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Living/Waiting Room – Giacomo Strada / Andrea Dojmi
performance Sciara di Giacomo Strada con Filippo Timi per Living Room, preceduta dal video Startle Summer di Andrea Dojmi per Waiting Room
Comunicato stampa
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Martedi 25 ottobre alle 22.00 Raum, in via Ca' Selvatica 4/d, presenta la performance Sciara di Giacomo Strada con Filippo Timi per Living Room, preceduta dal video Startle Summer di Andrea Dojmi per Waiting Room.
Sciara è il termine con cui viene chiamato il residuo seccato del magma fuoriuscito durante l’attività vulcanica. Il residuo è ciò che rimane, qualcosa di freddo, compatto, secco, fissato, nero, apparentemente senza vita.
Sciara è questo resto, il quale è però la prova di qualcosa che è avvenuto, è la testimonianza di ciò che prima era in pieno movimento, in attività parossistica, calore e colore. Sciara è la memoria che testimonia con la propria materia trasmutata la storia della materia stessa. Intorno a Sciara i corpi sono gli elementi di un processo alchemico che nel suo consumarsi torna all’origine, in un percorso inverso.
All’origine il tempo di Sciara si produce in corpi di eccezionale vitalità, corpi atletici, preparati, capaci di qualunque cosa. Sono corpi miracolosi: nella loro azione intuitiva il fuoco si estingue perché possano raggiungere la massima concentrazione. Come se mirassero a divenire un solo punto, che non necessita più di movimento, né di tempo.
Non hanno esalato l’ultimo respiro. Hanno appena iniziato a non respirare.
Sciara è un luogo statico della memoria e impronta. Qui le forme sono dei blocchi e la macchina è un flusso progettato. L’energico si è disgregato, Il singolo elemento (che passa dal vedibile veduto) è fermo, appoggiato.
Pensiamo all’architettura mescolata delle piazze, percorse e segnate dal tempo, tempo storia o tempo usura. Ogni fibra di ogni materia a diverse velocità corre nella ricerca di evoluzione verso un divino, inteso non come stravolgimento ma come esplosione, catastrofe. (Giacomo Strada).
Giacomo Strada (Cesena 1972) dopo il Liceo Artistico di Ravenna, frequenta la Magyar Képzomuvészeti Foiskola (Accademia delle Belle Arti ungherese) a Budapest e si diploma in scultura all’Accademia di Belle Arti di Firenze.
In seguito lavora come scenografo per il Teatro Valdoca e collabora alla realizzazione di oggetti scenici per la Societas Raffaello Sanzio; fonda assieme ad altri performer suoi coetanei il collettivo teatrale Bobby Kent & Margot; e lavora a Milano a progetti culturali trasversali. Vive e lavora a Cesena dove insieme alla pratica scultorea, installativa e performativa, lavora come interior designer.
La collaborazione con Filippo Timi (attore, tra le altre esperienze, della compagnia Giorgio Barberio Corsetti) risale all'esperienza comune di Bobby Kent & Margot sviluppandosi in sguardi incrociati sulla creazione. In Sciara partecipano anche altri performer del gruppo aperto di ricerca Open.
Startle Summer, breve passaggio video-sonoro realizzato in super 8, è parte di una prima raccolta di video-documentari legati al progetto visivo AIMREAD (pubblicato da Booth-Clibborn, Londra, 2005).
L’intero progetto riguarda l’esperienza, la tensione e il modo percettivo della prima infanzia e la relazione di questa con il sistema educativo, scolastico e religioso.
Startle Summer è il riassunto audio-video di un vero e proprio racconto. Startle Summer è il nome di un bambino morto nella strage di Waco,Texas; in questo caso Startle è uno dei tre bambini che in AIMREADY scoprono un lago artificiale, dopo essere fuggiti da un campo estivo,(…campo di esercitazione fisica e religiosa…?)...Startle è destinato a scomparire, diventando il sacrificio del passaggio dalla prima infanzia alla seconda. I bambini rimarranno in due, lui – lei, a nascondere e condividere un segreto per il resto della propria vita.
