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Vitamortemiracoli. Around 1: Siena
Collettiva di arte contemporanea
Comunicato stampa
Segnala l'evento
La Galleria Alessandro Bagnai con sede a Siena e Firenze, in collaborazione con lo stabilimento termale San Giovanni di Rapolano, presenta “vitamortemiracoli”, prima tappa del progetto itinerante Around curato da Gaia Pasi, che per l’occasione riunisce i lavori di: Francesco Carone, Raffaele di Vaia, Giovanni Lillo e Christian Posani.
Le opere, resteranno in mostra negli spazi della Galleria Alessandro Bagnai di Siena, fino al 31 dicembre.
- Proseguendo, il 9 dicembre, a Rapolano Terme, negli ambienti innovati del centro termale San Giovanni, sarà inaugurata alle ore 19:00 la seconda parte della mostra, nel corso della quale verrà presentato e distribuito il catalogo con testi a cura di Gaia Pasi.
La seconda sessione dell’evento rimarrà aperta al pubblico fino al 10 marzo 2006.
Partendo dalla città di Siena, Around è un importante appuntamento che propone e promuove, in una serie di luoghi particolari e sempre diversi, i risultati scaturiti dalle ricerche effettuate negli studi d’artista presenti sul territorio.
Per l’episodio senese Around ha stabilito tra i lavori di Carone, Posani, Lillo e di Vaia, una connessione tematica e concettuale, che va oltre alle differenze tecniche, le modalità operative adottate e ai risultati raggiunti. Nel lavoro degli artisti presentati è emerso un interesse comune a catturare e restituire il turbinio degli attimi apparentemente banali che tracciano uno dopo l’altro il destino degli uomini. Il presente è segnato dall’esperienza del passato, ed è irrefrenabilmente avviato verso il futuro che include di per sé una fine. Metafore di vita, assunti di morte, rotte alternative e immersioni all’interno della certezza storica, si intrecciano su una scena attuale, precaria ed evanescente, dove la creatività si muove veloce, in cerca di soluzioni. Sottraendosi al provincialismo e alle immagini subliminali dell’accelerazione visiva globale, i lavori selezionati - sequenze di emozioni, di opachi frammenti e di incubi odierni- mettono a fuoco (o fiamme?) la situazione contemporanea.
Christian Posani vive e lavora a Siena; per The Last Calling, presenta Senza Titolo, tre grandi tele nelle quali confluiscono parti di un repertorio fotografico erotico del 1800, secolo nel quale vedono la luce la fotografia e la pornografia. Il XIX secolo, come tutte le epoche passate, diventa il contenitore delle immagini, del gusto e delle forme che determinano lo spirito del tempo; da questo involucro Posani estrae alcuni aspetti, analizzandoli. L’erotismo, per esempio, come la moda, cambia con il mutare dei tempi fino a diventare nei giorni nostri una forma di comunicazione. L’artista interviene sulle immagini con ampie campiture di colore scuro che come un filtro si frappongono allo sguardo, praticando una sorta di censura. Ogni stratificazione applicata alla tela, come avviene per esempio in Crematorio di luce (1999), in Verba pro Rebus (2003) e nei recenti Lightbox (2005), determina l’appannamento figurativo o la trasfigurazione sostanziale, come nel ciclo Magdalene, presentato nel 2003 a San Benedetto del Tronto, alla Biennale delle Arti Nuove.
Giovanni Lillo: pittore di origine laziale, residente da molti anni a Siena e qui attivo in una particolare ricerca concentrata sull’utilizzo pittorico e materico ma anche tematico-ideale della cenere. Questa materia, come accade nei pannelli fotografici e nel video Aerare (2000/2003) presentati con Zerynthia a Rapolano nel 2000, assume valenze semantiche e fattuali diverse, contrapponendo elementi opposti tra loro. I contrari, quali l’impalpabile polvere grigia e la luce riflessa dello specchio, coesistono nel tutto in maniera complementare e indissolubile, e vi confluiscono regolarmente in modalità continuata e ciclica. Nella mostra, Lillo presenta il ciclo amoroma (2004/2005); al fondo di feltro policromatico, l’artista imprime frammentate figurazioni di cenere, icona, del lento sgretolarsi dei simboli del potere. Realtà, illusione e verità, si amalgamano in un gioco di richiami sottili e interpretazioni differenti.
