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Carlo Capuano – Magia e Potere
mostra personale
Comunicato stampa
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Fu facile realizzare, agli inizi dell’avventura umana, in mezzo a fenomeni diversi e procedure ordinarie, lanecessità di modificare e condizionare la realtà esterna, usando anche mezzi che, spesso incompresi, recassero a un ruolo più prestigioso, capace di imporsi sul gruppo. Mezzi che si accompagnavano alle "rappresentazioni collettive" o alle "intuizioni personali", sviluppando l’immediata osservazione e la relativa importanza fra l’essere e l’apparire.
Era un dar vita al "funzionalismo" per impossessarsi di qualcosa, innaturale ma eficace, che dificilmente avrebbero potuto fronteggiare: il potere. L’importante era fregiarsi di un segno distintivo con efficacia diretta e immediata che potesse attraversare, idealmente, una evoluzione da magica a religiosa a scientifica.
Un’atteggiamento più complesso e inintellegibile, ma per questo più temuto e venerato, arricchendolo con un’efficacia simbolica e una ritualità più complessa. Si erano aperti vasti spazi nell’immaginario, impreziositi con l’aiuto del gesto e della parola.
Nel velato e lento passaggio che un tempo l’antropologia registrava fra magia, religione e scienza, non c’è ormai traccia, travolto da una corrente convinzione che siano apparse e cresciute insieme, conservando intatto il potere della ritualità, aumentandone gli effetti con efficacia e accattivante complessità, trascinando il religioso e incomprensibile valore del dogma.
Restano solo nebulose menzogne che con indifferenza accettiamo perché educati da sempre a considerarle erità, anzi, lasciando atrofizzare quelle particolari e preziose capacità che aiuterebbero a difenderci.
Un rifiuto di idee chiare e distinte, privilegiando le incertezze, in mezzo a masse sempre più numerose, prone alle diverse vesti indossate da singolari maestri che si affidano all’apparenza per rendere sempre più misterioso e inomprensibile il loro potere.
Era un dar vita al "funzionalismo" per impossessarsi di qualcosa, innaturale ma eficace, che dificilmente avrebbero potuto fronteggiare: il potere. L’importante era fregiarsi di un segno distintivo con efficacia diretta e immediata che potesse attraversare, idealmente, una evoluzione da magica a religiosa a scientifica.
Un’atteggiamento più complesso e inintellegibile, ma per questo più temuto e venerato, arricchendolo con un’efficacia simbolica e una ritualità più complessa. Si erano aperti vasti spazi nell’immaginario, impreziositi con l’aiuto del gesto e della parola.
Nel velato e lento passaggio che un tempo l’antropologia registrava fra magia, religione e scienza, non c’è ormai traccia, travolto da una corrente convinzione che siano apparse e cresciute insieme, conservando intatto il potere della ritualità, aumentandone gli effetti con efficacia e accattivante complessità, trascinando il religioso e incomprensibile valore del dogma.
Restano solo nebulose menzogne che con indifferenza accettiamo perché educati da sempre a considerarle erità, anzi, lasciando atrofizzare quelle particolari e preziose capacità che aiuterebbero a difenderci.
Un rifiuto di idee chiare e distinte, privilegiando le incertezze, in mezzo a masse sempre più numerose, prone alle diverse vesti indossate da singolari maestri che si affidano all’apparenza per rendere sempre più misterioso e inomprensibile il loro potere.
01
ottobre 2005
Carlo Capuano – Magia e Potere
Dal primo all'otto ottobre 2005
arte contemporanea
Location
ODRADEK LA LIBRERIA
Roma, Via Dei Banchi Vecchi, 57, (Roma)
Roma, Via Dei Banchi Vecchi, 57, (Roma)
Orario di apertura
tutti i giorni 9-20
Vernissage
1 Ottobre 2005, ore 18
Autore



