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Gilda Gubiotti – Visione Satellitare
Saranno esposti circa 20 dipinti
Comunicato stampa
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UNO SGUARDO DAL CIELO
A volte, il nostro Pianeta può riservarci splendidi spettacoli.
Visto dall’alto, esso sembra un impasto materico e cromatico, affascinante opera di un grande artista.
Sulla sua superficie emergono, maestosi, vulcani, ghiacciai, catene montuose che tracciano territori fisici. La roccia disegna luoghi, l’acqua delimita i continenti, li scava, penetra in essi fecondandoli, generando laghi, oceani e mari. Immensi deserti contendono lo spazio a distese verdi, i monti alle pianure, i mari alla terra, creando un mondo brulicante di vita.
Davanti a questo spettacolo l’uomo scompare. Dallo spazio è come se egli non esistesse.
Padrona del mondo, la razza umana, davanti alle immensità spaziali, si fa piccola, pur mantenendo il suo stato di batterio in grado di influenzarne la salute.
L’ultima produzione di Gilda Gubiotti trae spunto proprio da quest’immensa e incredibile opera “naturale” che è il nostro Pianeta.
Musa ispiratrice, la Terra pare essersi messa in posa per farsi ritrarre. I paesaggi, rappresentati ora dall’alto, ora di scorcio, offrono allo spettatore una visione satellitare, non possibile fino ad alcuni decenni fa, che affascina per la sua diversità.
La rossa Cina, la terrosa Australia, la gelida Islanda, la verde Africa, la campagna italiana, sono presenti nelle ultime opere dell’artista siciliana, ma sono soprattutto i vulcani ad esserne i veri protagonisti. Spenti o ancora in attività, essi si ergono su docili colline quasi fossero i padroni incontrastati del Pianeta, pronti a spazzare via ogni cosa si trovi davanti al loro lento ma inesorabile fiume di lava.
Il tratto dell’artista, sulla tela, si fa ora aspro ora leggero. Il pennello si muove lentamente per poi picchettare il supporto. Le distese rocciose si concretano lasciando piccoli sprazzi di sereno, i colori terrosi si mischiano agli azzurri, si fanno materia tangibile e ruvida.
La sua precedente produzione, che aveva come soggetti i giardini, è stata accantonata.
Il verde imperante e pulito del fogliame ha cominciato a convivere con i rossi accesi, gli azzurri acquosi, i marroni terrosi. La visione è stata allargata e il chiuso di un hortus è stato soppiantato dall’interezza di visioni satellitari.
La rassicurante e cara immagine della Terra che conosciamo, un’immensa distesa blu dalla quale emergono i continenti velati dall’atmosfera e da qualche bianca nuvola, in questa mostra non c’è. Per Gilda Gubiotti, il Pianeta blu di blu non ha poi molto. Nei suoi dipinti c’è più attenzione per la terra emersa, così ruvida ed aspra, per quella crosta, quell’argilla viva con la quale, migliaia d’anni fa, siamo stati plasmati, per le foreste vergini.
Personalità tutt’altro che tranquilla, Gubiotti ama rappresentare il mondo in tutta la sua potenza.
Nei suoi quadri difficilmente vi è un senso di calma. Ella non gode davanti ad uno spettacolo di pace, ma al contrario si lascia incantare, secondo la lezione del romanticismo sul sublime, da un’eruzione, in grado di generare paure miste ad estasi, o dalla maestosità di un massiccio roccioso.
Artista vicina all’espressionismo tedesco di inizio secolo, tratta i suoi ultimi dipinti quasi fossero plastici. Grumi di materia si alternano a distese lisce per poi sprofondare, tattilmente, in crepacci.
I monti sono gli unici abitanti di luoghi silenziosi, circondati dall’acqua o erti su un suolo che si estende per chilometri.
Non una casa, non una costruzione. Sulla costa, luci concatenate presumono vite umane, perse nel loro infinito correre quotidiano. Quello rappresentato da Gilda Gubiotti è un pianeta lontano, selvaggio, ricco di fascino primordiale, terra di miti arcaici in cui i Titani dominavano l’Universo allora conosciuto.
Isola delle femmine, 07/09/2005 Vinny Scorsone
Gilda Gubiotti nasce a Palermo. Vive e opera nella stessa città. Allieva di Michele Dixit Domino, ha iniziato giovanissima dedicandosi all’artigianato artistico e disegnando gioielli, costumi per il teatro e tessuti per l’arredamento non trascurando mai la ricerca pittorica. Dal ’75 al ’78 vive a Milano frequenta gli studi di Lilloni e Cascella. Affascinata dal loro mondo lirico di rappresentare la natura inizia a dipingere, boschi, giardini e paesaggi siciliani, ora lussureggianti, ora brulli ed assolati, immergendosi nella natura e contemplandone la bellezza. Recentemente la sua ricerca è orientata verso la rappresentazione della terra vista dallo spazio. In questo ultimo momento estetico è percepibile la forza dirompente della natura e in particolare dei vulcani.
