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Le dinamiche del gesto
In galleria saranno presentati alcuni lavori degli artisti selezionati da Riccardo Zelatore e Franco Balestrini che evidenziano il rapporto dei singoli autori con l’elemento pittorico
Comunicato stampa
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Sarà inaugurata il giorno 7 Dicembre, alle ore 18.00, nelle sale di Via Isola 40, la mostra Le dinamiche del gesto. Bertini, Ruggeri, Savelli, Shimizu. In galleria saranno presentati alcuni lavori degli artisti selezionati da Riccardo Zelatore e Franco Balestrini che evidenziano il rapporto dei singoli autori con l'elemento pittorico. La poetica creativa di ogni artista viene indagata attraverso i fremiti del colore, l'energia del segno, il dinamismo del gesto e gli impulsi della materia in un fluire di tensioni emotive a stento tenute entro i limiti della superficie.
Gianni Bertini (1922), con i lavori informali degli anni '50, realizza pitture dove la velocità del gesto convive e coincide con la presenza del segno liberandone natura emotiva ed energia ritmica. I suoi dipinti di questo periodo rappresentano un esempio compiuto di una pittura basata sulla vena improvvisativa e sulla dinamica gestuale, in cui i movimenti di rotazione e le accelerazioni improvvise invadono la scena in modo irrevocabile.
Nella foga creativa e di grande impatto cromatico di Piero Ruggeri (1930), la pasta pittorica è materica, ripetutamente sfregiata e spatolata, rivelando andamenti, luminosità e percorsi grafici di grande suggestione. Il suo non è tuttavia un abbandono selvaggio all'azione del dipingere, ma un atto che riconduce, nel ritmo del fare, alla pienezza dei sentimenti e delle emozioni.
Angelo Savelli (1911-1995) con la scelta del bianco monocromatico e il movimento verso forme ridotte, conduce l'osservatore verso uno stato di attesa dell'immagine, creando un'atmosfera tangibilmente sensuale. Nella sua pittura, che è insieme segno e fenomeno, colore e gesto sono ridotti ai minimi termini, così come l'elemento geometrico non è misura del limite ma origine del non limite e si concreta nel confine tra due valori di bianco o in un minimo rilievo, nella varietà degli spessori a creare una nuova e dinamica ricerca della profondità della luce.
Per Tetsuro Shimizu (1958) un ruolo fondamentale assume la tela, non semplice supporto, ma virtualità di volume e spazio che, accentuato dai tagli inferti, trattiene il gesto pittorico, ripetuto nelle varie stesure di colore. Una pittura riflessiva, che, per il modo stesso del suo prodursi, suggerisce una parità di livello tra le poetiche visive occidentali e orientali, ritrovando nell'azione pittorica una pratica di contemplazione che parte dal colore.
Con questa mostra, Balestrini centro cultura arte contemporanea vuole ancora una volta confermare il proprio impegno nella documentazione di figure artistiche di riferimento nel panorama internazionale, lungo un percorso espositivo che oscilla da sempre tra la tradizione del dipingere e la proposizione di nuove ricerche visive.
Riccardo Zelatore
Gianni Bertini (1922), con i lavori informali degli anni '50, realizza pitture dove la velocità del gesto convive e coincide con la presenza del segno liberandone natura emotiva ed energia ritmica. I suoi dipinti di questo periodo rappresentano un esempio compiuto di una pittura basata sulla vena improvvisativa e sulla dinamica gestuale, in cui i movimenti di rotazione e le accelerazioni improvvise invadono la scena in modo irrevocabile.
Nella foga creativa e di grande impatto cromatico di Piero Ruggeri (1930), la pasta pittorica è materica, ripetutamente sfregiata e spatolata, rivelando andamenti, luminosità e percorsi grafici di grande suggestione. Il suo non è tuttavia un abbandono selvaggio all'azione del dipingere, ma un atto che riconduce, nel ritmo del fare, alla pienezza dei sentimenti e delle emozioni.
Angelo Savelli (1911-1995) con la scelta del bianco monocromatico e il movimento verso forme ridotte, conduce l'osservatore verso uno stato di attesa dell'immagine, creando un'atmosfera tangibilmente sensuale. Nella sua pittura, che è insieme segno e fenomeno, colore e gesto sono ridotti ai minimi termini, così come l'elemento geometrico non è misura del limite ma origine del non limite e si concreta nel confine tra due valori di bianco o in un minimo rilievo, nella varietà degli spessori a creare una nuova e dinamica ricerca della profondità della luce.
Per Tetsuro Shimizu (1958) un ruolo fondamentale assume la tela, non semplice supporto, ma virtualità di volume e spazio che, accentuato dai tagli inferti, trattiene il gesto pittorico, ripetuto nelle varie stesure di colore. Una pittura riflessiva, che, per il modo stesso del suo prodursi, suggerisce una parità di livello tra le poetiche visive occidentali e orientali, ritrovando nell'azione pittorica una pratica di contemplazione che parte dal colore.
Con questa mostra, Balestrini centro cultura arte contemporanea vuole ancora una volta confermare il proprio impegno nella documentazione di figure artistiche di riferimento nel panorama internazionale, lungo un percorso espositivo che oscilla da sempre tra la tradizione del dipingere e la proposizione di nuove ricerche visive.
Riccardo Zelatore
07
dicembre 2005
Le dinamiche del gesto
Dal 07 dicembre 2005 al 28 gennaio 2006
arte contemporanea
Location
BALESTRINI CENTRO CULTURA ARTE CONTEMPORANEA
Albissola Marina, Via Ferdinando Isola, 40, (Savona)
Albissola Marina, Via Ferdinando Isola, 40, (Savona)
Orario di apertura
16-19; domenica chiuso
Vernissage
7 Dicembre 2005, ore 18
Autore
Curatore



