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Cesare Pietroiusti – Slow Food
Si tratta di una peformance-competizione realizzata da un piccolo gruppo di quattro o cinque persone. Ciascuna persona è seduta, da sola, ad un tavolino, preferibilmente fuori dal campo visivo degli altri partecipanti
Comunicato stampa
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Diverse attitudini, progetto promosso da boart in collaborazione con la Galleria d’Arte Moderna di Bologna, presenta presso il Parco di Villa delle Rose la performance Slow Food di Cesare Pietroiusti.
Si tratta di una peformance-competizione realizzata da un piccolo gruppo di quattro o cinque persone. Ciascuna persona è seduta, da sola, ad un tavolino, preferibilmente fuori dal campo visivo degli altri partecipanti. Il pubblico può avvicinarsi a piacimento. Tutti hanno nel piatto lo stesso cibo (una pizza, o una fetta di carne, o altro), nella medesima quantità, e sul tavolo un bicchiere d'acqua.Ciascuno mangia, cercando di metterci più tempo possibile, ma senza mai fermarsi, ovvero senza mai smettere di muovere almeno una parte del corpo impegnata nel mangiare (mano che porta alla bocca il cibo, mandibola che mastica etc.).
Vince la persona che finisce il suo cibo per ultima.
La ricerca artistica di Cesare Pietroiusti (Roma, 1955) esprime interesse per le situazioni paradossali o problematiche nascoste nelle pieghe della ordinarietà dell'esistenza - pensieri che vengono in mente senza un motivo apparente, piccole preoccupazioni, quasi-ossessioni considerate troppo insignificanti per diventare motivo di analisi, o di auto-rappresentazione.
Tutto ciò lo ha portato ad esplorare scelte e intenzioni formulate da altri, nonché a cercare di fare proprie tali scelte altrui.
Per il progetto "In che cosa possa esserti utile?" (gall. Primo Piano, Roma1994) l'artista si è reso disponibile, per la durata della mostra, a fare un 'azione utile per chiunque glielo avesse chiesto, documentando in galleria modalità e risultati di tali azioni.
Nel 1997 ha raccolto in una pubblicazione i "Pensieri non funzionali" (ed.Morra, Napoli),un centinaio di idee parassite, incongrue o comunque prive di scopo apparente, formulate come istruzioni per realizzare progetti artistici. In diverse occasioni, alcune di tali istruzioni sono state scelte e realizzate da altri, artisti e/o curatori, e poi esposte in mostre a cui l'artista era stato invitato ("democracy!", Royal College of Art, Londra 2000).
Ha contribuito a fondare il Centro Studi Jartrakor (Roma) e la Rivista di Psicologia dell'Arte.
Nel 1997 è stato fra gli iniziatori dei “Progetti Oreste”.
Ha esposto fra l’altro, nella sezione “Aperto” della Biennale di Venezia del 1990, alla Serpentine Gallery di Londra nel 1992, al Louisiana Museum di Copenaghen nel 1996, ad Art in General, New York, nel 2001, al CCAC di San Francisco, nel 2002.
Il suo progetto “Things that Are Certainly not Art” ha inaugurato il Bloomberg Space a Londra, nel 2002.
“Riserva Artificiale” realizzato con un gruppo di studenti dell’Accademia di BB. AA. Di Venezia è stato presentato nell’ambito della 50ma Biennale di Venezia.
Negli ultimi due anni ha esposto fra l’altro presso: galleria Emi Fontana (Milano), Tuscia Electa (varie sedi, Chianti), Smart Project Space (Amsterdam), Z33 (Hasselt, Belgio), Platform (Vaasa, Finlandia), Museion (Bolzano), Fondazione Pistoletto (Biella ), Cantieri Goldonetta (Firenze), Skuc Gallery (Lubiana), Trafo House of Contemporany Art (Budapest).
Si tratta di una peformance-competizione realizzata da un piccolo gruppo di quattro o cinque persone. Ciascuna persona è seduta, da sola, ad un tavolino, preferibilmente fuori dal campo visivo degli altri partecipanti. Il pubblico può avvicinarsi a piacimento. Tutti hanno nel piatto lo stesso cibo (una pizza, o una fetta di carne, o altro), nella medesima quantità, e sul tavolo un bicchiere d'acqua.Ciascuno mangia, cercando di metterci più tempo possibile, ma senza mai fermarsi, ovvero senza mai smettere di muovere almeno una parte del corpo impegnata nel mangiare (mano che porta alla bocca il cibo, mandibola che mastica etc.).
Vince la persona che finisce il suo cibo per ultima.
La ricerca artistica di Cesare Pietroiusti (Roma, 1955) esprime interesse per le situazioni paradossali o problematiche nascoste nelle pieghe della ordinarietà dell'esistenza - pensieri che vengono in mente senza un motivo apparente, piccole preoccupazioni, quasi-ossessioni considerate troppo insignificanti per diventare motivo di analisi, o di auto-rappresentazione.
Tutto ciò lo ha portato ad esplorare scelte e intenzioni formulate da altri, nonché a cercare di fare proprie tali scelte altrui.
Per il progetto "In che cosa possa esserti utile?" (gall. Primo Piano, Roma1994) l'artista si è reso disponibile, per la durata della mostra, a fare un 'azione utile per chiunque glielo avesse chiesto, documentando in galleria modalità e risultati di tali azioni.
Nel 1997 ha raccolto in una pubblicazione i "Pensieri non funzionali" (ed.Morra, Napoli),un centinaio di idee parassite, incongrue o comunque prive di scopo apparente, formulate come istruzioni per realizzare progetti artistici. In diverse occasioni, alcune di tali istruzioni sono state scelte e realizzate da altri, artisti e/o curatori, e poi esposte in mostre a cui l'artista era stato invitato ("democracy!", Royal College of Art, Londra 2000).
Ha contribuito a fondare il Centro Studi Jartrakor (Roma) e la Rivista di Psicologia dell'Arte.
Nel 1997 è stato fra gli iniziatori dei “Progetti Oreste”.
Ha esposto fra l’altro, nella sezione “Aperto” della Biennale di Venezia del 1990, alla Serpentine Gallery di Londra nel 1992, al Louisiana Museum di Copenaghen nel 1996, ad Art in General, New York, nel 2001, al CCAC di San Francisco, nel 2002.
Il suo progetto “Things that Are Certainly not Art” ha inaugurato il Bloomberg Space a Londra, nel 2002.
“Riserva Artificiale” realizzato con un gruppo di studenti dell’Accademia di BB. AA. Di Venezia è stato presentato nell’ambito della 50ma Biennale di Venezia.
Negli ultimi due anni ha esposto fra l’altro presso: galleria Emi Fontana (Milano), Tuscia Electa (varie sedi, Chianti), Smart Project Space (Amsterdam), Z33 (Hasselt, Belgio), Platform (Vaasa, Finlandia), Museion (Bolzano), Fondazione Pistoletto (Biella ), Cantieri Goldonetta (Firenze), Skuc Gallery (Lubiana), Trafo House of Contemporany Art (Budapest).
28
luglio 2005
Cesare Pietroiusti – Slow Food
28 luglio 2005
performance - happening
Location
VILLA DELLE ROSE
Bologna, Via Saragozza, 228/230, (Bologna)
Bologna, Via Saragozza, 228/230, (Bologna)
Vernissage
28 Luglio 2005, ore 21.00
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