via Fatebenefratelli, 13, (Milano)
Orario di apertura
da martedì a sabato 10-13 e 16-19,30
Vernissage
16 Febbraio 2006, ore 18
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