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Antonio Sferlazzo – Le prove di Wielopole-Wielopole
fotografie
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Programma
26 novembre
ore 12.00
via Santa Maria 25, Firenze
posa della targa in memoria di Tadeusz Kantor
ore 12.30
Cango – via Santa Maria 25
nella cornice della mostra documentaria sulla cittadina
di origine di Tadeusz Kantor, sara presentato il volume
Wielopole Skrzyñskie di Tadeusz Kantor a cura di Jozef Chrobak
I edizione in italiano
edizione in polacco di prossima pubblicazione
ore 18.00
Sala Oro – Teatro della Pergola – Via della Pergola 12/32,
fino all’11 Dicembre 2005
mostra: Le prove di Wielopole-Wielopole nelle fotografie
di Antonio Sferlazzo
fino all’11 Dicembre 2005, in orario di spettacolo,
ingresso libero dalle 19 alle 20.
Archivio Biblioteca Spadoni
presentazione dei libri:
K a n t o r
Wielopole-Wielopole
D o s s i e r
diario e fotografie delle prove di Wielopole-Wielopole
Luisa Passega e Antonio Sferlazzo
I edizione in polacco
edizione in italiano di prossima pubblicazione
Kantor a Firenze
a cura di Valerio Valoriani
I edizione in italiano – 2002
II edizione in polacco – 2005
ore 21.00
Cango - via Santa Maria 25
proiezione del video della prima dello spettacolo
Wielopole-Wielopole
Incontro con gli attori della storica compagnia Cricot2
TADEUSZ KANTOR
Wielopole 6 aprile 1915 – Cracovia 8 dicembre 1990.
Frequenta gli studi di pittura all’Accademia delle Belle Arti di
Cracovia dove, con il Club degli Studenti, organizza un’unica
rappresentazione di teatro delle marionette ispirata a La Morte
di Tintagiles, da Maurice Maeterlinck.
Negli anni dell’occupazione tedesca forma a Cracovia il gruppo
di Teatro Clandestino con cui mette in scena Balladyna di
J. S³owacki e Il ritorno di Ulisse di S. Wyspiañski, dove compare
per la prima volta l’idea dell’oggetto povero “del piu basso rango”.
Inizia un’attivita di scenografo, che si protrarra fino al 1963.
Nel 1947 e in Francia con una borsa di studio e l’anno
seguente organizza la Prima Esposizione d’Arte Moderna
Polacca del dopoguerra al Pa³ac Sztuki di Cracovia, dove
espone i suoi Quadri metaforici. Dal 1950 si ritira per quattro
anni dalla vita artistica ufficiale.
Nel 1955 fonda con Maria Jarema il Teatro Cricot 2 e insieme
producono: La piovra di Witkiewicz (1956) – Il Circo, di Mikulski
(1957) dove compare il primo Ambala¿.
Negli anni sessanta allestisce numerose mostre personali:
Parigi – Dusseldorf – Goteborg – New York – Baden Baden
– Norimberga e partecipa alle esposizioni internazionali:
Charleroi, Kassel, Varsavia, Bruxelles, XXX Biennale di Venezia,
Luneville, New York, Pittsburg, Essen, Praga, Darmstadt.
Con il Teatro Cricot 2 presenta gli spettacoli, ispirati
a Witkiewicz: Nella piccola dimora, Il Pazzo e la Monaca, la
prima versione tedesca di Nella piccola dimora con il titolo Der
Schrank (L’Armadio) e La Gallinella Acquatica.
Scrive il Manifesto del Teatro Informel a cui fanno seguito
il Manifesto del Teatro Zero, il Manifesto Ambala¿ e i testi
Incontro con il Rinoceronte di Durer, Che bella cosa il vestito,
Komplexes Theater, Teatro happening o Teatro degli eventi.
Il primo happening Cricotage si svolge a Varsavia alla Galleria
Foksal. Seguono: Linea di divisione, Il Grande Imballaggio,
La lettera, l’Happening marino panoramico, la Lezione di
Anatomia secondo Rembrandt, Hommage a Maria Jarema,
il Teatro Impossibile – otto azioni-happening.
Alla IX Biennale di San Paolo con gli Ambala¿e, riceve il I°
Premio di Pittura e a Roma il Premio Marzotto.