Nel corso della sua attività artistica recensioni sulla sua pittura sono state pubblicate da diverse testate giornalistiche. Le sue opere si trovano in importanti collezioni pubbliche quali La Facoltà di Ingegneria di Palermo, La Sede dell’Assessorato al Turismo della Regione Siciliana, il Museo delle arti grafiche di Naro (AG), la nave da Crociera Costa Atlantica, la Nave Costa Mediterranea e in moltissime collezioni private.
Mostre e rassegne d’arte
1973 Ricasoliana, Palermo – 1975 Galleria El Harka, Palermo – 1976 1° Trofeo “il cavalletto” Palermo – 1980 mostra collettiva del Banco di Sicilia, Palermo – 1981 mostra personale presso lo Studio Gubiotti, Palermo - 1985 Donna Arte in Sicilia; ENDAS Palermo – 1992 mostra personale Centro d’Arte Sedac, Palermo - 1998 Rassegna del piccolo dipinto; Galleria Elle Arte, Palermo – 1999 Arte Fiera Padova – 1999 Collettiva di primavera; Galleria Elle Arte, Palermo – 2000 Arte Fiera Padova – 2000 Expo Arte New York (Javits Convention Center) – 2001 Biennale di Firenze (fortezza da Basso) – 2001 Barrafranca EN; Rassegna di pittori siciliani a confronti – 2002, 2003, 2004, mostra collettiva presso La R.U.M.E. 2003 Mostra organizzata dall’UNESCO, Parigi con il patrocinio del Presidente della Repubblica francese presso i saloni della Piramide del Museo del Louvre – 2003 Galleria Decouvert, Parigi – 2004 mostra collettiva, Salone Internazionale Cantieri Culturali della Zisa, Palermo – 2004 mostra collettiva Galleria Civica, Enna – 2004 Casa Sicilia Parigi Salone Internazionale Arti Plastiche e Figurative – 2005 mostra collettiva Associazione culturale Graffiti Palermo – 2005 Galleria d’Arte Studio 71 Palermo.
Si sono interessati alle sue opere i critici: Giovanni Cappuzzo, Francesco Carbone, Vilma Costa, Aldo Gerbino, Germak, Benedetto Patera, Albano Rossi, Pino Schifano, Vinny Scorsone.
A volte, il nostro Pianeta può riservarci splendidi spettacoli.
Visto dall’alto, esso sembra un impasto materico e cromatico, affascinante opera di un grande artista.
Sulla sua superficie emergono, maestosi, vulcani, ghiacciai, catene montuose che tracciano territori fisici. La roccia disegna luoghi, l’acqua delimita i continenti, li scava, penetra in essi fecondandoli, generando laghi, oceani e mari. Immensi deserti contendono lo spazio a distese verdi, i monti alle pianure, i mari alla terra, creando un mondo brulicante di vita.
Davanti a questo spettacolo l’uomo scompare. Dallo spazio è come se egli non esistesse.
Padrona del mondo, la razza umana, davanti alle immensità spaziali, si fa piccola, pur mantenendo il suo stato di batterio in grado di influenzarne la salute.
L’ultima produzione di Gilda Gubiotti trae spunto proprio da quest’immensa e incredibile opera “naturale” che è il nostro Pianeta.
Musa ispiratrice, la Terra pare essersi messa in posa per farsi ritrarre. I paesaggi, rappresentati ora dall’alto, ora di scorcio, offrono allo spettatore una visione satellitare, non possibile fino ad alcuni decenni fa, che affascina per la sua diversità.
La rossa Cina, la terrosa Australia, la gelida Islanda, la verde Africa, la campagna italiana, sono presenti nelle ultime opere dell’artista siciliana, ma sono soprattutto i vulcani ad esserne i veri protagonisti. Spenti o ancora in attività, essi si ergono su docili colline quasi fossero i padroni incontrastati del Pianeta, pronti a spazzare via ogni cosa si trovi davanti al loro lento ma inesorabile fiume di lava.
Il tratto dell’artista, sulla tela, si fa ora aspro ora leggero. Il pennello si muove lentamente per poi picchettare il supporto. Le distese rocciose si concretano lasciando piccoli sprazzi di sereno, i colori terrosi si mischiano agli azzurri, si fanno materia tangibile e ruvida.
La sua precedente produzione, che aveva come soggetti i giardini, è stata accantonata.
Il verde imperante e pulito del fogliame ha cominciato a convivere con i rossi accesi, gli azzurri acquosi, i marroni terrosi. La visione è stata allargata e il chiuso di un hortus è stato soppiantato dall’interezza di visioni satellitari.
La rassicurante e cara immagine della Terra che conosciamo, un’immensa distesa blu dalla quale emergono i continenti velati dall’atmosfera e da qualche bianca nuvola, in questa mostra non c’è. Per Gilda Gubiotti, il Pianeta blu di blu non ha poi molto. Nei suoi dipinti c’è più attenzione per la terra emersa, così ruvida ed aspra, per quella crosta, quell’argilla viva con la quale, migliaia d’anni fa, siamo stati plasmati, per le foreste vergini.