In Startle Summer, la natura e la sua bellezza nascondono qualcosa di inquietante e misterioso, ma non esiste divisione tra il sogno e l’incubo, la paura e la gioia, la costrizione e il gioco, l’educazione e la sua parte piu’ scura, violenta…questo equilibrio-non-equilibrio segna tutta la raccolta dei video di AIMREADY e cosi’ l’intero progetto editoriale.
Startle Summer è un nome che nasconde un incubo e l’incubo non è ancora qualcosa di brutto, siamo nello spazio-tempo della non distinzione.
Andrea Dojmi (Roma 1973), è artista visivo, vive tra Milano e Roma. La sua ricerca è caratterizzata dall’uso di più media, fotografia e video, installazione e performance, pittura e ricerca sonora elettronica, ed è focalizzata sulla tensione fra età infantile, natura, educazione, dimensione sperimentale e relazione con l’habitat. Tra le ultime partecipazioni di Andrea Dojmi, il progetto n.3 di FFWD-mag, film festival di Locarno 2005 con nell’ambito del progetto “Club” a cura di Noha Stohlz e lo sviluppo dell’immagine del Netmage festival 2006 con un progetto visivo apposito.
Living Room, a cura di Silvia Fanti, è uno sguardo sulla produzione di performer, coreografi, artisti visivi e plastici. In Living Room convergono una serie di eventi performativi realizzati per uno spazio ridotto, a stretto contatto con il pubblico, aperti nel formato e nell'ideazione. Un format anomalo che nasce per sperimentare forme di presentazione scenica non classiche, alla ricerca di prototipi e tipologie performative attuali e colloquiali.
Living Room è una camera di decompressione per artisti affermati; e un luogo di verifica per chi ha ricerche in corso: ricerche sui formati, sulle forme della rappresentazione, di cui condividere i processi e non solo gli esiti.
A Living Room si affianca lo spazio Waiting Room, spazio intercapedine in cui vengono presentate brevi opere video.
Sciara è il termine con cui viene chiamato il residuo seccato del magma fuoriuscito durante l’attività vulcanica. Il residuo è ciò che rimane, qualcosa di freddo, compatto, secco, fissato, nero, apparentemente senza vita.
Sciara è questo resto, il quale è però la prova di qualcosa che è avvenuto, è la testimonianza di ciò che prima era in pieno movimento, in attività parossistica, calore e colore. Sciara è la memoria che testimonia con la propria materia trasmutata la storia della materia stessa. Intorno a Sciara i corpi sono gli elementi di un processo alchemico che nel suo consumarsi torna all’origine, in un percorso inverso.
All’origine il tempo di Sciara si produce in corpi di eccezionale vitalità, corpi atletici, preparati, capaci di qualunque cosa. Sono corpi miracolosi: nella loro azione intuitiva il fuoco si estingue perché possano raggiungere la massima concentrazione. Come se mirassero a divenire un solo punto, che non necessita più di movimento, né di tempo.
Non hanno esalato l’ultimo respiro. Hanno appena iniziato a non respirare.
Sciara è un luogo statico della memoria e impronta. Qui le forme sono dei blocchi e la macchina è un flusso progettato. L’energico si è disgregato, Il singolo elemento (che passa dal vedibile veduto) è fermo, appoggiato.
Pensiamo all’architettura mescolata delle piazze, percorse e segnate dal tempo, tempo storia o tempo usura. Ogni fibra di ogni materia a diverse velocità corre nella ricerca di evoluzione verso un divino, inteso non come stravolgimento ma come esplosione, catastrofe. (Giacomo Strada).
Giacomo Strada (Cesena 1972) dopo il Liceo Artistico di Ravenna, frequenta la Magyar Képzomuvészeti Foiskola (Accademia delle Belle Arti ungherese) a Budapest e si diploma in scultura all’Accademia di Belle Arti di Firenze.
