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Lusso e Autarchia
Quelle belle scarpe con la zeppa in sughero non sfigurerebbero certo in una delle vetrine alla moda del centro, ma Salvatore Ferragamo le ha disegnate e realizzate più di sessant’anni fa
Comunicato stampa
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Quelle belle scarpe con la zeppa in sughero non sfigurerebbero certo in una delle vetrine alla moda del centro, ma Salvatore Ferragamo le ha disegnate e realizzate più di sessant’anni fa.
Ora Vigevano, sede del Museo internazionale della Calzatura, propone la mostra “Lusso & autarchia. Salvatore Ferragamo” dal 18 settembre al 20 novembre 2005. Moda e regime, eleganza ed esigenze patriottiche, il design del tempo doveva fare i conti con il risparmio delle materie prime imposto durante il Ventennio. Ecco così calzolai e modiste che si danno da fare per proporre “il massimo del lusso con il minimo dei materiali”. E’ l’epoca delle suole in resina, delle tomaie in passamaneria e dei tacchi in legno a rocchetto, e Salvatore Ferragamo, ribattezzato “eroe della moda autarchica”, riesce con le sue creazioni a trarre scarpe nel contempo eleganti e resistenti, ottenute con i materiali “permessi” con la vera maestria di un genio della moda. Nuove forme e nuove materiali, proposti in una ricerca di originalità e bellezza che ha rivoluzionato il modo di camminare delle signore, hanno segnato un’epoca. Oltre che dalle regole dell’autarchia, la moda del periodo è influenzata dal futurismo, dalle avanguardie, e le ristrettezze del tempo di guerra stimolano la fantasia del recupero di materiali, così moderna e “vintage” al giorno d’oggi.
La mostra, allestita nella Seconda Scuderia del Castello Visconteo di Vigevano (proprio sotto al Museo Internazionale della Calzatura), è composta da 40 modelli di Salvatore Ferragamo normalmente in mostra al Museo dedicato allo stilista a Palazzo Spini Feroni a Firenze e da esemplari “anonimi” coevi, di proprietà del Museo Internazionale della Calzatura di Vigevano e che probabilmente hanno subito l’influenza dell’ingegnoso stilista. Oltre ad ammirare le calzature “retrò” del famoso stilista, è possibile vedere “Una commedia d’autarchia”: un vero e proprio salotto allestito nella seconda scuderia dove vengono proiettati filmati e documentari di propaganda del regime per la diffusione della moda italiana. La mostra prosegue con la sezione dedicata al “design autarchico”: dove trovano esposizione i curiosi modelli autarchici della collezione permanente del Museo Internazionale della Calzatura.
Una mostra poliedrica, dove la moda catapulta il visitatore in un’epoca, dove l’espressione più lieve e giocosa della creatività è in realtà il ritratto di privazioni e adattamenti a un regime di ristrettezze. Il titolo della mostra strizza l’occhio a “Lusso e Autarchia”, libro della giornalista e scrittrice Natalia Aspesi (editato da Rizzoli fino al 1982 e ora fuori catalogo) e la stessa giornalista ha partecipato al comitato scientifico che ha progettato la mostra, oltre ad aver redatto insieme a Stefania Ricci, curatrice del Museo Ferragamo di Firenze, gli interventi critici sul catalogo dell’esposizione.
Ora Vigevano, sede del Museo internazionale della Calzatura, propone la mostra “Lusso & autarchia. Salvatore Ferragamo” dal 18 settembre al 20 novembre 2005. Moda e regime, eleganza ed esigenze patriottiche, il design del tempo doveva fare i conti con il risparmio delle materie prime imposto durante il Ventennio. Ecco così calzolai e modiste che si danno da fare per proporre “il massimo del lusso con il minimo dei materiali”. E’ l’epoca delle suole in resina, delle tomaie in passamaneria e dei tacchi in legno a rocchetto, e Salvatore Ferragamo, ribattezzato “eroe della moda autarchica”, riesce con le sue creazioni a trarre scarpe nel contempo eleganti e resistenti, ottenute con i materiali “permessi” con la vera maestria di un genio della moda. Nuove forme e nuove materiali, proposti in una ricerca di originalità e bellezza che ha rivoluzionato il modo di camminare delle signore, hanno segnato un’epoca. Oltre che dalle regole dell’autarchia, la moda del periodo è influenzata dal futurismo, dalle avanguardie, e le ristrettezze del tempo di guerra stimolano la fantasia del recupero di materiali, così moderna e “vintage” al giorno d’oggi.
La mostra, allestita nella Seconda Scuderia del Castello Visconteo di Vigevano (proprio sotto al Museo Internazionale della Calzatura), è composta da 40 modelli di Salvatore Ferragamo normalmente in mostra al Museo dedicato allo stilista a Palazzo Spini Feroni a Firenze e da esemplari “anonimi” coevi, di proprietà del Museo Internazionale della Calzatura di Vigevano e che probabilmente hanno subito l’influenza dell’ingegnoso stilista. Oltre ad ammirare le calzature “retrò” del famoso stilista, è possibile vedere “Una commedia d’autarchia”: un vero e proprio salotto allestito nella seconda scuderia dove vengono proiettati filmati e documentari di propaganda del regime per la diffusione della moda italiana. La mostra prosegue con la sezione dedicata al “design autarchico”: dove trovano esposizione i curiosi modelli autarchici della collezione permanente del Museo Internazionale della Calzatura.
Una mostra poliedrica, dove la moda catapulta il visitatore in un’epoca, dove l’espressione più lieve e giocosa della creatività è in realtà il ritratto di privazioni e adattamenti a un regime di ristrettezze. Il titolo della mostra strizza l’occhio a “Lusso e Autarchia”, libro della giornalista e scrittrice Natalia Aspesi (editato da Rizzoli fino al 1982 e ora fuori catalogo) e la stessa giornalista ha partecipato al comitato scientifico che ha progettato la mostra, oltre ad aver redatto insieme a Stefania Ricci, curatrice del Museo Ferragamo di Firenze, gli interventi critici sul catalogo dell’esposizione.
18
settembre 2005
Lusso e Autarchia
Dal 18 settembre al 20 novembre 2005
arti decorative e industriali
Location
MUSEO INTERNAZIONALE DELLA CALZATURA
Vigevano, Piazza Ducale, (Pavia)
Vigevano, Piazza Ducale, (Pavia)
Biglietti
€ 2,50 intero e €1,80 ridotto (scolaresche 1 euro)
Ufficio stampa
ELLA STUDIO
Curatore