Nel 1968 partecipa all’Incontro Internazionale a Vela Luka in
Jugoslavia dove incontra Achille Perilli che lo invitera l’anno
successivo a Roma per il Festival Premio Roma alla Galleria
Nazionale d’Arte Moderna con La gallinella acquatica.
Negli anni settanta l’impegno sul fronte delle arti plastiche
procede parallelo al teatro. Partecipa alle mostre internazionali
a Kassel e Dublino, a Happening & Fluxus a Colonia, al
Simposio di Arti plastiche Wroc³aw ’70 – con il progetto
della gigantesca Sedia in cemento, concretizzato poi in un
monumento in legno alto 14 m. a Oslo – organizza Multipart
alla Galleria Foksal (suddivisa in due fasi), i Progetti impossibili,
gli Imballaggi concettuali, l’installazione Cambriolage. Pubblica
il Manifest 1970 e successivamente il Teatro Impossibile.
A Dourdan crea l’happening /La lavanderia/ e a Parigi, con
attori francesi, la piece I Calzolai, di Witkiewicz.
Il Cricot 2 debutta con Le Bellocce e i Cercopitechi, ancora da
Witkiewicz, alla Galleria Krzysztofory.
Da gennaio 1975 iniziano le prove de La classe morta. Scrive
il manifesto Il Teatro della morte e poi Il Piccolo Manifesto.
La classe morta riceve a New York il Premio della Critica OBIE.
A Palazzo delle Esposizioni di Roma presenta il cricotage Ou
sont les neiges d’antan. Nello stesso luogo viene inaugurata
la mostra, L’avanguardia polacca 1910-1978 e Le opere di
T. Kantor. I pittori di Cricot. il Teatro Cricot 2.
A Firenze, nella chiesa sconsacrata di Santa Maria avvia
l’atelier del Teatro Cricot 2, che prevede un seminario e la
creazione di un nuovo spettacolo. Nel 1980 nascono in
contemporanea, a Cracovia e Firenze, le due Cricoteke,
centri di documentazione del Cricot 2.
Il 23 giugno 1980 il Cricot 2 presenta a Firenze, con la
partecipazione di attori italiani, Wielopole,Wielopole.
Negli anni successivi, oltre alle personali d’arte a Parigi,
dove pubblica il testo Un lieu precis, e ad Avignone,
partecipa alla XL edizione della Biennale di Venezia.
Il Centre Georges Pompidou dedica una mostra al Teatro
Cricot 2 e organizza Presence Polonaise, all’interno della
quale Kantor allestisce La classe scolastica – l’opera chiusa.
Il Cricot 2 debutta con Crepino gli artisti, a Norimberga (una
co-produzione italo-tedesco-polacca).
A Milano alla Civica Scuola d’Arte Drammatica Paolo Grassi,
Kantor conduce un seminario che si conclude con lo
spettacolo Un matrimonio e la stesura delle Lezioni Milanesi,
pubblicate nel febbraio 1988.
A Bari al teatro Petruzzelli si svolge il convegno
internazionale di studi dedicato alla sua creazione, L’attesa
molto importante con la presentazione degli ultimi tre
spettacoli.
Nel 1987 crea il cricotage, Macchina dell’Amore e della
Morte, presentato a Kassel, a Milano, Reggio Emilia e al
Teatro Biondo di Palermo. Il Museo Internazionale delle
Marionette gli dedica la mostra Tadeusz Kantor. Oggetti e
macchine teatrali.
A Milano nel 1988 la prima mondiale di Qui non ci torno piu
e a Charleville il cricotage Une tres courte lecon.
Al Theatre Chaillot a Parigi si svolge il Festival del Cricot
2, La retour. Theatre de l’amour et de la mort e al Centre
Georges Pompidou, Tadeusz Kantor, peintre, auter, homme
de theatre: Ses resonances a la fin du Xxe siecle.
Nel 1990 presenta il cricotage O Douice Nuit, al Festival di
Avignone. A settembre-dicembre proseguono a Cracovia le
prove, iniziate a Tolosa in gennaio, dell’ultimo spettacolo
Oggi e il mio compleanno.
Muore improvvisamente dopo l’ultima prova di Oggi e il mio
compleanno.
Riceve postumo il premio Luigi Pirandello.
