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Mimmo Iacopino
venti nuove opere di Mimmo Iacopino
Comunicato stampa
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A due anni dall’ultima personale a Milano, Mimmo Iacopino torna nella sua città con una mostra che delinea un nuovo sviluppo della sua poetica nel segno della delicatezza.
Artsita che ha sublimato nei lavori precedenti i più svariati materiali (metri da sarto, fili moulinet di raso e cotone, righelli, frammenti di spartiti musicali) si muove adesso in uno spazio nuovo – la stampa fotografica - dove la manipolazione delle cose consente esperimenti anche con le forme più evanescenti della materia. La presenza dell’acqua ed il fuoco con ricorrenti giochi di fughe, naturale “odi et amo”, rappresentano il cambiamento, che si insinua gradualmente tra le maglie dei lavori di Iacopino: “quadri truccati” realizzati con raso e velluti, che utilizzano cerchi ed intrecci per incantarci.
Lo sguardo del visitatore si muove seguendo il balletto cadenzato degli elementi, a un ritmo che attraversa e dà forma alle opere in esposizione. Le “trasformazioni” di Mimmo Iacopino sono pitture di colore e luce senza tempera, una danza di forme geometriche che parte dal quotidiano informe e lo dirige verso un mondo misurato, scandito da intervalli regolari.
Gli elementi di Iacopino sono oggetti di casa che diventano protagonisti di un gioco dove l’artista - divertito prestigiatore – ne re-inventa l’utilizzo, trasformandoli in opere, nel solco della tradizione concettuale del ready-made
Così penne a sfera, fiammiferi, candele subiscono metamorfosi come fossero ruzzolati nel paese delle meraviglie perdendo la loro funzione a favore dell’arte. Iacopino cambia la forma, allunga, spezza e ricompone gli oggetti, facendosi trasportare dagli stimoli della ricerca e del gusto visivo. L’ironia e la gioia della sperimentazione dirigono il segno dell’artista, che moltiplica i colori e la luce per dar vita a un coro proiettato verso un universo infinito.
Catalogo edizione Cà di Frà, Milano. Con testo critico a cura di Francesca Baboni.
Artsita che ha sublimato nei lavori precedenti i più svariati materiali (metri da sarto, fili moulinet di raso e cotone, righelli, frammenti di spartiti musicali) si muove adesso in uno spazio nuovo – la stampa fotografica - dove la manipolazione delle cose consente esperimenti anche con le forme più evanescenti della materia. La presenza dell’acqua ed il fuoco con ricorrenti giochi di fughe, naturale “odi et amo”, rappresentano il cambiamento, che si insinua gradualmente tra le maglie dei lavori di Iacopino: “quadri truccati” realizzati con raso e velluti, che utilizzano cerchi ed intrecci per incantarci.
Lo sguardo del visitatore si muove seguendo il balletto cadenzato degli elementi, a un ritmo che attraversa e dà forma alle opere in esposizione. Le “trasformazioni” di Mimmo Iacopino sono pitture di colore e luce senza tempera, una danza di forme geometriche che parte dal quotidiano informe e lo dirige verso un mondo misurato, scandito da intervalli regolari.
Gli elementi di Iacopino sono oggetti di casa che diventano protagonisti di un gioco dove l’artista - divertito prestigiatore – ne re-inventa l’utilizzo, trasformandoli in opere, nel solco della tradizione concettuale del ready-made
Così penne a sfera, fiammiferi, candele subiscono metamorfosi come fossero ruzzolati nel paese delle meraviglie perdendo la loro funzione a favore dell’arte. Iacopino cambia la forma, allunga, spezza e ricompone gli oggetti, facendosi trasportare dagli stimoli della ricerca e del gusto visivo. L’ironia e la gioia della sperimentazione dirigono il segno dell’artista, che moltiplica i colori e la luce per dar vita a un coro proiettato verso un universo infinito.
Catalogo edizione Cà di Frà, Milano. Con testo critico a cura di Francesca Baboni.
15
settembre 2005
Mimmo Iacopino
Dal 15 settembre al 15 ottobre 2005
arte contemporanea
Location
GALLERIA CA’ DI FRA’
Milano, Via Carlo Farini, 2, (Milano)
Milano, Via Carlo Farini, 2, (Milano)
Orario di apertura
da lunedì a sabato 10-13 e 15-19
Vernissage
15 Settembre 2005, ore 18-21
Autore




