Di formazione accademica, artista eclettico ed assai fertile Maurizio Attisani è riuscito nel tempo – dopo una continua e proficua ricerca a dar vita ad una lunga teoria di opere assai accattivanti, ad un’espressione delle sue fervide attività.
Partendo da una configurazione dell’immagine secondo musicalità classiche e frammentazioni naturalistiche, vive il suo excursus di ricerca, conquistandolo con traguardi ben definiti, nell’evolversi nel tempo .
Diversificando – attraverso un processo di stilizzazione e semplificazione- gli stilemi della sua poetica, arriva a definire un preciso codice espressivo, lontano da meri accademisti o facili rivisitazioni.
Con l’uso dei colori acrilici, matite, acquarelli, olii, Attisani formalizza una tipologia di linguaggio che ha come preciso scopo la creazione di un’arte oggettiva, le cui regole tendono a riflettere, in una magica cosmogonia, l’ordine dell’unverso.
Con accenti vicini alla poetica di Mondrian egli utilizza gli elementi compositivi per “dinamizzare” il movimento ed è così che FORMA- SPAZIO-COLORE divengono la trilogia di base su cui Attisani impianta il ritmo del suo universo interiore e con un processo osmotico della forma che si fa colore e viceversa, crea uno spazio oltre i limiti del convenzionale.