Create an account
Welcome! Register for an account
La password verrà inviata via email.
Recupero della password
Recupera la tua password
La password verrà inviata via email.
-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- Servizi
- Sezioni
- container colonna1
Waiting Room – Valerio Tricoli
installazione audio: The sea comes in at midnight (per Steve Erickson)
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Mercoledi 14 dicembre alle 22.00 per la rassegna Desco Music, Raum, in Via Ca' Selvatica 4/d, presenta il concerto del trio di Ferran Fages, Jean-Philippe Gross e Will Guthrie per oggetti amplificati, percussioni, giradischi preparato e no-imput mixer. Precede per Waiting Room l'installazione audio di Valerio Tricoli The sea comes in at midnight (per Steve Erickson).
Il trio di Ferran Fages, Jean-Philippe Gross e Will Guthrie riunisce tre giovani sperimentatori musicali di una nuova generazione di improvvisatori caratterizzata da un'apertura estrema ad influenze ed esperienze trasversali ad un'infinità di generi e frontiere musicali.
Le loro scelte individuali nell'equipaggiamento sono lontane da strumenti "standard": Ferran Fages suona degli oggetti acustici "contro" il movimento di un giradischi, Jean-Philippe Gross un mixer allacciato su se stesso, e Will Guthrie degli oggetti amplificati, microfoni, e piccole percussioni.
Mix tra il puramente acustico, l'elettronico, e lo spazio intermedio tra i due, le improvvisazioni del trio dipendono da dettagli microscopici tesi a costruzioni ben più ampie. Lo spettro di energia dato dalle attrezzature motorizzate apre le improvvisazioni a riunioni pericolose, ad un corso di eventi e risultati imprevedibili. La forza compulsiva del loro instrumentarium contestualizza il lavoro del trio -almeno in parte- all'interno di una lenta traiettoria musicale che stabilisce le regole e le carte di negoziato tra il performer e la macchina.
Ferran Fages suona la chitarra, i giradischi e l'elettronica. E' membro del collettivo IBA dal 1999. Suona regolarmente in diversi progetti di improvvisazione come: Error Focus (con Ruth Barberàn), Cremaster (con Alfredo Costa Monteiro), Ambilis (con Dorothee Schmitz). Ha suonato anche con i coreografi Olga Mesa, Carme Torrent e Constanza Brncic. Tra gli altri, si è esibito con: Joan Saura, Agustí Fernández, Jakob Draminsky, Franck Stofer, Antón Ignorant, Stefan Prins, Derek Bailey, Margarida García, Francisco López, Andrea Neumann, Peter Kowald, Taku Unami, Masahiko Okura, Masafumi Ezaki, Bukhard Beins, Guiseppe Ielasi, Mark Wastell...
Jean-Philippe Gross è nato nel 1979. Vive e lavora a Metz. Dapprima batterista, si è poi mosso lentamente verso l'elettroacustica e l'improvvisazione. DAl 1999 al 2001 ha partecipato ad un colletivo di musica-teatro diretto da Jean-Marc Montera and Hubert Colas. Membro della PAGAILLE Orchestra, TEENage Project, suona regolarmente con la band free-noise Maelstrom, in duo con Alexandre Bellenger, Arnaud Rivière, Utah Kawasaki, Agnès Palier, Alfredo Costa Monteiro, Xavier Charles, in trio con Will Guthrie e Ferran Fages, Jean Luc Guionnet eFrederic Blondy...Membro fondatore, nel 2001, dell'associazione Fragment (etichetta, venue).
Will Guthrie è un percussionista australiano che usa strumenti auto-costruiti e oggetti amplificati, oltre a tamburi e cembali tradizionali. Il suo approccio non convenzionale alla musica e al suono spesso trascende i limiti della sua strumentazione. In Australia Ha organizzato, promosso e presentato molti concerti, coll'intento di sviluppare e scoprire un' identità musicale australiana nei territori dell'improvvisazione. Dirige l'etichetta di musica sperimentale ANTBOY MUSIC. Ha suonato in Australia, Cina, Giappone e in Europa, ed è coinvolto in numerosi progetti interdisciplinari (danza, film, teatro, teatro di figura...). Si è esibito ed ha collaborato con molti musicisti della scena impro, tra i quali John Butcher, Chris Burn, Jason Kahn, Gert-Jan Prins, Tetuzi Akiyama, Eddie Prevost.
