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Ivos Pacetti – La Rinascita della Ceramica Albisolese del ‘900
s’indaga nella sua interezza l’attività, l’opera ed il ruolo di Ivos Pacetti, autore di veri e propri capolavori tali da rendere l’arte ceramica del Novecento degna di competere a pari titolo con le espressioni artistiche più nobili
Comunicato stampa
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Essere mercanti d’arte oggi vuol dire soprattutto impegnarsi in un’opera di ricerca, studio e riscoperta di argomenti spesso in penombra ma non per questo di minore importanza storico-artistica e commerciale rispetto ai fatti più noti.
E’ in questa logica che Renata Bianconi ha pensato la mostra “Ivos Pacetti – La rinascita della ceramica albisolese del ‘900”, in cui s’indaga nella sua interezza l’attività, l’opera ed il ruolo di Ivos Pacetti, autore di veri e propri capolavori tali da rendere l’arte ceramica del Novecento degna di competere a pari titolo con le espressioni artistiche più nobili.
Ivos Paceti, toscano di Prato, arriva ad Albisola nel ’20 e l’anno successivo – solamente ventenne – si trova ad affiancare Manlio Trucco alla direzione della Casa dell’Arte, una delle fornaci più innovative di Albisola. Da allora diventa uno dei principali artefici della rinascita artistica Albisolese: il suo è stato un impegno costante, multiforme, talvolta frenetico, ma sicuramente trainante. Grande catalizzatore di energie creative, è riuscito a convogliare attorno a sé le migliori personalità artistiche del momento, che con lui hanno contribuito allo sviluppo in senso avanguardistico della ceramica.
L'apporto di Ivos si fa subito sentire grazie all’uso di nuovi smalti e decori originali: grandi vasi ed oggetti con motivi naturalistici marcatamente Decò dagli effetti cromatici estremamente suggestivi, cui affianca opere dalle linee rigorose, animate da splendidi e rivoluzionari smalti mat su cui spiccano figure fortemente stilizzate.
Si discosta poi dalle suggestioni Decò improntando la propria ricerca verso le istanze futuriste realizzando composizioni in sintonia con le coeve ricerche plastiche e con la tematica cosmica di Prampolini. Tra il 1929 e il ’33 prendono vita “Accordo Plastico”, “Maschera Antigas” ed altri pezzi unici in ceramica, vere e proprie pietre miliari del Secondo Futurismo.
Sono opere come queste che, assieme ai pezzi migliori del movimento futurista nella sua globalità, stanno muovendo il mercato internazionale confermando l’interesse degli investitori in arte per le avanguardie del ‘900 che ottengono aggiudicazioni in crescita costante ormai da una decina d’anni.
Riccardo Zelatore
E’ in questa logica che Renata Bianconi ha pensato la mostra “Ivos Pacetti – La rinascita della ceramica albisolese del ‘900”, in cui s’indaga nella sua interezza l’attività, l’opera ed il ruolo di Ivos Pacetti, autore di veri e propri capolavori tali da rendere l’arte ceramica del Novecento degna di competere a pari titolo con le espressioni artistiche più nobili.
Ivos Paceti, toscano di Prato, arriva ad Albisola nel ’20 e l’anno successivo – solamente ventenne – si trova ad affiancare Manlio Trucco alla direzione della Casa dell’Arte, una delle fornaci più innovative di Albisola. Da allora diventa uno dei principali artefici della rinascita artistica Albisolese: il suo è stato un impegno costante, multiforme, talvolta frenetico, ma sicuramente trainante. Grande catalizzatore di energie creative, è riuscito a convogliare attorno a sé le migliori personalità artistiche del momento, che con lui hanno contribuito allo sviluppo in senso avanguardistico della ceramica.
L'apporto di Ivos si fa subito sentire grazie all’uso di nuovi smalti e decori originali: grandi vasi ed oggetti con motivi naturalistici marcatamente Decò dagli effetti cromatici estremamente suggestivi, cui affianca opere dalle linee rigorose, animate da splendidi e rivoluzionari smalti mat su cui spiccano figure fortemente stilizzate.
Si discosta poi dalle suggestioni Decò improntando la propria ricerca verso le istanze futuriste realizzando composizioni in sintonia con le coeve ricerche plastiche e con la tematica cosmica di Prampolini. Tra il 1929 e il ’33 prendono vita “Accordo Plastico”, “Maschera Antigas” ed altri pezzi unici in ceramica, vere e proprie pietre miliari del Secondo Futurismo.
Sono opere come queste che, assieme ai pezzi migliori del movimento futurista nella sua globalità, stanno muovendo il mercato internazionale confermando l’interesse degli investitori in arte per le avanguardie del ‘900 che ottengono aggiudicazioni in crescita costante ormai da una decina d’anni.
Riccardo Zelatore
22
settembre 2005
Ivos Pacetti – La Rinascita della Ceramica Albisolese del ‘900
Dal 22 settembre al 16 ottobre 2005
arte contemporanea
Location
GALLERIA BIANCONI
Milano, Via Lecco, 20, (Milano)
Milano, Via Lecco, 20, (Milano)
Orario di apertura
da lunedì a sabato 10.30-19.30, domenica su appuntamento
Vernissage
22 Settembre 2005, ore 18-21.30
Autore
Curatore



