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Inaugurazione
inaugura la prima galleria d’arte africana, con una vetrina aperta al pubblico
Comunicato stampa
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Inaugura sabato 22 ottobre alle 17.30 a Bologna, in via Majorana 9/A, NerA., la prima galleria d’arte africana della città che offre un’ampia zona espositiva ed una vetrina aperta al pubblico. Grazie ad un finanziamento del consorzio Spinner (Fondo Sociale Europeo, Regione Emilia Romagna, Ministero del Lavoro e Previdenza Sociale) NerA. S.a.s. di Grazia Mezzetti & C., con il contributo curatoriale e di consulenza economica di Guido Candela, docente dell’Univesità di Bologna, apre le porte ad una nova prospettiva artistica che si sta facendo strada nel panorama culturale nazionale e internazionale. NerA propone sculture, gioielli e tessuti, provenienti da quelle terre lontane nel tentativo di potere attuare qualche cambiamento allo stato attuale del mercato dell’arte africana.
Vlaminck: “E’ quasi bella come la Venere di Milo” - Derain: “No è bella allo stesso modo” - Picasso: “Avete torto tutt’e due: è molto più bella”. Nel 1907 questo dialogo si svolge nello studio di Derain di fronte a una scultura di “Arte Negra”, come si chiamava allora. Da quel momento l’arte dell’Africa Nera è stata fonte di ispirazione per numerosi artisti occidentali oggi riconosciuti come maestri dell’arte contemporanea, ma quali sono le origini di questa “Arte Negra”, quando si sviluppa e quando arriva in Europa, e soprattutto, con che occhi va guardata e apprezzata? Numerose mostre, in prestigiosi musei internazionali, hanno di recente esposto grandi capolavori di quest’arte, per dare una risposta a queste domande e per avvicinare il pubblico europeo a questo tipo di creatività. Ma le opere meravigliose che si vedono circolare fra aste e musei appartengono ad un segmento di storia dell’arte africana lontano, se non da un punto di vista estetico almeno dal punto di vista del mercato, dalla gente comune. Quell’arte africana riconosciuta come appartenente a quella fetta di mercato che prende il nome di mercato primario e che comprende beni artistici archeologici, un segmento chiuso che fa riferimento a opere realizzate fra il primo millennio A.C. e il XV e XVI secolo D.C., e delle antichità che ci portano fino alla prima metà del XX secolo.
Esiste però tutto un altro mondo di opere d’arte africana che vengono suddivise fra copie e copie re-interpretate da artisti contemporanei che il mercato tradizionale lascia un po’ ai margini della sua attività, ma che sono altrettanto degne di riconoscimento estetico. NerA. si vuole collocare in questo segmento di mercato libero offrendo, oltre ad antichità e copie fedeli e autenticate dall’uso, anche re-interpretazioni autoctone, selezionate in base ad un criterio artistico, e arte contemporanea africana di artisti indigeni emergenti, nel tentativo di perseguire una diversa segmentazione del mercato che faccia riferimento ad una offerta selezionata sulla base della qualità estetica.
Vlaminck: “E’ quasi bella come la Venere di Milo” - Derain: “No è bella allo stesso modo” - Picasso: “Avete torto tutt’e due: è molto più bella”. Nel 1907 questo dialogo si svolge nello studio di Derain di fronte a una scultura di “Arte Negra”, come si chiamava allora. Da quel momento l’arte dell’Africa Nera è stata fonte di ispirazione per numerosi artisti occidentali oggi riconosciuti come maestri dell’arte contemporanea, ma quali sono le origini di questa “Arte Negra”, quando si sviluppa e quando arriva in Europa, e soprattutto, con che occhi va guardata e apprezzata? Numerose mostre, in prestigiosi musei internazionali, hanno di recente esposto grandi capolavori di quest’arte, per dare una risposta a queste domande e per avvicinare il pubblico europeo a questo tipo di creatività. Ma le opere meravigliose che si vedono circolare fra aste e musei appartengono ad un segmento di storia dell’arte africana lontano, se non da un punto di vista estetico almeno dal punto di vista del mercato, dalla gente comune. Quell’arte africana riconosciuta come appartenente a quella fetta di mercato che prende il nome di mercato primario e che comprende beni artistici archeologici, un segmento chiuso che fa riferimento a opere realizzate fra il primo millennio A.C. e il XV e XVI secolo D.C., e delle antichità che ci portano fino alla prima metà del XX secolo.
Esiste però tutto un altro mondo di opere d’arte africana che vengono suddivise fra copie e copie re-interpretate da artisti contemporanei che il mercato tradizionale lascia un po’ ai margini della sua attività, ma che sono altrettanto degne di riconoscimento estetico. NerA. si vuole collocare in questo segmento di mercato libero offrendo, oltre ad antichità e copie fedeli e autenticate dall’uso, anche re-interpretazioni autoctone, selezionate in base ad un criterio artistico, e arte contemporanea africana di artisti indigeni emergenti, nel tentativo di perseguire una diversa segmentazione del mercato che faccia riferimento ad una offerta selezionata sulla base della qualità estetica.
22
ottobre 2005
Inaugurazione
22 ottobre 2005
arte etnica
Location
NERA
Bologna, Via Quirino Majorana, 9A, (Bologna)
Bologna, Via Quirino Majorana, 9A, (Bologna)
Orario di apertura
dal mercoledì al sabato 10-13 e 16-20; domenica 17-20
Vernissage
22 Ottobre 2005, ore 17.30




