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Ennio D’Ambros
esposizione dedicata al Vajont
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Curata da Luigina Bortolatto si apre a Roma nelle Sale del Bramante in Piazza del Popolo sabato 15 ottobre 2005 alle ore 18.00 l’esposizione dedicata al Vajont da Ennio D’Ambros, artista particolarmente caro a LE VENEZIE,loro prezioso collaboratore.
La mostra inaugurata dal Senatore a vita Giulio Andreotti è poema epico lirico di una tragedia nota in tutto il mondo.
Protagonista dell’evento bambino dodicenne della tragedia, fatto uomo artista riaffiora dall’inconscio della sua memoria dopo il 1986.
Da quel momento le sue opere rivelano con lucida memoria la catastrofe dove prevale tuttavia la fiducia nel mestiere dell’artista di ridonare all’universo la perduta euritmia.
Il Vajont come un guado e Immanis memoria costituiscono i titoli di esposizioni personali dell’artista richiesti ed ospitati nel 2003 dagli Istituti italiani di Cultura di Amburgo e di Monaco di Baviera.
Il novembre dello stesso anno per il 40° anniversario della catastrofe l’artista Ennio D’Ambros è stato incaricato dal Comune di Longarone di allestire la mostra antologica inaugurata in Ottobre in occasione della sua visita dal Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi.
L’esposizione romana si arricchisce di opere successive a quella data attraverso le quali,
“D’Ambros, uomo del nostro tempo, si esprime con una sensibilità che è la sua contraddizione, immerso in un’antitesi che è la sua terra tra Piave e Dolomiti, terra di disastri eppure terra splendida di vita, boschi lussureggianti, laghi verdi, fiumi argentei e montagne diafane e purpuree. L.B”
Il maestro Giusto Pio ha composto per l’occasione Spazi concatenati che si intercalano musicalmente alle immagini.
L’esposizione porta in catalogo la riproduzione di tutte le opere, una prefazione del Senatore a vita Giulio Andreotti oltre a saggi di Luigina Bortolatto, Fred Licht e Pierduilio Pizzolon.
La mostra inaugurata dal Senatore a vita Giulio Andreotti è poema epico lirico di una tragedia nota in tutto il mondo.
Protagonista dell’evento bambino dodicenne della tragedia, fatto uomo artista riaffiora dall’inconscio della sua memoria dopo il 1986.
Da quel momento le sue opere rivelano con lucida memoria la catastrofe dove prevale tuttavia la fiducia nel mestiere dell’artista di ridonare all’universo la perduta euritmia.
Il Vajont come un guado e Immanis memoria costituiscono i titoli di esposizioni personali dell’artista richiesti ed ospitati nel 2003 dagli Istituti italiani di Cultura di Amburgo e di Monaco di Baviera.
Il novembre dello stesso anno per il 40° anniversario della catastrofe l’artista Ennio D’Ambros è stato incaricato dal Comune di Longarone di allestire la mostra antologica inaugurata in Ottobre in occasione della sua visita dal Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi.
L’esposizione romana si arricchisce di opere successive a quella data attraverso le quali,
“D’Ambros, uomo del nostro tempo, si esprime con una sensibilità che è la sua contraddizione, immerso in un’antitesi che è la sua terra tra Piave e Dolomiti, terra di disastri eppure terra splendida di vita, boschi lussureggianti, laghi verdi, fiumi argentei e montagne diafane e purpuree. L.B”
Il maestro Giusto Pio ha composto per l’occasione Spazi concatenati che si intercalano musicalmente alle immagini.
L’esposizione porta in catalogo la riproduzione di tutte le opere, una prefazione del Senatore a vita Giulio Andreotti oltre a saggi di Luigina Bortolatto, Fred Licht e Pierduilio Pizzolon.
15
ottobre 2005
Ennio D’Ambros
Dal 15 ottobre al 15 novembre 2005
arte contemporanea
Location
SALE DEL BRAMANTE
Roma, Piazza Del Popolo, (Roma)
Roma, Piazza Del Popolo, (Roma)
Orario di apertura
da martedì a venerdì 15–20; sabato e domenica 10–20
Vernissage
15 Ottobre 2005, ore 18
Autore
Curatore