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Riri Negri – Cosmogonia
Una nuova mostra personale per Riri Negri, artista genovese che torna a Torino con una serie di lavori realizzati negli anni Settanta
Comunicato stampa
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cosmogonia
(in principio era il buio…)
Una nuova mostra personale per Riri Negri, artista genovese che torna a Torino con una serie di lavori realizzati negli anni Settanta – alcuni dei quali esposti qui per la prima volta – dedicati alla rappresentazione “metafisica” di cieli, nebulose ed esplosioni di stelle attraverso una tecnica originale e l’uso atipico dei (non)colori da lei prediletti: il nero e il bianco.
La prima fase del processo creativo di Riri, una sorta di “reset”, consiste nella ricerca spasmodica del buio, quasi una purificazione, ottenuta ricoprendo totalmente qualsiasi supporto di un uniforme, profondo, implacabile nero. A questo punto ha inizio la ricerca, una specie di “esplorazione sensoriale” che canalizza le scelte dell’artista in alcune delle infinite opzioni a disposizione: in maniera minuziosa, maniacale, Riri comincia ad asportare piccole porzioni di nero, lasciando affiorare dal fondo delicatamente – ma inesorabilmente – piccole porzioni di bianco.
Un lavoro a ritroso, quindi, quello che permette al buio di originare la luce, dando vita alla “forma sensoriale” che quel preciso momento esige (perché proprio di esigenza si tratta: quando si dedica tutta la vita all’arte, l’arte diventa istinto puro, e non potrebbe essere diversamente…).
Universi, di lucida casualità, scaturiscono inevitabilmente dalla mano di Riri Negri: è la vita che spinge, si fa strada, delicatamente ma incessantemente, per emergere, come un filo d’erba dall’asfalto. E l’artista ne è il tramite consapevole.
La creazione, dunque, assume al tempo stesso il ruolo di regista e protagonista, l’artista è contemporaneamente attore e spettatore, medium e testimone, il nero è un pretesto, il bianco l’inevitabile, il buio è l’origine, la luce l’infinito.
Il lavoro che ne deriva è la poesia dell’imperscrutabile, percepibile esclusivamente attraverso la sensibilità del fruitore perché originata da un’esperienza comune: il “semplice” fatto di esistere accomuna tutti allo stesso misterioso principio cosmogonico. E Riri con le sue opere non svela alcun segreto ma si limita a raccontare la sua visione, invitando l’osservatore ad esplorare il buio per dare giusta forma alla luce creativa inscritta nell’Universo della mente di ognuno.
Riri Negri
Riri Negri vive e lavora a Genova, dove si è diplomata in pittura, grafica e scenografia alla Scuola d’Arte Anton Maria Maragliano.
Ha esposto i suoi lavori dal 1978 ad oggi in mostre personali e collettive in Italia, Europa e resto del mondo.
Conduce presso il suo studio un corso di apprendimento all’arte contemporanea, per l’infanzia, denominato “L’Officina di Riri Negri”.
Il catalogo generale dell’opera di Riri negri è edito da SKIRA
(in principio era il buio…)
Una nuova mostra personale per Riri Negri, artista genovese che torna a Torino con una serie di lavori realizzati negli anni Settanta – alcuni dei quali esposti qui per la prima volta – dedicati alla rappresentazione “metafisica” di cieli, nebulose ed esplosioni di stelle attraverso una tecnica originale e l’uso atipico dei (non)colori da lei prediletti: il nero e il bianco.
La prima fase del processo creativo di Riri, una sorta di “reset”, consiste nella ricerca spasmodica del buio, quasi una purificazione, ottenuta ricoprendo totalmente qualsiasi supporto di un uniforme, profondo, implacabile nero. A questo punto ha inizio la ricerca, una specie di “esplorazione sensoriale” che canalizza le scelte dell’artista in alcune delle infinite opzioni a disposizione: in maniera minuziosa, maniacale, Riri comincia ad asportare piccole porzioni di nero, lasciando affiorare dal fondo delicatamente – ma inesorabilmente – piccole porzioni di bianco.
Un lavoro a ritroso, quindi, quello che permette al buio di originare la luce, dando vita alla “forma sensoriale” che quel preciso momento esige (perché proprio di esigenza si tratta: quando si dedica tutta la vita all’arte, l’arte diventa istinto puro, e non potrebbe essere diversamente…).
Universi, di lucida casualità, scaturiscono inevitabilmente dalla mano di Riri Negri: è la vita che spinge, si fa strada, delicatamente ma incessantemente, per emergere, come un filo d’erba dall’asfalto. E l’artista ne è il tramite consapevole.
La creazione, dunque, assume al tempo stesso il ruolo di regista e protagonista, l’artista è contemporaneamente attore e spettatore, medium e testimone, il nero è un pretesto, il bianco l’inevitabile, il buio è l’origine, la luce l’infinito.
Il lavoro che ne deriva è la poesia dell’imperscrutabile, percepibile esclusivamente attraverso la sensibilità del fruitore perché originata da un’esperienza comune: il “semplice” fatto di esistere accomuna tutti allo stesso misterioso principio cosmogonico. E Riri con le sue opere non svela alcun segreto ma si limita a raccontare la sua visione, invitando l’osservatore ad esplorare il buio per dare giusta forma alla luce creativa inscritta nell’Universo della mente di ognuno.
Riri Negri
Riri Negri vive e lavora a Genova, dove si è diplomata in pittura, grafica e scenografia alla Scuola d’Arte Anton Maria Maragliano.
Ha esposto i suoi lavori dal 1978 ad oggi in mostre personali e collettive in Italia, Europa e resto del mondo.
Conduce presso il suo studio un corso di apprendimento all’arte contemporanea, per l’infanzia, denominato “L’Officina di Riri Negri”.
Il catalogo generale dell’opera di Riri negri è edito da SKIRA
07
giugno 2005
Riri Negri – Cosmogonia
Dal 07 giugno al 22 luglio 2005
arte contemporanea
Location
CATARTICA ARTE CONTEMPORANEA
Torino, Via Giuseppe Garibaldi, 9/BIS, (Torino)
Torino, Via Giuseppe Garibaldi, 9/BIS, (Torino)
Orario di apertura
martedì, giovedì e venerdì dalle 15.00 alle 19.00 (altri giorni e orari su appuntamento)
Vernissage
7 Giugno 2005, ore 18-21
Autore




