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Germano Sartelli
una mostra antologica dell’artista Germano Sartelli con circa 15 opere
Comunicato stampa
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Da un primo approccio di tipo naturalistico ed intimista negli anni Cinquanta dove l’artista utilizza garze, barattoli, cicche, foglie ed altri materiali di uso comune a rappresentare paesaggi in una sorta di collage di derivazione surrealista, egli giunge negli anni Sessanta ad un linguaggio più codificato della scultura, senza mai lasciare un lavoro di continua sperimentazione di tecniche e materiali diversi, una ricerca sempre in bilico tra naturale e artificiale, tra forme plastiche e superfici bidimensionali che giunge fino ai giorni nostri.
“…I suoi lavori presentano sempre un doppio registro sfalsato: hanno una base accessibile agli esseri umani quali la natura li ha fatti ed al loro interno un punto di fuga, un vortice che risucchia in un al di là percettivo trascinando la scena come in una tromba d’aria. Così nello spazio della composizione il reperto fisico perde i connotati per assumere valori altri, paradigmatici, esemplari, analoghi, e le materie che simbolizzano l’immateriale, il gesto, il vuoto, il vento e il movimento, sono fatti credibili da questa natura analogica assunta dai reperti. Il processo simbolico si realizza non per sapienza o virtuosismo, ma per sensibilità ed esperienza. Una esperienza che non ha avuto paura del sentire di quegli uomini che i nostri dotti chiamano dei primitivi e degli animisti.”
Dario Trento
“…I suoi lavori presentano sempre un doppio registro sfalsato: hanno una base accessibile agli esseri umani quali la natura li ha fatti ed al loro interno un punto di fuga, un vortice che risucchia in un al di là percettivo trascinando la scena come in una tromba d’aria. Così nello spazio della composizione il reperto fisico perde i connotati per assumere valori altri, paradigmatici, esemplari, analoghi, e le materie che simbolizzano l’immateriale, il gesto, il vuoto, il vento e il movimento, sono fatti credibili da questa natura analogica assunta dai reperti. Il processo simbolico si realizza non per sapienza o virtuosismo, ma per sensibilità ed esperienza. Una esperienza che non ha avuto paura del sentire di quegli uomini che i nostri dotti chiamano dei primitivi e degli animisti.”
Dario Trento
17
dicembre 2005
Germano Sartelli
Dal 17 dicembre 2005 al 21 gennaio 2006
arte contemporanea
Location
GALLERIA L’ELEFANTE
Treviso, Via Roggia, 52, (Treviso)
Treviso, Via Roggia, 52, (Treviso)
Orario di apertura
dal martedì al sabato 15.30-19.30 o su appuntamento
Vernissage
17 Dicembre 2005, ore 18
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