In seguito lavora come scenografo per il Teatro Valdoca e collabora alla realizzazione di oggetti scenici per la Societas Raffaello Sanzio; fonda assieme ad altri performer suoi coetanei il collettivo teatrale Bobby Kent & Margot; e lavora a Milano a progetti culturali trasversali. Vive e lavora a Cesena dove insieme alla pratica scultorea, installativa e performativa, lavora come interior designer.
La collaborazione con Filippo Timi (attore, tra le altre esperienze, della compagnia Giorgio Barberio Corsetti) risale all'esperienza comune di Bobby Kent & Margot sviluppandosi in sguardi incrociati sulla creazione. In Sciara partecipano anche altri performer del gruppo aperto di ricerca Open.
Startle Summer, breve passaggio video-sonoro realizzato in super 8, è parte di una prima raccolta di video-documentari legati al progetto visivo AIMREAD (pubblicato da Booth-Clibborn, Londra, 2005).
L’intero progetto riguarda l’esperienza, la tensione e il modo percettivo della prima infanzia e la relazione di questa con il sistema educativo, scolastico e religioso.
Startle Summer è il riassunto audio-video di un vero e proprio racconto. Startle Summer è il nome di un bambino morto nella strage di Waco,Texas; in questo caso Startle è uno dei tre bambini che in AIMREADY scoprono un lago artificiale, dopo essere fuggiti da un campo estivo,(…campo di esercitazione fisica e religiosa…?)...Startle è destinato a scomparire, diventando il sacrificio del passaggio dalla prima infanzia alla seconda. I bambini rimarranno in due, lui – lei, a nascondere e condividere un segreto per il resto della propria vita.
In Startle Summer, la natura e la sua bellezza nascondono qualcosa di inquietante e misterioso, ma non esiste divisione tra il sogno e l’incubo, la paura e la gioia, la costrizione e il gioco, l’educazione e la sua parte piu’ scura, violenta…questo equilibrio-non-equilibrio segna tutta la raccolta dei video di AIMREADY e cosi’ l’intero progetto editoriale.
Startle Summer è un nome che nasconde un incubo e l’incubo non è ancora qualcosa di brutto, siamo nello spazio-tempo della non distinzione.
Andrea Dojmi (Roma 1973), è artista visivo, vive tra Milano e Roma. La sua ricerca è caratterizzata dall’uso di più media, fotografia e video, installazione e performance, pittura e ricerca sonora elettronica, ed è focalizzata sulla tensione fra età infantile, natura, educazione, dimensione sperimentale e relazione con l’habitat. Tra le ultime partecipazioni di Andrea Dojmi, il progetto n.3 di FFWD-mag, film festival di Locarno 2005 con nell’ambito del progetto “Club” a cura di Noha Stohlz e lo sviluppo dell’immagine del Netmage festival 2006 con un progetto visivo apposito.
Living Room, a cura di Silvia Fanti, è uno sguardo sulla produzione di performer, coreografi, artisti visivi e plastici. In Living Room convergono una serie di eventi performativi realizzati per uno spazio ridotto, a stretto contatto con il pubblico, aperti nel formato e nell'ideazione. Un format anomalo che nasce per sperimentare forme di presentazione scenica non classiche, alla ricerca di prototipi e tipologie performative attuali e colloquiali.
Living Room è una camera di decompressione per artisti affermati; e un luogo di verifica per chi ha ricerche in corso: ricerche sui formati, sulle forme della rappresentazione, di cui condividere i processi e non solo gli esiti.
A Living Room si affianca lo spazio Waiting Room, spazio intercapedine in cui vengono presentate brevi opere video.
25
ottobre 2005
Living/Waiting Room – Giacomo Strada / Andrea Dojmi
25 ottobre 2005
performance - happening
serata - evento
serata - evento
Location
RAUM
Bologna, Via Ca' Selvatica, 4/D, (Bologna)
Bologna, Via Ca' Selvatica, 4/D, (Bologna)
Vernissage
25 Ottobre 2005, ore 22
Autore
Curatore