The sea comes in at midnight (per Steve Erickson) di Valerio Tricoli è un'installazione audio per registratore a bobine, microfoni, altoparlanti, cavo metallico, televisore. Ispirata dall'omonimo romanzo del giovane scrittore americano a cui l'opera è dedicata, l'installazione è una vera e propria scultura sonora, un dispositivo completamente analogico di proiezione di suono, spazio ed emozioni.
Nonostante il rigore formale e strutturale dell'opera (ogni elemento architettonico e acustico "interferisce" direttamente con tutti gli altri, secondo una concezione morfogenetica direttamente influenzata dalle teorie del matematico e topografo René Thom (peraltro, rileggere le pagine del romanzo di Erickson dedicate alla stesura e alla riconfigurazione del Calendario Apocalittico - calendario cronologico e anche topologico della modernità - alla luce della Teoria delle Catastrofi del pensatore francese, se non utile, potrebbe certamente rivelarsi attività assai interessante)), dicevo, nonostante il rigore strutturale l' opera si prefigge di comunicare emozioni, nel setting cataclismico dell'"esplosione di tempo in un vuoto di significato".
Valerio Tricoli è nato a Palermo nel 1977, ma vive e opera a Bologna dal 1998. Compositore elettroacustico, ma anche improvvisatore radicale su strumenti elettronici analogici, architetto del suono e indefesso promotore di concerti e collaborazioni, Tricoli è considerato uno degli elementi di punta della nouvelle vogue musicale italiana. E' membro fondatore dell'etichetta/collettivo Bowindo e del gruppo 3/4HadBeenEliminated. Dal 2005 fa parte della line-up di Autistic Daughters. Collaborazioni con Renato Rinaldi e Alessandro Bosetti; con Howard Stelzer, Brendan Murray e Claudio Rocchetti.
Desco music è un osservatorio privilegiato sul panorama della musica sperimentale internazionale. Il formato di questi piccoli concerti non è quello classico, con un musicista di fronte a un auditorio, ma è impostato su una serie di 'tavoli apparecchiati all’attenzione'. Raum propone una dimensione d'ascolto e di coinvolgimento attentivo ed emotivo, in una direzione che è opposta all’involontario disturbante: se di rumore deve trattarsi, che sia quantomeno servo di scena, materia prima tra le altre, da trattare nell’alchimia sonora.
Un esperimento di incontro tra i musicisti, il pubblico e lo spazio fisico dell'interscambio.
A Desco Music si affianca Waiting Room, spazio intercapedine con installazioni audio/video per l'attesa.
Il trio di Ferran Fages, Jean-Philippe Gross e Will Guthrie riunisce tre giovani sperimentatori musicali di una nuova generazione di improvvisatori caratterizzata da un'apertura estrema ad influenze ed esperienze trasversali ad un'infinità di generi e frontiere musicali.
Le loro scelte individuali nell'equipaggiamento sono lontane da strumenti "standard": Ferran Fages suona degli oggetti acustici "contro" il movimento di un giradischi, Jean-Philippe Gross un mixer allacciato su se stesso, e Will Guthrie degli oggetti amplificati, microfoni, e piccole percussioni.
Mix tra il puramente acustico, l'elettronico, e lo spazio intermedio tra i due, le improvvisazioni del trio dipendono da dettagli microscopici tesi a costruzioni ben più ampie. Lo spettro di energia dato dalle attrezzature motorizzate apre le improvvisazioni a riunioni pericolose, ad un corso di eventi e risultati imprevedibili. La forza compulsiva del loro instrumentarium contestualizza il lavoro del trio -almeno in parte- all'interno di una lenta traiettoria musicale che stabilisce le regole e le carte di negoziato tra il performer e la macchina.
Ferran Fages suona la chitarra, i giradischi e l'elettronica. E' membro del collettivo IBA dal 1999. Suona regolarmente in diversi progetti di improvvisazione come: Error Focus (con Ruth Barberàn), Cremaster (con Alfredo Costa Monteiro), Ambilis (con Dorothee Schmitz). Ha suonato anche con i coreografi Olga Mesa, Carme Torrent e Constanza Brncic. Tra gli altri, si è esibito con: Joan Saura, Agustí Fernández, Jakob Draminsky, Franck Stofer, Antón Ignorant, Stefan Prins, Derek Bailey, Margarida García, Francisco López, Andrea Neumann, Peter Kowald, Taku Unami, Masahiko Okura, Masafumi Ezaki, Bukhard Beins, Guiseppe Ielasi, Mark Wastell...