Raffaele di Vaia: Artista di formazione senese, vive a Firenze e lavora a Prato. Il lavoro di Raffele di Vaia vuol cogliere l’ambiguità del punto di vista, per farlo, si avvale degli effetti luminosi e delle trasparenze. Giocando con la luce ogni cosa può apparire difforme da sé e trasformarsi da un momento all’altro provocando l’ alterazione percettiva, sensoriale ed ambientale di chi la osserva. Gli acetati di Nahual 2004 proiettano l’ombra ingigantita di un ragno, il piccolo predatore esce dal buco e si trasforma nello spettro invincibile del grande cacciatore dando inizio al gioco della variabilità delle reciprocità.
La Preda 2005, video istallazione presentata in mostra, realizza lucidamente le prospettive possibili che intervengono nel rapporto preda cacciatore- cacciatore preda: un cielo intriso d’aspettativa, intervalla strani accadimenti che avvengono all’interno di spazi chiusi densi di atmosfere alla Murnau .
Francesco Carone: Vive e lavora a Siena. Per la Galleria Bagnai propone Citrinitas, una stanza completamente dipinta in giallo, nella quale, sistema le sue opere. La ricerca di Carone e conforme ha un viaggio lungo un’esistenza, dedicata alla ricerca di un tesoro che semina per strada indizi sensoriali che conducono a tutto e a niente. Seguendo rotte, gradi, scampando ai pericoli di mare e di terra misurando il cammino, il tesoro assume la valenza della crescita del lavoro nell’ itinerario verso la rivelazione. Cavallo di Frisia (zampa di gallina) (2004) e Secolare (2004) sono due sculture geometriche, un ipercubo la prima, e un parallelepipedo la seconda; entrambe, sono completamente rivestite di metri gialli da carpentiere. I metri, si incastrano uno di seguito all’altro sulle superfici dei due solidi e su quelle dei due quadri intitolati Una griglia non basta ad un gorilla, mentre Rotta sottile, un insolito lapis in ottone dipinto lungo 2,5 m si appoggia solitario alla parete. Carone, anima il percorso della mostra, spargendo per la galleria Il segreto cammino parziale, una serie di multipli in ceramica dipinta, con sopraimpressi gradi e rotte marine. Una Mappa (2005) invita a riflettere sui percorsi… che potrebbero includere quello diretto alle Rotte parallele (2005), delle terme di San Giovanni a Rapolano.
Le opere, resteranno in mostra negli spazi della Galleria Alessandro Bagnai di Siena, fino al 31 dicembre.
- Proseguendo, il 9 dicembre, a Rapolano Terme, negli ambienti innovati del centro termale San Giovanni, sarà inaugurata alle ore 19:00 la seconda parte della mostra, nel corso della quale verrà presentato e distribuito il catalogo con testi a cura di Gaia Pasi.
La seconda sessione dell’evento rimarrà aperta al pubblico fino al 10 marzo 2006.
Partendo dalla città di Siena, Around è un importante appuntamento che propone e promuove, in una serie di luoghi particolari e sempre diversi, i risultati scaturiti dalle ricerche effettuate negli studi d’artista presenti sul territorio.
Per l’episodio senese Around ha stabilito tra i lavori di Carone, Posani, Lillo e di Vaia, una connessione tematica e concettuale, che va oltre alle differenze tecniche, le modalità operative adottate e ai risultati raggiunti. Nel lavoro degli artisti presentati è emerso un interesse comune a catturare e restituire il turbinio degli attimi apparentemente banali che tracciano uno dopo l’altro il destino degli uomini. Il presente è segnato dall’esperienza del passato, ed è irrefrenabilmente avviato verso il futuro che include di per sé una fine. Metafore di vita, assunti di morte, rotte alternative e immersioni all’interno della certezza storica, si intrecciano su una scena attuale, precaria ed evanescente, dove la creatività si muove veloce, in cerca di soluzioni. Sottraendosi al provincialismo e alle immagini subliminali dell’accelerazione visiva globale, i lavori selezionati - sequenze di emozioni, di opachi frammenti e di incubi odierni- mettono a fuoco (o fiamme?) la situazione contemporanea.