Post in un non lontano
26 novembre
ore 12.00
via Santa Maria 25, Firenze
posa della targa in memoria di Tadeusz Kantor
ore 12.30
Cango – via Santa Maria 25
nella cornice della mostra documentaria sulla cittadina
di origine di Tadeusz Kantor, sara presentato il volume
Wielopole Skrzyñskie di Tadeusz Kantor a cura di Jozef Chrobak
I edizione in italiano
edizione in polacco di prossima pubblicazione
ore 18.00
Sala Oro – Teatro della Pergola – Via della Pergola 12/32,
fino all’11 Dicembre 2005
mostra: Le prove di Wielopole-Wielopole nelle fotografie
di Antonio Sferlazzo
fino all’11 Dicembre 2005, in orario di spettacolo,
ingresso libero dalle 19 alle 20.
Archivio Biblioteca Spadoni
presentazione dei libri:
K a n t o r
Wielopole-Wielopole
D o s s i e r
diario e fotografie delle prove di Wielopole-Wielopole
Luisa Passega e Antonio Sferlazzo
I edizione in polacco
edizione in italiano di prossima pubblicazione
Kantor a Firenze
a cura di Valerio Valoriani
I edizione in italiano – 2002
II edizione in polacco – 2005
ore 21.00
Cango - via Santa Maria 25
proiezione del video della prima dello spettacolo
Wielopole-Wielopole
Incontro con gli attori della storica compagnia Cricot2
TADEUSZ KANTOR
Wielopole 6 aprile 1915 – Cracovia 8 dicembre 1990.
Frequenta gli studi di pittura all’Accademia delle Belle Arti di
Cracovia dove, con il Club degli Studenti, organizza un’unica
rappresentazione di teatro delle marionette ispirata a La Morte
di Tintagiles, da Maurice Maeterlinck.
Negli anni dell’occupazione tedesca forma a Cracovia il gruppo
di Teatro Clandestino con cui mette in scena Balladyna di
J. S³owacki e Il ritorno di Ulisse di S. Wyspiañski, dove compare
per la prima volta l’idea dell’oggetto povero “del piu basso rango”.
Inizia un’attivita di scenografo, che si protrarra fino al 1963.
Nel 1947 e in Francia con una borsa di studio e l’anno
seguente organizza la Prima Esposizione d’Arte Moderna
Polacca del dopoguerra al Pa³ac Sztuki di Cracovia, dove
espone i suoi Quadri metaforici. Dal 1950 si ritira per quattro
anni dalla vita artistica ufficiale.
Nel 1955 fonda con Maria Jarema il Teatro Cricot 2 e insieme
producono: La piovra di Witkiewicz (1956) – Il Circo, di Mikulski
(1957) dove compare il primo Ambala¿.
Negli anni sessanta allestisce numerose mostre personali:
Parigi – Dusseldorf – Goteborg – New York – Baden Baden
– Norimberga e partecipa alle esposizioni internazionali:
Charleroi, Kassel, Varsavia, Bruxelles, XXX Biennale di Venezia,
Luneville, New York, Pittsburg, Essen, Praga, Darmstadt.
Con il Teatro Cricot 2 presenta gli spettacoli, ispirati
a Witkiewicz: Nella piccola dimora, Il Pazzo e la Monaca, la
prima versione tedesca di Nella piccola dimora con il titolo Der
Schrank (L’Armadio) e La Gallinella Acquatica.
Scrive il Manifesto del Teatro Informel a cui fanno seguito
il Manifesto del Teatro Zero, il Manifesto Ambala¿ e i testi
Incontro con il Rinoceronte di Durer, Che bella cosa il vestito,
Komplexes Theater, Teatro happening o Teatro degli eventi.
Il primo happening Cricotage si svolge a Varsavia alla Galleria
Foksal. Seguono: Linea di divisione, Il Grande Imballaggio,
La lettera, l’Happening marino panoramico, la Lezione di
Anatomia secondo Rembrandt, Hommage a Maria Jarema,
il Teatro Impossibile – otto azioni-happening.
Alla IX Biennale di San Paolo con gli Ambala¿e, riceve il I°
Premio di Pittura e a Roma il Premio Marzotto.
Nel 1968 partecipa all’Incontro Internazionale a Vela Luka in
Jugoslavia dove incontra Achille Perilli che lo invitera l’anno
successivo a Roma per il Festival Premio Roma alla Galleria
Nazionale d’Arte Moderna con La gallinella acquatica.