Jean-Philippe Gross è nato nel 1979. Vive e lavora a Metz. Dapprima batterista, si è poi mosso lentamente verso l'elettroacustica e l'improvvisazione. DAl 1999 al 2001 ha partecipato ad un colletivo di musica-teatro diretto da Jean-Marc Montera and Hubert Colas. Membro della PAGAILLE Orchestra, TEENage Project, suona regolarmente con la band free-noise Maelstrom, in duo con Alexandre Bellenger, Arnaud Rivière, Utah Kawasaki, Agnès Palier, Alfredo Costa Monteiro, Xavier Charles, in trio con Will Guthrie e Ferran Fages, Jean Luc Guionnet eFrederic Blondy...Membro fondatore, nel 2001, dell'associazione Fragment (etichetta, venue).
Will Guthrie è un percussionista australiano che usa strumenti auto-costruiti e oggetti amplificati, oltre a tamburi e cembali tradizionali. Il suo approccio non convenzionale alla musica e al suono spesso trascende i limiti della sua strumentazione. In Australia Ha organizzato, promosso e presentato molti concerti, coll'intento di sviluppare e scoprire un' identità musicale australiana nei territori dell'improvvisazione. Dirige l'etichetta di musica sperimentale ANTBOY MUSIC. Ha suonato in Australia, Cina, Giappone e in Europa, ed è coinvolto in numerosi progetti interdisciplinari (danza, film, teatro, teatro di figura...). Si è esibito ed ha collaborato con molti musicisti della scena impro, tra i quali John Butcher, Chris Burn, Jason Kahn, Gert-Jan Prins, Tetuzi Akiyama, Eddie Prevost.
The sea comes in at midnight (per Steve Erickson) di Valerio Tricoli è un'installazione audio per registratore a bobine, microfoni, altoparlanti, cavo metallico, televisore. Ispirata dall'omonimo romanzo del giovane scrittore americano a cui l'opera è dedicata, l'installazione è una vera e propria scultura sonora, un dispositivo completamente analogico di proiezione di suono, spazio ed emozioni.
Nonostante il rigore formale e strutturale dell'opera (ogni elemento architettonico e acustico "interferisce" direttamente con tutti gli altri, secondo una concezione morfogenetica direttamente influenzata dalle teorie del matematico e topografo René Thom (peraltro, rileggere le pagine del romanzo di Erickson dedicate alla stesura e alla riconfigurazione del Calendario Apocalittico - calendario cronologico e anche topologico della modernità - alla luce della Teoria delle Catastrofi del pensatore francese, se non utile, potrebbe certamente rivelarsi attività assai interessante)), dicevo, nonostante il rigore strutturale l' opera si prefigge di comunicare emozioni, nel setting cataclismico dell'"esplosione di tempo in un vuoto di significato".
Valerio Tricoli è nato a Palermo nel 1977, ma vive e opera a Bologna dal 1998. Compositore elettroacustico, ma anche improvvisatore radicale su strumenti elettronici analogici, architetto del suono e indefesso promotore di concerti e collaborazioni, Tricoli è considerato uno degli elementi di punta della nouvelle vogue musicale italiana. E' membro fondatore dell'etichetta/collettivo Bowindo e del gruppo 3/4HadBeenEliminated. Dal 2005 fa parte della line-up di Autistic Daughters. Collaborazioni con Renato Rinaldi e Alessandro Bosetti; con Howard Stelzer, Brendan Murray e Claudio Rocchetti.
Desco music è un osservatorio privilegiato sul panorama della musica sperimentale internazionale. Il formato di questi piccoli concerti non è quello classico, con un musicista di fronte a un auditorio, ma è impostato su una serie di 'tavoli apparecchiati all’attenzione'. Raum propone una dimensione d'ascolto e di coinvolgimento attentivo ed emotivo, in una direzione che è opposta all’involontario disturbante: se di rumore deve trattarsi, che sia quantomeno servo di scena, materia prima tra le altre, da trattare nell’alchimia sonora.
Un esperimento di incontro tra i musicisti, il pubblico e lo spazio fisico dell'interscambio.
A Desco Music si affianca Waiting Room, spazio intercapedine con installazioni audio/video per l'attesa.
14
dicembre 2005
Waiting Room – Valerio Tricoli
14 dicembre 2005
performance - happening
serata - evento
serata - evento
Location
RAUM
Bologna, Via Ca' Selvatica, 4/D, (Bologna)
Bologna, Via Ca' Selvatica, 4/D, (Bologna)
Vernissage
14 Dicembre 2005, ore 22
Autore