Christian Posani vive e lavora a Siena; per The Last Calling, presenta Senza Titolo, tre grandi tele nelle quali confluiscono parti di un repertorio fotografico erotico del 1800, secolo nel quale vedono la luce la fotografia e la pornografia. Il XIX secolo, come tutte le epoche passate, diventa il contenitore delle immagini, del gusto e delle forme che determinano lo spirito del tempo; da questo involucro Posani estrae alcuni aspetti, analizzandoli. L’erotismo, per esempio, come la moda, cambia con il mutare dei tempi fino a diventare nei giorni nostri una forma di comunicazione. L’artista interviene sulle immagini con ampie campiture di colore scuro che come un filtro si frappongono allo sguardo, praticando una sorta di censura. Ogni stratificazione applicata alla tela, come avviene per esempio in Crematorio di luce (1999), in Verba pro Rebus (2003) e nei recenti Lightbox (2005), determina l’appannamento figurativo o la trasfigurazione sostanziale, come nel ciclo Magdalene, presentato nel 2003 a San Benedetto del Tronto, alla Biennale delle Arti Nuove.
Giovanni Lillo: pittore di origine laziale, residente da molti anni a Siena e qui attivo in una particolare ricerca concentrata sull’utilizzo pittorico e materico ma anche tematico-ideale della cenere. Questa materia, come accade nei pannelli fotografici e nel video Aerare (2000/2003) presentati con Zerynthia a Rapolano nel 2000, assume valenze semantiche e fattuali diverse, contrapponendo elementi opposti tra loro. I contrari, quali l’impalpabile polvere grigia e la luce riflessa dello specchio, coesistono nel tutto in maniera complementare e indissolubile, e vi confluiscono regolarmente in modalità continuata e ciclica. Nella mostra, Lillo presenta il ciclo amoroma (2004/2005); al fondo di feltro policromatico, l’artista imprime frammentate figurazioni di cenere, icona, del lento sgretolarsi dei simboli del potere. Realtà, illusione e verità, si amalgamano in un gioco di richiami sottili e interpretazioni differenti.
Raffaele di Vaia: Artista di formazione senese, vive a Firenze e lavora a Prato. Il lavoro di Raffele di Vaia vuol cogliere l’ambiguità del punto di vista, per farlo, si avvale degli effetti luminosi e delle trasparenze. Giocando con la luce ogni cosa può apparire difforme da sé e trasformarsi da un momento all’altro provocando l’ alterazione percettiva, sensoriale ed ambientale di chi la osserva. Gli acetati di Nahual 2004 proiettano l’ombra ingigantita di un ragno, il piccolo predatore esce dal buco e si trasforma nello spettro invincibile del grande cacciatore dando inizio al gioco della variabilità delle reciprocità.
La Preda 2005, video istallazione presentata in mostra, realizza lucidamente le prospettive possibili che intervengono nel rapporto preda cacciatore- cacciatore preda: un cielo intriso d’aspettativa, intervalla strani accadimenti che avvengono all’interno di spazi chiusi densi di atmosfere alla Murnau .
Francesco Carone: Vive e lavora a Siena. Per la Galleria Bagnai propone Citrinitas, una stanza completamente dipinta in giallo, nella quale, sistema le sue opere. La ricerca di Carone e conforme ha un viaggio lungo un’esistenza, dedicata alla ricerca di un tesoro che semina per strada indizi sensoriali che conducono a tutto e a niente. Seguendo rotte, gradi, scampando ai pericoli di mare e di terra misurando il cammino, il tesoro assume la valenza della crescita del lavoro nell’ itinerario verso la rivelazione. Cavallo di Frisia (zampa di gallina) (2004) e Secolare (2004) sono due sculture geometriche, un ipercubo la prima, e un parallelepipedo la seconda; entrambe, sono completamente rivestite di metri gialli da carpentiere. I metri, si incastrano uno di seguito all’altro sulle superfici dei due solidi e su quelle dei due quadri intitolati Una griglia non basta ad un gorilla, mentre Rotta sottile, un insolito lapis in ottone dipinto lungo 2,5 m si appoggia solitario alla parete. Carone, anima il percorso della mostra, spargendo per la galleria Il segreto cammino parziale, una serie di multipli in ceramica dipinta, con sopraimpressi gradi e rotte marine. Una Mappa (2005) invita a riflettere sui percorsi… che potrebbero includere quello diretto alle Rotte parallele (2005), delle terme di San Giovanni a Rapolano.
09
dicembre 2005
Vitamortemiracoli. Around 1: Siena
Dal 09 dicembre 2005 al 10 marzo 2006
arte contemporanea
Location
TERME DI SAN GIOVANNI
Rapolano Terme, Località Terme San Giovanni, 52, (Siena)
Rapolano Terme, Località Terme San Giovanni, 52, (Siena)
Orario di apertura
tutti i giorni 10-18
Vernissage
9 Dicembre 2005, ore 19
Autore
Curatore