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Maurizio Cimino – Il Mondo di Vesna
L’esposizione si compone di 16 foto in bianco e nero, che costituiscono il nucleo pulsante di un ampio reportage, in cui lo sguardo indagatore dell’artista si avvicina alla cultura Rom senza pregiudizi
Comunicato stampa
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Dal giorno sabato 29 ottobre 2005 sino a domenica 8 gennaio 2006 sarà visibile, presso la Sala Scatti di Vita del Complesso Museale di Santa Chiara, la mostra fotografica Il Mondo di Vesna di Maurizio Cimino, un giovane e promettente fotografo napoletano.
L’esposizione si compone di 16 foto in bianco e nero, che costituiscono il nucleo pulsante di un ampio reportage, in cui lo sguardo indagatore dell’artista si avvicina alla cultura Rom senza pregiudizi, ma con la curiosità di chi vuole conoscere o, per meglio dire, tenta di conoscere un mondo che ogni giorno incontriamo ed incrociamo frettolosamente.
Gli scatti di Cimino ritraggono Vesna, una bambina Rom che ha vissuto nel campo nomadi di Secondigliano, alla periferia di Napoli, e il suo mondo fatto di persone dall’aspetto intelligentemente furbesco e di luoghi desolanti; un mondo popolato da bambini dal volto angelico e da donne e uomini dall’aria vissuta, che ti scrutano dentro con i loro sguardi ammiccanti e profondi.
Le foto di Cimino attraggono lo sguardo dell’osservatore in maniera semplice e diretta ed hanno il merito di introdurci in punta di piedi in un mondo poco conosciuto, “altro”, diverso.
Gli scatti dell’artista, infatti, senza indugiare su immagini irrispettose della dignità umana, raccolgono frammenti di una vita di strada, in cui si alternano gesti semplici, come la preparazione della crema per il caffè, si sottendono relazioni e tradizioni sociali ataviche cementatesi nei secoli (il discendente, cugini, sociogrammi, incongruenze), si intuisce il ruolo centrale della musica (in treno) e si percepisce la gioia di vivere (vieni a vedere) e la disperazione rabbiosa (rabbia) del mondo nomade. Alla fine del viaggio l’obbiettivo fotografico di Cimino, dopo aver ruotato senza posa intorno al mondo dei Rom, si ferma ed immortala la dolcezza di Vesna, che al pari di una piccola Venere reclina il volto.
L’esposizione si compone di 16 foto in bianco e nero, che costituiscono il nucleo pulsante di un ampio reportage, in cui lo sguardo indagatore dell’artista si avvicina alla cultura Rom senza pregiudizi, ma con la curiosità di chi vuole conoscere o, per meglio dire, tenta di conoscere un mondo che ogni giorno incontriamo ed incrociamo frettolosamente.
Gli scatti di Cimino ritraggono Vesna, una bambina Rom che ha vissuto nel campo nomadi di Secondigliano, alla periferia di Napoli, e il suo mondo fatto di persone dall’aspetto intelligentemente furbesco e di luoghi desolanti; un mondo popolato da bambini dal volto angelico e da donne e uomini dall’aria vissuta, che ti scrutano dentro con i loro sguardi ammiccanti e profondi.
Le foto di Cimino attraggono lo sguardo dell’osservatore in maniera semplice e diretta ed hanno il merito di introdurci in punta di piedi in un mondo poco conosciuto, “altro”, diverso.
Gli scatti dell’artista, infatti, senza indugiare su immagini irrispettose della dignità umana, raccolgono frammenti di una vita di strada, in cui si alternano gesti semplici, come la preparazione della crema per il caffè, si sottendono relazioni e tradizioni sociali ataviche cementatesi nei secoli (il discendente, cugini, sociogrammi, incongruenze), si intuisce il ruolo centrale della musica (in treno) e si percepisce la gioia di vivere (vieni a vedere) e la disperazione rabbiosa (rabbia) del mondo nomade. Alla fine del viaggio l’obbiettivo fotografico di Cimino, dopo aver ruotato senza posa intorno al mondo dei Rom, si ferma ed immortala la dolcezza di Vesna, che al pari di una piccola Venere reclina il volto.
29
ottobre 2005
Maurizio Cimino – Il Mondo di Vesna
Dal 29 ottobre 2005 all'otto gennaio 2006
fotografia
Location
COMPLESSO MUSEALE DI SANTA CHIARA
Napoli, Via Santa Chiara, 49C, (Napoli)
Napoli, Via Santa Chiara, 49C, (Napoli)
Orario di apertura
tutti i giorni 9,30-18,30; festivi 9,30-14,30
Vernissage
29 Ottobre 2005, ore 18
Autore