Negli anni settanta l’impegno sul fronte delle arti plastiche
procede parallelo al teatro. Partecipa alle mostre internazionali
a Kassel e Dublino, a Happening & Fluxus a Colonia, al
Simposio di Arti plastiche Wroc³aw ’70 – con il progetto
della gigantesca Sedia in cemento, concretizzato poi in un
monumento in legno alto 14 m. a Oslo – organizza Multipart
alla Galleria Foksal (suddivisa in due fasi), i Progetti impossibili,
gli Imballaggi concettuali, l’installazione Cambriolage. Pubblica
il Manifest 1970 e successivamente il Teatro Impossibile.
A Dourdan crea l’happening /La lavanderia/ e a Parigi, con
attori francesi, la piece I Calzolai, di Witkiewicz.
Il Cricot 2 debutta con Le Bellocce e i Cercopitechi, ancora da
Witkiewicz, alla Galleria Krzysztofory.
Da gennaio 1975 iniziano le prove de La classe morta. Scrive
il manifesto Il Teatro della morte e poi Il Piccolo Manifesto.
La classe morta riceve a New York il Premio della Critica OBIE.
A Palazzo delle Esposizioni di Roma presenta il cricotage Ou
sont les neiges d’antan. Nello stesso luogo viene inaugurata
la mostra, L’avanguardia polacca 1910-1978 e Le opere di
T. Kantor. I pittori di Cricot. il Teatro Cricot 2.
A Firenze, nella chiesa sconsacrata di Santa Maria avvia
l’atelier del Teatro Cricot 2, che prevede un seminario e la
creazione di un nuovo spettacolo. Nel 1980 nascono in
contemporanea, a Cracovia e Firenze, le due Cricoteke,
centri di documentazione del Cricot 2.
Il 23 giugno 1980 il Cricot 2 presenta a Firenze, con la
partecipazione di attori italiani, Wielopole,Wielopole.
Negli anni successivi, oltre alle personali d’arte a Parigi,
dove pubblica il testo Un lieu precis, e ad Avignone,
partecipa alla XL edizione della Biennale di Venezia.
Il Centre Georges Pompidou dedica una mostra al Teatro
Cricot 2 e organizza Presence Polonaise, all’interno della
quale Kantor allestisce La classe scolastica – l’opera chiusa.
Il Cricot 2 debutta con Crepino gli artisti, a Norimberga (una
co-produzione italo-tedesco-polacca).
A Milano alla Civica Scuola d’Arte Drammatica Paolo Grassi,
Kantor conduce un seminario che si conclude con lo
spettacolo Un matrimonio e la stesura delle Lezioni Milanesi,
pubblicate nel febbraio 1988.
A Bari al teatro Petruzzelli si svolge il convegno
internazionale di studi dedicato alla sua creazione, L’attesa
molto importante con la presentazione degli ultimi tre
spettacoli.
Nel 1987 crea il cricotage, Macchina dell’Amore e della
Morte, presentato a Kassel, a Milano, Reggio Emilia e al
Teatro Biondo di Palermo. Il Museo Internazionale delle
Marionette gli dedica la mostra Tadeusz Kantor. Oggetti e
macchine teatrali.
A Milano nel 1988 la prima mondiale di Qui non ci torno piu
e a Charleville il cricotage Une tres courte lecon.
Al Theatre Chaillot a Parigi si svolge il Festival del Cricot
2, La retour. Theatre de l’amour et de la mort e al Centre
Georges Pompidou, Tadeusz Kantor, peintre, auter, homme
de theatre: Ses resonances a la fin du Xxe siecle.
Nel 1990 presenta il cricotage O Douice Nuit, al Festival di
Avignone. A settembre-dicembre proseguono a Cracovia le
prove, iniziate a Tolosa in gennaio, dell’ultimo spettacolo
Oggi e il mio compleanno.
Muore improvvisamente dopo l’ultima prova di Oggi e il mio
compleanno.
Riceve postumo il premio Luigi Pirandello.
Post in un non lontano
26
novembre 2005
Antonio Sferlazzo – Le prove di Wielopole-Wielopole
Dal 26 novembre all'undici dicembre 2005
fotografia
presentazione
presentazione
Location
TEATRO DELLA PERGOLA – BIBLIOTECA SPADONI
Firenze, Via Della Pergola, 12, (Firenze)
Firenze, Via Della Pergola, 12, (Firenze)
Orario di apertura
dalle 19 alle 20 e in orario di spettacolo
Vernissage
26 Novembre 2005, ore 18
Autore