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Carlo Steiner – Papier
Con la mostra Papier Steiner esplora il più fragile dei materiali, la carta, materiale delle tracce, dei segni, delle infinite forme, materiale della comunicazione e dei saperi
Comunicato stampa
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Con la mostra Papier Steiner esplora il più fragile dei materiali, la carta, materiale delle tracce, dei segni, delle infinite forme, materiale della comunicazione e dei saperi.
Nei 12 Papier esposti “Steiner esplora la superficie [della carta], per far emergere la sua profondità, il suo spessore: ne fa un trattamento scultoreo, perforandola, con incisioni-tagli.” (Eleonora Fiorani). L’artista conferisce alla materia una dimensione tattile, organicistica. La sua è materia-forma, i riferimenti ci rimandano, oltre che ai tagli di Fontana e dello Spazilismo, alle colate e composizioni materiche di Burri e alle superfici di Caporossi
Steiner con un filo incandescente fende con gesto continuo e sinuoso il delicato supporto, con mano accorta e leggera modula tagli sull’intera superficie originando una fitta e intricata trama. Nelle sue opere meandri si rincorrono lievitando verso l’esterno, il foglio acquista terza dimensione e spessore tattile.
“Si tratta di un passaggio da una superficie liscia a una superficie scabra, che suggerisce anfratti e buchi, da percorrere e in cui si può sprofondare e ci si può perdere […]”. (Eleonora Fiorani)
Lì dove Steiner non interviene, li dove la superficie resta intatta, liscia, per assenza di “ferite” o per negativo, emergono segni ed immagini come il frammento della pianta dei Panopticon, un richiamo all’invadenza dello sguardo del potere e dei contemporaneai mezzi di persuasione, oppure appaiono versi di Hoelderlin scritti in braille
Nella scultura Striscia la carta viene liberata dalla cornice: un lungo nastro si libra sinuoso sostenuto da una bacchetta di ottone che lo modella, le torsioni dei quadri si proiettano nello spazio.
Nei 12 Papier esposti “Steiner esplora la superficie [della carta], per far emergere la sua profondità, il suo spessore: ne fa un trattamento scultoreo, perforandola, con incisioni-tagli.” (Eleonora Fiorani). L’artista conferisce alla materia una dimensione tattile, organicistica. La sua è materia-forma, i riferimenti ci rimandano, oltre che ai tagli di Fontana e dello Spazilismo, alle colate e composizioni materiche di Burri e alle superfici di Caporossi
Steiner con un filo incandescente fende con gesto continuo e sinuoso il delicato supporto, con mano accorta e leggera modula tagli sull’intera superficie originando una fitta e intricata trama. Nelle sue opere meandri si rincorrono lievitando verso l’esterno, il foglio acquista terza dimensione e spessore tattile.
“Si tratta di un passaggio da una superficie liscia a una superficie scabra, che suggerisce anfratti e buchi, da percorrere e in cui si può sprofondare e ci si può perdere […]”. (Eleonora Fiorani)
Lì dove Steiner non interviene, li dove la superficie resta intatta, liscia, per assenza di “ferite” o per negativo, emergono segni ed immagini come il frammento della pianta dei Panopticon, un richiamo all’invadenza dello sguardo del potere e dei contemporaneai mezzi di persuasione, oppure appaiono versi di Hoelderlin scritti in braille
Nella scultura Striscia la carta viene liberata dalla cornice: un lungo nastro si libra sinuoso sostenuto da una bacchetta di ottone che lo modella, le torsioni dei quadri si proiettano nello spazio.
30
novembre 2005
Carlo Steiner – Papier
Dal 30 novembre 2005 al 27 gennaio 2006
arte contemporanea
Location
DIECI.DUE!
Milano, Via Volvinio, 30, (Milano)
Milano, Via Volvinio, 30, (Milano)
Orario di apertura
da martedì a venerdì e domenica 15,30-19
Vernissage
30 Novembre 2005, ore 18.30-21
Ufficio stampa
NEW RELEASE
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