la gate 24 contemporary art, sita in falconara m.ma via marsala 24, presenta con il titolo “vintage” una preziosa raccolta di opere di piccolo e medio formato del fotografo luigi ghirri (1943 – 1992), considerato dalla critica una delle personalita’ piu’ influenti nell’ambito della fotografia europea dagli anni settanta in poi.
la mostra – una dozzina di foto tra cibachrome e cromogeniche tutte stampate dallo stesso artista in collaborazione con il fidato arrigo ghi – intende far luce sulla poetica sottesa alla ricerca estetica del fotografo emiliano negli anni ottanta.
partito dalle istanze concettuali degli anni settanta grazie alla frequentazione di alcuni artisti modenesi (vedi parmiggiani, guerzoni, della casa, cremaschi) e all’influenza delle ricerche di fotografi come ugo mulas e mario cresci, ghirri approda dagli anni ottanta in poi ad un recupero della facolta’ immaginativa, attuato attraverso una lettura sentimentale del paesaggio – inteso come luogo segnato dalle tracce dell’uomo – a una visione spontanea, quasi infantile, capace di imprimere un significativo rinnovamento al genere.
le immagini “sono enigmi che si risolvono con il cuore” scrive ghirri, citando una frase di giordano bruno, e aggiunge “forse e’ questo il sentimento che mi guida quando guardo un paesaggio…e’ difficile dire perche’…un colore, uno spazio, una casa diventino improvvisamente familiari, nostri…mettendoli in fila, uno dopo l’altro questi luoghi formano una specie di sequenza strana…formano il paesaggio della mente”.
“cervia – bollettino per i naviganti”, “il profilo delle nuvole”, “esplorazione sulla via emilia – vedute nel paesaggio”, “new york”,
“atelier morandi” rappresentano l’itinerario iconografico-estetico scelto per raccontare in questa mostra l’originale sensibilita’ di un grande fotografo italiano.