Personalità tutt’altro che tranquilla, Gubiotti ama rappresentare il mondo in tutta la sua potenza.
Nei suoi quadri difficilmente vi è un senso di calma. Ella non gode davanti ad uno spettacolo di pace, ma al contrario si lascia incantare, secondo la lezione del romanticismo sul sublime, da un’eruzione, in grado di generare paure miste ad estasi, o dalla maestosità di un massiccio roccioso.
Artista vicina all’espressionismo tedesco di inizio secolo, tratta i suoi ultimi dipinti quasi fossero plastici. Grumi di materia si alternano a distese lisce per poi sprofondare, tattilmente, in crepacci.
I monti sono gli unici abitanti di luoghi silenziosi, circondati dall’acqua o erti su un suolo che si estende per chilometri.
Non una casa, non una costruzione. Sulla costa, luci concatenate presumono vite umane, perse nel loro infinito correre quotidiano. Quello rappresentato da Gilda Gubiotti è un pianeta lontano, selvaggio, ricco di fascino primordiale, terra di miti arcaici in cui i Titani dominavano l’Universo allora conosciuto.
Isola delle femmine, 07/09/2005 Vinny Scorsone
Gilda Gubiotti nasce a Palermo. Vive e opera nella stessa città. Allieva di Michele Dixit Domino, ha iniziato giovanissima dedicandosi all’artigianato artistico e disegnando gioielli, costumi per il teatro e tessuti per l’arredamento non trascurando mai la ricerca pittorica. Dal ’75 al ’78 vive a Milano frequenta gli studi di Lilloni e Cascella. Affascinata dal loro mondo lirico di rappresentare la natura inizia a dipingere, boschi, giardini e paesaggi siciliani, ora lussureggianti, ora brulli ed assolati, immergendosi nella natura e contemplandone la bellezza. Recentemente la sua ricerca è orientata verso la rappresentazione della terra vista dallo spazio. In questo ultimo momento estetico è percepibile la forza dirompente della natura e in particolare dei vulcani.
Nel corso della sua attività artistica recensioni sulla sua pittura sono state pubblicate da diverse testate giornalistiche. Le sue opere si trovano in importanti collezioni pubbliche quali La Facoltà di Ingegneria di Palermo, La Sede dell’Assessorato al Turismo della Regione Siciliana, il Museo delle arti grafiche di Naro (AG), la nave da Crociera Costa Atlantica, la Nave Costa Mediterranea e in moltissime collezioni private.
Mostre e rassegne d’arte
1973 Ricasoliana, Palermo – 1975 Galleria El Harka, Palermo – 1976 1° Trofeo “il cavalletto” Palermo – 1980 mostra collettiva del Banco di Sicilia, Palermo – 1981 mostra personale presso lo Studio Gubiotti, Palermo - 1985 Donna Arte in Sicilia; ENDAS Palermo – 1992 mostra personale Centro d’Arte Sedac, Palermo - 1998 Rassegna del piccolo dipinto; Galleria Elle Arte, Palermo – 1999 Arte Fiera Padova – 1999 Collettiva di primavera; Galleria Elle Arte, Palermo – 2000 Arte Fiera Padova – 2000 Expo Arte New York (Javits Convention Center) – 2001 Biennale di Firenze (fortezza da Basso) – 2001 Barrafranca EN; Rassegna di pittori siciliani a confronti – 2002, 2003, 2004, mostra collettiva presso La R.U.M.E. 2003 Mostra organizzata dall’UNESCO, Parigi con il patrocinio del Presidente della Repubblica francese presso i saloni della Piramide del Museo del Louvre – 2003 Galleria Decouvert, Parigi – 2004 mostra collettiva, Salone Internazionale Cantieri Culturali della Zisa, Palermo – 2004 mostra collettiva Galleria Civica, Enna – 2004 Casa Sicilia Parigi Salone Internazionale Arti Plastiche e Figurative – 2005 mostra collettiva Associazione culturale Graffiti Palermo – 2005 Galleria d’Arte Studio 71 Palermo.
Si sono interessati alle sue opere i critici: Giovanni Cappuzzo, Francesco Carbone, Vilma Costa, Aldo Gerbino, Germak, Benedetto Patera, Albano Rossi, Pino Schifano, Vinny Scorsone.
05
novembre 2005
Gilda Gubiotti – Visione Satellitare
Dal 05 al 19 novembre 2005
arte contemporanea
Location
GALLERIA STUDIO 71
Palermo, Via Vincenzo Fuxa, 9, (Palermo)
Palermo, Via Vincenzo Fuxa, 9, (Palermo)
Orario di apertura
17-20 incluso i festivi
Vernissage
5 Novembre 2005, ore 18,30
Autore
Curatore




